La mostra ospita sculture in bronzo di Sara Bolzani e Nicola Zamboni, connotate da un forte realismo espressivo e materico. Nella prima sala il pubblico e' accolto da una grande installazione sull'epopea della battaglia.
è la bellezza dell’utilizzare il rame, il metallo più antico impiegato dall’uomo, luminescente e versatile, che consente a Sara Bolzani e Nicola Zamboni di dare espressività a forme diverse nella mostra “Sculture di Retroguardia” allestita a Modena presso il Foro Boario dal 22 dicembre al 3 febbraio 2008. L’allestimento delle sculture negli ampi locali espositivi del Foro Boario fornisce una suggestiva dialettica tra le loro opere, connotate da un forte realismo espressivo e materico, e uno spazio storicamente adibito, a partire dalla metà dell’Ottocento, a molteplici usi funzionali economici e sociali, evocando in particolare il suo stretto legame con quei cavalli cui offrì ricovero per breve tempo, ma che fino al secondo dopoguerra animavano l’ippodromo su cui l’edificio si affacciava.
Le opere di Sara e Nicola sono installazioni dal forte impatto visivo e di grande effetto emotivo la cui qualità altissima è stata raggiunta attraverso un attento lavoro manuale capace di conferire, attraverso una materia duttile come il rame, morbida ma solida e forte, sinuosità alle forme e coinvolgente gestualità ai corpi che si potranno toccare, accarezzare. Nell’epopea della battaglia che accoglie il visitatore nella prima sala è l’umanità che, attraverso cavalieri con pesanti armature e figure imponenti e maestose di cavalli, si affronta, si scontra, soccombe in una lotta cui non ha mai saputo e non sa rinunciare: ce lo ricordano lungo le pareti versi e testi di scrittori antichi e moderni.
Ma il visitatore che, come l’umanità, supera e si lascia alle spalle la lotta e la battaglia, può procedere nella seconda parte della mostra lasciandosi trasportare nell’incantesimo musicale della natura dove lo accompagnano le figure femminili di Sara Bolzani che si smarriscono nel canneto ma che riescono anche a navigare sicure su una salda imbarcazione. E se la battaglia e la lotta caratterizzano un universo solo maschile, sono le donne di Sara Bolzani che con la forte e flessuosa presenza fisica custodiscono l’armonioso mondo della natura fatto di raffinate piante e foglie, di realistici animali, di sonorità e di profumi avvolgenti.
Elena Corradini
Attori del dialogo tra le opere e gli spazi reali e virtuali, visibili e invisibili, sono gli studenti del Corso di Museologia della Laurea Magistrale in Progettazione e Gestione delle Attività Culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Modena e Reggio Emilia che, con il coordinamento della prof.ssa Elena Corradini, accompagneranno i visitatori attraverso le opere di Sara Bolzani e Nicola Zamboni.
Foro Boario
via Bono da Nonantola - Modena