Alice Guareschi
Shin Il Kim
Jan Mancuska
Kristof Kintera
Donatella Spaziani
Kwang-Yu Tsui
Stano Masar
Diego Valentino
Paolo Ferro
Version Magazine
Gabriela Vanga
Mircea Cantor
Ciprian Muresan
26cc e' un nuovo spazio no profit dedicato a mostre, incontri, workshop, rassegne di performance, che in occasione della sua apertura propone una collettiva per mettere in luce le dinamiche presenti tra il visibile e l'invisibile, tra cio' che si vede immeditamente e cio' che invece deve essere attentamente osservato per essere riconosciuto. Con: Alice Guareschi, Shin Il Kim, Jan Mancuska, Kristof Kintera, Donatella Spaziani, Kwang-Yu Tsui, Stano Masar, Diego Valentino, Paolo Ferro, Version Magazine.
26cc è il nome, la risposta ad una assenza. 26 infatti è il numero civico che non esiste, e cc è l’acronimo della via. 26cc è uno spazio indipendente che nasce dall’iniziativa e dalle riflessioni delle nove persone – Cecilia Casorati, Sabrina Vedovotto, Gabriele Gaspari, Silvia Giambrone, Mauro Romito, Luana Perilli, Andrea Liberati, Valentina Noferini, Alessandra Casalena - che lo hanno fondato.
26cc è uno spazio no profit, all’interno del quale si terranno mostre, incontri, workshop, rassegne di performance, ma soprattutto è un luogo dove diventa necessario, fondamentale, il dibattito, la parola.
26cc è anche un luogo dove verrà creato un archivio con book di artisti, sia italiani che stranieri, consultabile gratuitamente da tutti.
Sempre nello spazio è stata predisposta anche una stanza che diverrà studio per gli artisti residenti. Questa pratica della residenza e dello scambio sarà possibile grazie alla attivazione di un network con organizzazioni dello stesso tipo presenti nel resto del mondo.
26cc inaugura con una mostra collettiva dal titolo Payattentionplease, con gli artisti: Alice Guareschi, Shin Il Kim, Jan Mancuska, Kristof Kintera, Donatella Spaziani, Kwang-Yu Tsui, Stano Masár, Diego Valentino, Paolo Ferro, Version Magazine ( Gabriela Vanga, Mircea Cantor, Ciprian Muresan).
La mostra vuole mettere in luce le dinamiche presenti tra il visibile e l’invisibile, tra ciò che si vede immeditamente e ciò che invece deve essere attentamente osservato per essere riconosciuto.
L’opera d’arte, spesso infatti, nella realtà circostante, sembra dover apparire unicamente grazie ai registri della sorpresa, dello spettacolare, del sensazionale.
Gli artisti invitati alla mostra presentano ognuno un lavoro essenziale, non solamente nella forma ma anche nel contenuto. La scelta è caduta infatti su di loro anche grazie ad un lavoro quasi semantico di ricerca di opere con specifiche caratteristiche antisensazionalistiche. Come dice Virilio infatti” vedere e potere diventano le grandi questioni del nostro XXI secolo, con il superamento del politicamente corretto da parte dell’otticamente corretto: un correzione non più oculare delle lenti dei nostri occhiali, bensì societaria della nostra visione del mondo, nell’era della globalizzazione planetaria” (Paul Virilio, L’arte dell’accecamento).
Immagine di Stano Masár
Inaugurazione martedì 18 dicembre ore 19
26cc
via castruccio castracane 28 Roma
Ingresso libero