Ufficio Stampa Musei Civici Veneziani
Figure parigine del primo Novecento. Le 34 opere in mostra, centrate su soggetti parigini, illustrano alcune caratteristiche peculiari del linguaggio di Chahine, disegnatore adulato del bel mondo, incisore di abilita' prodigiosa, illustratore dei libri di Huysmans e di Barres, amico e sodale di Anatole France.
Chi era Edgard Chahine? Nella Parigi del primo decennio del Novecento era più noto
di Bonnard, disegnatore adulato del bel mondo, incisore di abilità prodigiosa,
illustratore dei libri di Huysmans e di Barrès, amico e sodale di Anatole France,
assiduo frequentatore, fino al 1926, di ogni Biennale. Tramontata la Belle Epoque,
anche il suo astro si eclissa e morirà dimenticato nel 1947.
Di lui il gabinetto grafico della Galleria Internazionale d'Arte Moderna di Ca'
Pesaro conserva oltre sessanta incisioni - acquisti a diverse edizioni della
Biennale o doni dell'artista - che documentano efficacemente la sua produzione degli
anni d'oro, dal 1900 al 1920, di cui questa mostra presenta una selezione centrata
su alcuni temi e soggetti parigini.
Si inaugura così anche a Ca' Pesaro la felice scelta, sperimentata con successo a
Ca' Rezzonico, di riscoprire e proporre a scadenza periodica i tesori dei fondi
preziosi e vastissimi dei Musei Civici veneziani.
Visitabile con l'orario e il biglietto del Museo (*), resterà aperta fino al 24
febbraio 2008.
Le trentaquattro opere in mostra, centrate su soggetti parigini, ben illustrano
alcune caratteristiche peculiari del linguaggio di Chahine. Nelle prime prove è
geniale evocatore di periferie, emarginazione, venditori ambulanti, circhi di
strada ; così ottiene i primi riconoscimenti che lo introducono nel bel mondo
parigino di cui presto diventerà il disegnatore formidabile e conteso. Nel mutare
dei soggetti, permangono intatti l'acutissimo spirito d'osservazione, la
sbalorditiva sapienza di segno, la capacità d'introspezione psicologica:
denominatore comune è dunque l'occhio dell'artista, in cui qualunque scena può
convergere, esser trattata ed empaticamente restituita, attraverso quel suo segno
duttile, che si adatta all'espressione e domina tutte le tecniche dell'incisione -
dall'acquaforte alla puntasecca, dall'acquatinta alla ceramolle - alternate o
insieme, per ottenere neri vellutati o tratteggi sottili, gamme dei grigi o
contrasti di chiaroscuro.
Ecco allora la vaporosa leggerezza della danzatrice di can can o le giovani donne
all'ultima moda, in abiti eleganti o in primi piani, o al caffè o all'opera, ecco
certi scorci di vie parigine, ecco i ritratti degli amici, il pittore (Alfred
Stevens), l'attore (W. Lérand) lo scrittore e sodale nell'impegno civile (Anatole
France).
Alle grafiche di Chahine sono accostate in mostra, per assonanza di temi e soggetti,
due coeve sculture rispettivamente del russo Paul Troubetzkoy (Intra 1866 - Suna
1938) e dell'inglese George James Frampton (Londra 1860 - 1928).
* 10/17 (biglietteria 10/16); chiuso lunedì, 25.XII e 1.I - intero euro 5,50;
ridotto euro 3,00; gratuito per residenti e nati nel Comune di Venezia
Edgard Chahine. Nasce a Vienna per caso, nel 1874 o 1875 durante un viaggio in
Europa dei genitori, armeni residenti a Istanbul, dove il padre dirige la Banca
Ottomana e dove egli studia fino a diciassette anni per poi continuare la formazione
a Venezia, dove alloggia dai padri Mechitaristi armeni e frequenta l'Accademia di
Belle arti, con lo scultore Antonio dal Zotto e il pittore Antonio Paoletti. Dal
'95 è a Parigi, dove frequenta la Académie Julian - culla del movimento Nabis e che
annovera, tra gli altri, artisti come Duchamp, Villon, Vuillard, Matisse e, più
tardi, Dubuffet. Qui Chahine studia con i Laurens e con Constant, pittore
orientalista e incisore. Per la Société des Artistes français di cui fa parte dal
1896 al 1899, realizza un'acquaforte (Studio di miserabili) che gli vale un
contratto con l'editore di stampe Edmond Sagol.
Abbandona quindi progressivamente la
pittura per dedicarsi all'incisione e, nel giro di pochi anni, diventa uno dei
grafici più alla moda di Parigi, vince una medaglia d'oro all'Esposizione Universale
di Parigi del 1900 e una alla Biennale di Venezia del 1903, dove espone
ininterrottamente dal 1901 al 1926. È anche ritrattista e illustratore di opere di
autori come Anatole France, Barrès, Mirbeau, Huysmans, Colette e altri. Dal '25
cittadino francese, non dimentica le sue origini e, da "socialista romantico", è
attivo militante in favore della causa armena. Tramontata la Belle Epoque, anche il
suo astro si eclissa e morirà dimenticato a Parigi nel 1947.Lascia un corpus di 800
stampe e circa 300 tra dipinti, pastelli, tempere. Le raccolte di incisioni più note
sono Les Forains à Paris (110 tavole ), le Impressions d'Italie (50 tavole del
1907), una serie di vedute veneziane.
Inaugurazione 20 dicembre 2007
Ca' Pesaro - Galleria Internazionale d'Arte Moderna Venezia
Santa Croce, 2076 - Venezia
Orario: 10/17 (biglietteria 10/16); chiuso lunedì, 25.XII e 1.I
Ingresso con il biglietto del museo; Intero 5,50 euro; Ridotto 3 euro