Tensioni nel vuoto. L'artista occupa l'intero spazio della galleria con una doppia installazione: un'imponente colonna in cui domina il colore ed una scala. Tema conduttore, l'inafferabilita' delle cose.
A cura di Angela Madesani
Mirella Saluzzo occupa l'intero spazio della galleria con un'installazione doppia:
un'imponente colonna in cui domina il colore ed una scala. Tema conduttore, se di
tema si può parlare, è l'inafferrabilità delle cose. I tagli della colonna
richiamano il vuoto, in una vertigine di corse e fughe per la conquista di qualcosa
di impalpabile.
Le sue asimmetriche scale si appoggiano alle pareti per ridisegnare un ambiente
illusoriamente percorribile in altezza. Sembrerebbe conquistabile, scalabile, ma in
realtà la scala, vero e proprio simbolo dell'ascesa, nega questa possibilità
materialmente, consentendo l'accesso a questo spazio altro solo attraverso
l'utilizzo della percezione sensoriale, ed ancor più dell'immaginazione.
La pesantezza fisica del materiale ancora al terreno, ma nello stesso tempo slancia
verso quell'empireo non profanabile, segnando gli impossibili gradini con il
baluginio cupo dell'acciaio smerigliato.
Angela Madesani, nella presentazione in catalogo, nota che che è "un'operazione
impossibile, un'utopia dello sguardo (.). E' la difficoltà del quotidiano, la parte
impossibile che è nella vita di ciascuno di noi. L'impossibilità di giungere alla
meta. Si tratta di una riflessione di matrice prettamente esistenziale che Saluzzo
affronta con quei toni bassi, pacati che caratterizzano il suo lavoro e in fondo la
sua persona. Nessuna declamazione, dichiarazione perentoria, piuttosto domande,
dubbi, un procedere il suo per via di tentativi. Si tenta di giungere
all'equilibrio, fisico, ma anche spirituale per vederci meglio, per navigare con più
serenità. Con una scala di questo tipo Saluzzo sottolinea lo slittamento,
l'instabilità delle cose, sempre precarie, incapaci, come le sue scale, di
mantenersi perfettamente erette".
Inaugurazione 15 gennaio ore 18.30
Spaziotemporaneo
Via Solferino 56, Milano
Orario: dal martedi al sabato 16 - 19.30
Ingresso libero