Galleria Maniero
Roma
via dell'Arancio, 79
06 68807116 FAX 06 68807116
WEB
Ettore Frani
dal 9/1/2008 al 9/2/2008

Segnalato da

Liliana Maniero


approfondimenti

Ettore Frani



 
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9/1/2008

Ettore Frani

Galleria Maniero, Roma

Ierofanica 2008. Esposta una serie delle piu' recenti opere pittoriche di Frani ispirate al tema del sacro, inteso come l'apparire di una manifestazione altra e personale in un preciso momento temporale. Lo spettatore e' avvolto ma non incluso, contempla e si lascia osservare in un'attesa dilatata tra realta' e finzione.


comunicato stampa

La Galleria Maniero presenta ‘Ierofanica 2008’, una serie delle più recenti opere pittoriche di Ettore Frani ispirate al tema del sacro, inteso come l’apparire di una manifestazione altra e personale dello stesso, in un preciso momento temporale. Le opere, realizzate ad olio su mdf e allestite nei due ambienti della galleria, compongono un percorso che si dipana in assoluta essenzialità tra luce e oscurità, dove il bagliore luminoso emerge per sottrazione del nero ad olio. Le “Radure”, i “Sentieri” e i “Cherubim” di Frani conducono ai margini di un meta-mondo dove l’assenza diviene presenza e viceversa. Di fronte a queste opere, lo spettatore è avvolto ma non incluso, contempla e si lascia osservare in un’attesa dilatata tra realtà e finzione.

Le luci artificiali da teatro di posa e gli ambienti che richiamano l’artificio del palcoscenico, rappresentate nei dipinti, esortano all’ascolto e al silenzio. Questa condizione è suggerita dalle due figure, gli “Ostaggi” posti ai lati del varco che conduce al secondo ambiente, che come spettatori spettrali dialogano muti con l’opera centrale della sala interna ora divenuta per l’occasione una Sancta Sanctorum. Il tema della morte/rinascita, elemento qui appena evocato, si manifesta nelle opere dei frutti malati e nel “Pane funesto”. Questi sono i soggetti che incontrano il sacro nel suo aspetto più profondo, dichiarato dalla stessa polisemia del termine Sacer: “ tanto santo e puro “ quanto “ empio e impuro “.

La pittura di Frani riposa ne “l’ambito del celare che svela”, in un velare per ri-velare, così come accade in “Velum” ed in tutte le altre opere dove la polvere, dipinta e depositata, contamina la superficie.
Più che enunciare precipitosamente, dunque, l’artista sembra voler suggerire ed evocare. E’ pittura che diviene avvento, ierofania. A conclusione di questo percorso nulla è risolto. Frani ci riconduce nella precedente condizione di attesa che lascia in solitudine l’animo di chi guarda, irrimediabilmente sospeso di fronte a se stesso. A suggellare questa epifania concorrono gli ambienti sonori curati per l’occasione da Obsolescenza Programmata.
Paola Feraiorni

Ettore Frani è nato a Termoli nel 1978. Vive e lavora a Roma. MOSTRE PRINCIPALI: 2008: Ierofanica 2008, Galleria Maniero, Roma- 2007: Fluidità Concreta, GiaMaArt Studio, Pannarano (BN); La caduta nel tempo, ModoInfoshop, Bologna; La bellezza del mondo, GiaMaArt Studio, Vitulano (BN); A Certain Form of Heaven/Male, Artsinergy, Bologna; Ten, Galleria Studio2, Faenza (RA)- 2006: 51° Premio Termoli, Galleria Civica, Termoli (CB); Re/Generation, Galleria Civica, Termoli (CB); Premio Italian Factory, Casa del pane, Milano; Arte Aliena, Galleria Paggeria, Sassuolo (MO)- 2005: Artefiera Kunstmesse, Bolzano, Galleria Studio2 Artecontemporanea; Is Art, Maci, Isernia- 2004: Frammenti d’amor, Neo art gallery, Roma; Genius loci- Arte Contemporanea in Molise in Sensi contemporanei, Galleria Civica, Termoli (CB)- 2003: Cosmos 11th - Biennial of young artists of Europe and the Mediterranean, Atene- 2002: Gemine Muse, Rassegna Nazionale, Museo Provinciale Sannitico, Campobasso; Transiti, Palazzo Albani, Urbino- 2001: Menotrenta, selezione di giovani artisti, Spazio Hajech, Milano- 2000: Artisti per il Giubileo, Arte Sacra Contemporanea, Chiesa di Sant’Anna, Termoli (CB)- 1999: Molise contemporaneo-Ultime tendenze, Museo Civico, Larino (CB).

Obsolescenza Programmata nasce nel 1995 a Montefalcone nel Sannio (CB) nel tentativo di fondere insieme le arti figurative (pittura, video-art) e quelle propriamente musicali-sonore, attraverso l’elaborazione di un proprio suono e l’analisi dei rapporti fra sonorità e spazi visivo-abitativi. O.P. si muove entro le coordinate dell’avanguardia distruzionista come ultima propaggine dell’espressionismo europeo nutrendosi dello spirito punk come dissoluzione di regole e generi costituiti, affrontando il tema della humanitas in campo artistico-esistenziale e dell’individuale post-moderno vieppiù radicato in tribalismi primitivi e rudimentali.

Inaugurazione: 10 gennaio 2008 ore 18,30

Galleria Maniero
via dell'Arancio, 79 - Roma
Ingresso libero

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