Biografia di una pittura attraverso trent'anni, 1971-2001. Si ripercorrono trent'anni di attività dell'artista attraverso un cannocchiale esclamativo e per lo più inedito. Si tratta dunque di una mostra in cui si rivela e si espone per la prima volta - attraverso 30 opere - un materiale particolarissimo, che l'artista aveva elaborato in funzione di una provocazione che dialogava con gli atti più graffianti della coeva 'Arte Povera' e con altre proposte contro corrente rispetto al sistema dell'arte.
"Biografia di una pittura attraverso trent'anni, 1971-2001" questa in sostanza è la mostra che viene proposta dalla Galleria Giampiero Biasutti di via della Rocca,
Torino, a seguito dell'ampia rassegna monografica dedicata a Giorgio Griffa dalla GAM
di Torino.
In questa rassegna minima si ripercorrono trent'anni di attività dell'artista
attraverso un cannocchiale esclamativo e per lo più inedito.
Si espone, infatti, di
ciclo in ciclo, una "filosofia parlata", e "numerata" attraverso i "segni" unici di Griffa,
attraverso un percorso capace di rivelarne un profilo inedito e complementare rispetto a
quello offerto dalla mostra della GAM.
Si tratta dunque di una mostra in cui si rivela e si espone per la prima volta - attraverso 30
opere - un materiale particolarissimo, che l'artista aveva elaborato in funzione di una
provocazione che dialogava con gli atti più graffianti della coeva "Arte Povera" e con altre
proposte contro corrente rispetto al sistema dell'arte.
Oggi questa provocazione è diventata "altro" e anzi si fa nuovamente sfida attraverso una
radicale inversione: vale a dire proprio nell'offrirsi al collezionismo più raffinato e colto.
D'altro canto, i nuovi linguaggi artistici e gli ultimi esiti della svolta informatica danno
al lavoro di Griffa un valore e un significato unico che ne fanno autentici incunaboli di
"nuove scritture", di innovative procedure "segniche", di emblematiche "processualità " e
strategie artistiche" che annunciano, con sorprendente lucidità , la rivoluzione tutt'oggi in atto.
Ecco perché questi "cicli", da "Segni primari"(1967-1981) a "Interazioni"
(1995-1996) sono parte viva e preziosa di una recente memoria storica in cui sono state gettate le basi dell'attuale scenario artistico e si sono azzardate innovative avventure segniche, puntualmente confermate e rilanciate, peraltro, dall'ultimo e attuale ciclo di opere:"Numerazioni".
E Giorgio Griffa è pertanto uno dei più significativi artisti del nuovo millennio.
Inaugurazione: 22 novembre 2001 ore 18
Orario: dal martedì al sabato, ore 10,30 - 12,30; 15,30 - 19,30
chiuso lunedì e festivi
Galleria GIAMPIERO BIASUTTI
Arte Moderna e Contemporanea,
via della Rocca, 6/B, Torino