Inaugurazione. La scultura d'arte contemporanea e' composta da tre colonne a base rettangolare sormontate da teste di toro in vetroresina. E' stata donata dall'artista torinese alla Citta'.
In data 14 giugno 2007, con uno specifico atto giuridico, l'artista torinese Ezio
Gribaudo ha donato alla citta' di Torino l'opera scultorea "Tori", composta da
tre colonne a base rettangolare in corteco sormontate da tre teste di toro in
vetroresina. Si tratta di un'pera importante, creata ad hoc per la citta' da
parte di uno dei protagonisti dell'arte contemporanea internazionale.
Nei Tori e' immediatamente ravvisabile la cifra artistica che ha reso Gribaudo
noto in tutto il mondo: il bianco della composizione innanzitutto, che e' un vero e
proprio codice personale dell'artista (Ezio Gribaudo e' un leucofilo, scriveva Giorgio De Chirico, mentre "stregoneria bianca" era la formula con cui Giovanni Arpino descrisse il suo lavoro). Il secondo elemento caratterizzante della produzione artistica di Gribaudo e' cioe' il legame con il segno tipografico, con
la scrittura e' testimoniato dal lavoro sulle teste dei tori, che sono foderate con caratteri di stampa .
Infine, ma l'aspetto che salta per primo all'occhio, e' evidente il richiamo
al classicismo che Gribaudo ha sempre perseguito a livello di ricerca estetica e
plastica. Cosa c'e', infatti, di piu' classico di tre colonne bianche? E le teste
dei tori che le sormontano non ricordano dei capitelli?
Il legame con la classicita' e' evidente non solo nella limpidezza delle forme ma
anche nella scelta del soggetto, che rivela il gusto dell'artista per il mito: il
toro in questo caso, simbolo della citta' ma anche animale della mitologia, che
nell'interpretazione di Gribaudo rivela qualcosa di metafisico.
Lo stesso carattere metafisico si respira nel luogo scelto per la collocazione
dell'opera: Largo Moncalvo, alle spalle della Gran Madre. Questa collocazione e'
stata suggerita dall'architetto Andrea Bruno, che scrive: "Credo che il
limbo del Borgo Po sia la collocazione piu' conveniente e in particolare Largo
Moncalvo. Le architetture circostanti, senza presunzione, ma tranquillizzanti, come
molte altre del Borgo, sono la migliore cornice per questi tre steli che si
inseriscono garbatamente in questo ambiente come una nobile segnaletica urbana."
La collocazione definitiva sara' sottolineata dalle luci di Richi Ferrero.
Enrico Remmert
Inaugurazione mercoledi 19 dicembre 2007 alle 12
Largo Moncalvo, Torino