Nuova luce. I 3 giovani artisti propongono i risultati delle loro attuali ricerche, sperimentando personali soluzioni formali su tematiche attuali e universali, in grado di attivare le reazioni emotive ed intellettuali dello spettatore, attirandolo al "centro" del problema.
A cura di Domitilla Musella
Si apre un nuovo capitolo del progetto di mappatura del territorio alla ricerca di nuove e giovani espressioni nel campo dell’arte contemporanea, condotto dalla Galleria A+A - il Centro Pubblico per l’Arte Contemporanea con sede a Venezia – ormai diventato un laboratorio di rilievo nel panorama artistico veneziano.
La prima mostra del 2008, a cura di Domitilla Musella, inaugura il 15 gennaio alle ore 18 con il gruppo “Nuova luce”, fondato da Nebojša Despotović, Goran Gocić e Luka Širok. I tre giovani artisti propongono i risultati delle loro attuali ricerche nel campo delle arti figurative, sperimentando personali soluzioni formali su tematiche attuali e universali, in grado di attivare le reazioni emotive ed intellettuali dello spettatore, attirandolo al “centro” del problema.
Il sodalizio artistico dei “Nuova luce” nasce nell’atelier di pittura del professore Carlo Di Raco dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, grazie principalmente alla grande affinità comunicativa, nonché creativa, che intercorre tra i lavori di Nebojša, Goran e Luka. Questa forte intesa è da attribuire anche alle loro origini comuni, essendo nati tutti e tre nella ex- Jugoslavia, più precisamente in Serbia e Slovenia. Li accomuna una grande forma di apertura, permessa dalla multiculturalità che ha sempre caratterizzato la realtà sociale in cui sono nati, che si traduce in una propensione alla ricerca di stili e soluzioni sempre nuove.
Il modo di operare dei tre giovani artisti, eclettico e fuori dagli schemi, rappresenta il loro modo di guardare il mondo alla luce delle proprie esperienze, ed è vissuto come uno sfogo, una via di liberazione che, senza assumere caratteri caricaturali, trasforma la tecnica in un linguaggio pittorico.
Nebojša Depotović (1982, Belgrado, Serbia)
Il suo lavoro non si focalizza principalmente nella tecnica pittorea ma sconfina in diversi campi quali collage, fotografia, disegni realizzati con varie tecniche e sculture ispirate ad alcuni scritti che le accompagnano.
La sua arte tende a indagare - nonché a focalizzarsi - di continuo sul concetto di identità, fa appello alle emozioni dello spettatore provocandolo intellettualmente, fonte inesauribile di riflessioni e stimoli.
Goran Gocić (1979, Belgrado, Serbia)
“Come è possibile dire oggi che l’orrore non può essere una ragione per la pittura?” . E’ utile partire da questa riflessione per capire che i lavori di questo giovane artista vertono sulla
relazione tra orrore e pittura. Partendo dall’idea di immediatezza e quotidianità degli orrori reali riflette sulle possibilità dell’opera d’arte e sulla sua dignità cercando di comporre immagini con adeguati messaggi espressivi. Dalle sue opere, infatti, sono chiaramente individuabili meccanismi di segni personali che ci guidano attraverso l’attualità dei media e quindi guerre, crimini e violenze che sono presenti ogni giorno nelle nostre case.
Luka Širok (1982, Šempeter Pri Novi Goric, Slovenia)
Con la sua arte questo artista intende “arrivare alla moltitudine” senza dover per forza presupporre una conoscenza della materia necessaria a capirla. Ricerca un contatto empaticamente immediato con l’osservatore. In questo modo dichiara il suo bisogno di creare una forma non costante che, nell’avvenire dei periodi, segni quel qualcosa, di non descrivibile e imprevisto, capace di entrare in armonia per chiunque le si trovi davanti
Immagine: Nebojsa Despotovic
Inaugurazione 15 gennaio ore 18
Galleria A+A
calle Malipiero ( San Marco ), Venezia
Orario: dal martedi al sabato 11 - 14, 15 - 18
Ingresso libero