1859-1939 tra tradizione e rinnovamento. La sua produzione scultorea si caratterizza per la realizzazione di figurine e mezzi busti in terra cruda o cotta, e repliche in gesso di bronzi oggi dispersi, che avevano come soggetti principali l'infanzia e il mondo femminile. La sua adesione ai modi del verismo si aggiorno', alla fine dell'800, di influenze simboliste e liberty che lo portarono a distaccarsi dai rigidi schemi dalla tradizione accademica.
a cura di Diego Esposito
a cura Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli - Civita Servizi Srl
Sala Carlo V
La mostra Giuseppe Renda 1859 - 1939. Fra tradizione e rinnovamento è la più importante retrospettiva sull'artista di origine calabrese dopo la sua scomparsa (Polistena 1859 - Napoli 1939). L'esposizione, che è promossa del Comune di Napoli, rientra nell'ambito della donazione di 12 sculture che la nipote dell'artista, Gabriella Majolo, volle donare al Museo Civico di Napoli nel 2005, si svolgerà nella Sala Carlo V di Castel Nuovo dal 19 dicembre 2007 al 28 gennaio 2008. La manifestazione preannuncia sia l'importante occasione per ammirare l'interessante e proficua attività di Renda, con opere in parte inedite al pubblico e alla critica, sia la ricostruzione del percorso espositivo e artistico dello scultore, qui per la prima volta risolto dal dott. Diego Esposito, curatore della mostra, attraverso l'ampia documentazione dell'Archivio Renda donato interamente al Comune di Napoli, dagli eredi dello scultore.
La produzione di Renda si caratterizza per la realizzazione di figurine e mezzi busti in terra cruda o cotta, opere spesso modelli per fusioni successive, e repliche in gesso di bronzi oggi dispersi, che avevano come soggetti principali l'infanzia e il mondo femminile. La sua adesione ai modi del verismo andrà aggiornandosi, alla fine dell'Ottocento, di influenze simboliste e liberty che lo porteranno all'inizio del nuovo secolo a distaccarsi completamente dai rigidi schemi dalla tradizione accademica. Anche la sua tecnica artistica, dopo un iniziale periodo, caratterizzato da superfici lisce e curate in ogni più piccolo particolare, evolverà verso soluzioni più pittoriche ottenute attraverso un modellato scabro dal vibrante contrasto chiaroscurale.
Le opere in mostra provenienti dai diversi nuclei collezionistici degli eredi Renda di Napoli si amplia di importanti prestiti provenienti dal Museo di Capodimonte, dal Museo di San Martino, dalla Galleria dell'Accademia di Belle Arti, dalla Collezione d'arte della Banca IntesaSanPaolo e dalla Collezione d'arte della Provincia di Napoli. La mostra, inoltre, si correderà di importanti documenti, attestati di premi e foto d'epoca che ripercorreranno la fruttuosa attività dello scultore il cui successo era testimoniato dalla letteratura dell'epoca a cui seguivano le continue richieste di sue opere da collezionisti di tutto il mondo. Nel catalogo inoltre un saggio di grande spessore scientifico ripercorrerà la storia della scultura napoletana a cavallo fra i due secoli con foto di opere di Vincenzo Gemito, Achille d'Orsi, Giovan Battista Amendola, Francesco e Vincenzo Jerace, Raffaele Belliazzi, Domenico Iollo, Rocco Milanese nel tentativo di ricostruire il contesto artistico-scultore in cui Renda ha lavorato.
La mostra sarà inaugurata il 18/12/07 alle ore 17,30.
Museo di Castel Nuovo
piazza Municipio - Napoli
Orario di apertura dal Lunedì al Sabato dalle ore 9 alle ore 19. La biglietteria chiude alle ore 18.
Ingresso: euro 5.00 - Gruppi di almeno 15 persone: euro 4.
Esenzioni: giovani fino 18 anni e anziani oltre i 65 anni; scolaresche accompagnate da insegnanti; studenti universitari (D.M. 13/5/93 - facoltà artistiche) - membri ICOM.
Ridotto: euro 4
Per le scolaresche è consigliabile prenotare la visita presso la segreteria del Museo.
Possessori di ARTECARD euro 2,50