Working Class. La mostra presenta la recente produzione dell'artista napoletano, tra cui dipinti di notevoli dimensioni, opere che nascono dal concetto allargato di 'lavoro dell'arte' ripensato alla luce del complesso progetto di integrazione arte, natura e industria al quale l'artista attualmente lavora in collaborazione con imprenditori e operai della Valle Caudina.
A cura di Aldo Iori
La mostra personale alla Galleria Giacomo Guidi, nel cuore della
vecchia città tra il Tevere e Campo Marzio, presenta la recente produzione
dell’artista napoletano.
Il titolo WORKING CLASS allude a un concetto allargato di "lavoro dell'arte"
ripensato alla luce del complesso progetto di integrazione arte, natura e industria
al quale l'artista attualmente lavora in collaborazione con imprenditori e operai
della Valle Caudina.
Nella prima grande sala della galleria sono presentate alcuni dipinti di notevoli
dimensioni e, nei successivi locali, opere che nascono direttamente dall’esperienza
legata al lavorare, al progettare, al vivere e al creare a Rotondi in Campania,
luogo scelto dall’artista come suo nuovo studio-laboratorio, divenuto ora anche set
di speciali performance che due amici dell'artista, l'artista luganese Mariapia
Borgnini e il gallerista romano Giacomo Guidi gli hanno dedicato (e sono l'oggetto
di due dei tre brevi filmati presenti nella mostra).
La stretta relazione tra elementi legati al quotidiano ma anche all’immaginario
artistico conduce alla formulazione di ‘lavori d’arte’ che attraversano non solo i
linguaggi propri della pittura ma anche quelli della definizione plastica e
multimediale dell’opera.
Opere dell’artista sono state presentate nella medesima galleria Giacomo Guidi Arte
Contemporanea nell’ambito della mostra di apertura ‘Prossimità’ nell’ottobre del
2006.
Eugenio GILIBERTI nasce a Napoli nel 1954. Nei primi anni Ottanta, in una stagione
che vede l'esaurirsi di esperienze materiche e l'inizio di altre con forti valenze
pittoriche, il lavoro di Eugenio Giliberti si definisce in un ambito nel quale
primaria è la ricerca metodologica e concettuale sulle problematiche che l'opera nel
suo essere pone e sulle sue definizioni formali. Presente in importanti rassegne
della giovane arte italiana come "Evacuare Napoli" (Napoli, 1985), Avvistamenti
(Capri, 1988), "Regina Bleu" (Marsiglia, 1989), "Artedomani 3" (Spoleto, 1992),
nella sua prima personale (Lisbona, Galleria Alda Cortez, 1992) l'artista trova nel
lavoro inedite modalità di coniugazione dei nessi che correlano la forma al colore.
Nel 1994 inizia una ricerca specifica sul colore, attraverso la campionatura delle
possibili modalità compositive delle diverse tonalità, superando l'aspetti
percettivo o analitico per assumere valenze dal forte coinvolgimento spaziale che
presenta in personali a Napoli (Galleria The, 1996), Montreal (Occuerrence, 1998), e
Ludwigsburg (Kunstverein, 2001).
Nel 1996 è autore di una grande istallazione a
Forma Urbis, la XXIII edizione della Biennale di Gubbio. Alla fine degli anni
Novanta l'esperienza cromatica e plastica degli ‘oggetti platonici’ si modifica in
realizzazioni tridimensionali che assumono come forma visiva l'iconografia del corpo
umano e di insetti, in particolare la fastidiosa zanzara, che espone in "Futurama"
(Prato, Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, 2000) e in "Castelli in Aria"
(Napoli, Museo di Castel Sant'Elmo, 2001).
Nel 2003 ha realizzato quattro istallazioni pittoriche e plastiche in una personale
al Castel Sant'Elmo a Napoli e nel 2006 un'ampia personale presso la Galleria Milano
nella città omonima e ha partecipato alla XII Biennale di Scultura di Carrara. Vive
e lavora a Napoli e Rotondi.
Inaugurazione 18 gennaio ore 19
Galleria Giacomo Guidi Arte Contemporanea
Via del Cancello 13, Roma
Orario: dal lunedi al sabato 11 - 13, 16 - 20, o su appuntamento
Ingresso libero