Racconti notturni: storie di animali, storie di uomini. Personale di pittura. Bracconieri, cacciatori, uccellatori e cantastorie. Grandi tele narrative in contesti notturni.
a cura di Orietta Masin
Bracconieri, cacciatori, uccellatori e cantastorie. E ancora benandanti, pescatori di frodo, venditori di sogni. Sono queste le presenze notturne che Cesare Mocchiutti (1919-2006) per oltre cinquant’anni ha fermato sulle sue grandi tele, così da dare solennità a quei personaggi della tenebra propri di una memoria orami lontana. Appartenente cioè a un tempo andato, in cui ciò che oggi appare magico e fiabesco era realtà quotidiana di un Nord-Est estremo, dove l’Italiano si arrotava allo slavo, il tedesco, il friulano in un crogiuolo di genti e pensieri variopinti. Ma alimentati da una dimensione notturna vissuta come presenza attiva, in cui tutto succedeva e si raccontava attorno al fuoco. “Racconti notturni, storie di animali, storie di uomini” questo dice. La dimensione cioè narrativa di una pittura immaginifica, nutrita dalla memoria, sostenuta dal racconto e in grado di unire il dato personale a una archetipa memoria collettiva di cui oggi restano lacerti sul filo dell’oblio, che questa pittura testimoniale con forza trattiene.
Una pittura vigorosa in cui il pennello sferza il supporto lasciando in periglioso equilibrio strutture grafiche, cromatiche e luministiche accese, memori di tanta avanguardia quanto di un individuale, risoluto temperamento. Che fino all’ultimo ha saputo trovare nelle ragioni dell’arte la propria motivazione e la propria esistenziale risposta.
Centro Civico
via Trieste, 35 - Cervignano del Friuli (UD)
Orario: 10-12, 16-19; chiuso il 25.12 e 1.01. Solo matttina il 24.12 e 31.12.
Ingresso libero