L'esposizione presenta 15 immagini di bambini ripresi mentre giocano da Alessandro Tosatto e Silvia Morara, durante un recente reportage in Benin. Previsto anche un laboratorio didattico.
Dal 22 dicembre 2007 al 6 gennaio 2008, nel Chiostro del Museo Diocesano di Milano
si tiene la mostra “I bambini sono bambini in tutto il mondo”, che presenta 15
immagini di bambini ripresi mentre giocano da Alessandro Tosatto e Silvia Morara,
durante un recente reportage in Benin.
Oltre alla semplicità dei giochi, le fotografie evidenziano, spesso in contrasto con
il contesto in cui vivono, la fantasia e la gioia dei bambini. L’iniziativa, organizzata da Ad Artem, col patrocinio del Comune di Milano – Assessorato alla Famiglia, Scuola e politiche Sociali, prevede due momenti distinti.
Da un lato, l’esposizione porterà all’attenzione il tema dello sfruttamento e del
traffico di minori. Il reportage di Alessandro Tosatto e Silvia Morara è stato realizzato in
collaborazione con organizzazioni non giovernative, come AVSI, CESVI, Manitese,
Terres des hommes, molto attive in queste zone.
Dall’altro, un laboratorio didattico – al costo di 1 euro a partecipante – dal
titolo “Il diritto al gioco”, pensato come momento individuale dei bambini
accompagnati dai famigliari, in modo tale che possano più facilmente e liberamente
confrontarsi con quello che le immagini propongono loro.
L’attività è aperta a bambini dai sei ai dodici anni ed è finalizzata a comprendere
non solo la triste realtà in cui vivono molti bambini, ma anche cosa sia il gioco,
indipendentemente dalle diverse situazioni esistenziali. Si desidera suscitare
un’attenzione più consapevole e riflessiva nei confronti del gioco, inteso sempre
come parte preziosa della fantasia e dell’immaginazione.
Alessandro Tosatto.
Nato a Piombino Dese (PD) nel 1969, si trasferisce subito a Milano. Inizia a
lavorare nel 1992 sulla cronaca della città, collabora con agenzie milanesi e con
l'Associated Press. Nel 1993 inizia i suoi viaggi nei paesi balcanici: prima la
Croazia, poi la Bosnia; documenta l’assedio di Sarajevo e continua con la Romania e
la Macedonia. Nel corso del 1999 si trasferisce in Albania, teatro e punto
d’osservazione privilegiato per il conflitto in Kosovo. Viaggia in Iraq - in tempo
di pace e di tensione da embargo - e in Turchia. I fatti successivi alla tragedia
dell’11 settembre 2001 portano Tosatto prima in Israele/Palestina, dove segue il
primo anniversario della seconda intifada, e poi in Pakistan, a Peshawar, dove
aspetta la caduta del regime Talebano. E’ tra i primi occidentali a entrare in
Afghanistan, del quale documenta il cambio di governo e la speranza della
popolazione civile. Dal 2002 si occupa prevalentemente di Africa: prima con un
reportage sulla carestia che ha colpito il Malawi, poi con un ritratto ad Amina, in
Nigeria, condannata a morte dalla legge islamica; successivamente lavora, per Mani
Tese, in Benin, contro lo sfruttamento e il traffico dei bambini, realizzando un
reportage che viene poi esposto presso la sede UNICEF di Firenze. In Mali Tosatto
documenta le varie fasi della lavorazione del riso in occasione dell’Anno
Internazionale del Riso, indetto dalla FAO per il 2004. Nell’estate 2003 realizza un
servizio sui media africani, nell’ambito di un progetto della regione Piemonte, poi
esposto a Torino. Nel 2004 pubblica il libro Guinea Bissau, un lungo viaggio
attraverso il piccolo paese, martoriato da povertà e da un lungo periodo di mal
governo. Sempre nello stesso anno si reca prima in Georgia, per realizzare un
reportage sulla difficile situazione del paese, poi, a ottobre, in Mali, per
documentare i danni causati da un’invasione di cavallette. Nel 2006 lavora su Milano
ed espone un lavoro di ricerca sulla città. Nello stesso anno con l’Ong CESVi
pubblica il libro “Fuori dai Margini”.
Silvia Morara.
Silvia Morara è nata a Bologna il 28-12-1971. Laureata in filosofia nel 1996, inizia
a lavorare come fotoreporter con un quotidiano locale poi, dopo un anno passato in
Albania a coordinare un progetto di cooperazione allo sviluppo (1998-1999), si
trasferisce a Milano e collabora con diverse agenzie fotografiche (Franca Speranza,
Iber-Press, LaPresse). Fotoreporter freelance, tra il 1999 ed il 2001 si trova a
documentare prevalentemente la realtà dei Balcani, dal Kossovo alla ex Jugoslavia:
la Croazia dopo la morte di Tudjman, la Serbia delle nuove elezioni politiche e dei
movimenti giovanili universitari, la Bosnia e le mire indipendentiste degli albanesi
di Macedonia. Dopo l’11 settembre 2001 si muove in Israele-Palestina per documentare
le speranze della creazione di uno Stato indipendente di Palestina che pare
imminente (…), poi in Pakistan ed Afghanistan dove cerca di documentare la vita
quotidiana dei cittadini, e sopratutto delle “cittadine” della capitale Afgana. Dal
2002 si dedica meno alla cronaca e più all’approfondimento di storie, si trova
spesso in Africa: a Johannesburg in un villaggio per malati terminali di aids ed in
Ghana dove ancora molte donne vengono considerate streghe ed isolate dalla comunità
oppure cedute ai sacerdoti tradizionali come schiave per espiare colpe commesse
dalla famiglia. Inizia anche una collaborazione con diverse ONG per lavori di
documentazione dei progetti sul campo come in nord Uganda e sud Sudan con AVSI, in
Burkina Faso con Terres des Hommes, in Perù con il CESVI, in Romania con la
Fondazione Aiutare i Bambini.Nel 2006, assieme ad altri due fotografi, realizza un
lavoro di ricerca-reportage sulla città di Milano, Milano XXI secolo, che diventa
mostra presso il Centro Culturale di Milano e catalogo. Attualmente collabora come
free lance con l’agenzia statunitense Corbis.
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Museo Diocesano
c.so di Porta Ticinese, 95 - Milano
Orari: da martedì a domenica, 10-18
Ingresso libero
Laboratori didattici
22, 23, 29,30 dicembre 3,4 gennaio
Due turni ore 14.30 e ore 16.00
Numero massimo di partecipanti 20 ad orario
Accesso su prenotazione (Biglietteria Museo Diocesano 02 89420019) o, in caso di disponibilità di posti, libera
Costo del laboratorio euro 1.00 a partecipante