Flavio Favelli
Eva Marisaldi
Enrico Serotti
Gianni Caravaggio
Elisabetta Benassi
Sergia Avveduti
Lelio Aiello
Gli eventi di gennaio si sviluppano intorno a un format che propone performance dal vivo, lecture e presentazioni di opere video in cui un artista viene invitato ad esporre la propria ricerca attraverso la testimonianza diretta. Partecipano Flavio Favelli, Eva Marisaldi/Enrico Serotti, Gianni Caravaggio, Elisabetta Benassi e molti altri.
Déja.vu prosegue nella settimana di Arte Fiera, dopo gli appuntamenti
alla galleria neon>campobase di Bologna con John Duncan (novembre 07)
e Kinkaleri (dicembre 07), con una serie di incontri con artisti
internazionali. Gli eventi di gennaio realizzati con due importanti
Istituzioni quali l'Accademia di Belle Artii e la Cineteca Municipale
di Bologna si svilupperanno intorno a un format che propone
performance dal vivo, lecture e presentazioni di opere video.
Ren con tre
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
TEATRO DELL’ACCADEMIA DI BELLE ARTI DI BOLOGNA / VIA BELLE ARTI 54 /
BOLOGNA
22>24 gennaio 2008 / ore 12:00
L'Accademia di Belle Arti di Bologna è lieta di presentare "Ren con
tre" curato da Sergia Avveduti e Lelio Aiello e realizzato in
collaborazione con Arte Fiera.
I "Ren con tre" sono inviti rivolti annualmente a tre personalità del
panorama artistico italiano riconosciuto a livello internazionale in
cui un artista viene invitato a esporre la propria ricerca attraverso
la testimonianza diretta e la presentazione di performance,
proiezioni di video inediti ed esposizione del proprio lavoro
attraverso l'ausilio di strumentazioni audio/visive. Dopo Loris
Cecchini, Bianco-Valente e vedovamazzei, invitati lo scorso anno, il
ren con tre ospita per questa edizione tre illustri rappresentati
della generazione artistica nata e formatasi negli anni Novanta.
Martedì 22 Flavio Favelli farà una lettura sulla sua Mission
rispetto all'arte e sul perchè lo fa, usando come pretesto iniziale
un video inedito, tra documentario e fiction, dal titolo "fine giugno-
giardini saliceto" realizzato insieme al videomaker Gianluca Mattei,
girato nei pressi e il giorno in cui il relitto del DC9 Itavia,
emblema della strage di Ustica, viene posato sul pavimento del Museo
della Memoria di Bologna, dove tutt'ora risiede. Il video (formato
panoramica) lascia appena intravedere l'oggetto in causa, l'azione
si percepisce attraverso i rumori del braccio meccanico della gru
mentre un'auto super-lussuosa accompagna in scena due personaggi
interpreti e spettatori, apparentemente ignari, di un momento unico .
Eva Marisaldi, attualmente in mostra al MAMbo con una personale,
insieme al musicista Enrico Serotti metteranno in scena mercoledì 23
"Adesso", una performance dal vivo realizzata con l'ausilio di un
sofisticato software di pattern recognition di ultima generazione,
orientato alla sintesi sonora in tempo reale.
I due performer o
"assistenti del caso", come amano definirsi, metteranno in scena una
prima azione spaziale preparatoria aggiungendo, spostando e togliendo
una serie di scatole di cartone cubiche nello spazio, un allestimento
surreale atto a produrre un background sonoro fatto di rumori e
paesaggi sonori in continua evoluzione e composto casualmente dal
software utilizzato. L'azione durerà fino al raggiungimento di un
equilibrio del flusso di sottofondo...poi entreranno in scena altre
scatole cubiche rivelatrici di frasi, di dialoghi, argomenti e
suggestioni archiviate e custodite nel tempo dai due artisti, svelate
per l'occasione in un flusso sonoro continuo affidato alla casualità
o alla fatale coincidenza. Giovedì 24 e la volta di Gianni Caravaggio
che propone invece una lettura del suo lavoro di scultore a partire
dai suoi esordi attraverso la visione di proiezioni di immagini e
video.
Il processo artistico è per Gianni un’operazione metabolica,
attraverso la quale osservazione, riflessione ed esecuzione vengono
assimilati e trasformati in corpi energetici. Nelle opere di
Caravaggio si assiste infatti ad una concentrazione assoluta di
energia, tale che la realtà materiale e scultorea dei lavori da
cristallizzazione formale diventa stato di attesa di nuove
trasformazioni. In un’intervista Gianni dichiara di guardare la
scultura dall’esterno, lasciando che accada un movimento grazie al
quale i segni si trasformano nella sostanza di una visione
particolare, e che un ordine cosmico, massima espressione energetica,
si ripristini nel fluire del tempo.
Martedì 22 : FLAVIO FAVELLI (Italia) Lecture / presentazione del video inedito „Fine giugno – Giardini Saliceto“
Mercoledì 23 : EVA MARISALDI / ENRICO SEROTTI (Italia) „Adesso", Performance live. introduce il critico Roberto Daolio
Giovedì 24 : GIANNI CARAVAGGIO (Italia) Lecture.
Ingresso gratuito
Film d’Artista
CINETECA MUNICIPALE
CINEMA LUMIERE 1 / VIA AZZO GARDINO 65 / BOLOGNA
25 gennaio 2008 / ore 22:15
La Cineteca è lieta di presentare "Film d’artista" a cura di Lelio
Aiello e realizzato in collaborazione con Arte Fiera.
La diffusione e l’incremento delle tecniche di riproduzione digitale
hanno reso accessibili le pratiche della video arte a tutti i
livelli, portando le stesse ad essere familiari presso il grande
pubblico e a rappresentare una tra le principali espressioni
dell’arte contemporanea. La sua fortuna risiede probabilmente nella
sua prossimità con altri sistemi di veicolazione, con altri
contenitori culturali tutti accomunati dall’identità del mezzo. In
questo quadro "film d’artista" propone la visione di opere
realizzati da artisti visivi che hanno scelto il video quale
strumento principale collocandolo laddove i codici delle arti visive
si confrontano e si confondono con quelle della cinematografia, della
fictions e del documentario. Cinque esempi di sicuro spessore a
dimostrazione del fatto che il cinema è sempre stato, fin dai suoi
esordi, oggetto di curiosità e di attenzione per gli artisti visivi.
Elisabetta Benassi con "Noon" (2002), film realizzato dall'artista in
occasione della mostra all'American Academy di Roma, riprende un rito
che quotidianamente si ripete dal 1904 sul colle del Gianicolo a
Roma e che si colloca nella più stringente attualità. Parla di armi
e più esattamente di "un vecchio cannone e di un drappello di
artiglieri che lo carica a salve e fa fuoco" per segnalare l'arrivo
del mezzogiorno. L'andamento rallentato della sequenza, e i toni
virati leggermente verso il grigio-verde conferiscono al video un
atmosfera surreale, accentuata da un respiro di sottofondo che lo
rende claustrofobico. Simulazione e simulacro di molte tragedie in
corso l'azione si conclude in un ironico scoppio liberatorio a salve.
Il videomaker Reynold Reynolds e il fotografo Patrick Jolley fanno
invece del fuoco un elemento di convivenza domestica. "Burn" (2001),
straordinaria opera filmica presentata in numerosi festival del
cinema e nei maggiori Musei come il Moma di New York e il PS1, è
parte di una ormai celebre trilogia insieme a Seven Days ‘til
Sunday” (1998) e the Drowning Room” (2000), e presenta sequenze di
vita quotidiana vissute in condizioni estreme. Il fuoco, protagonista
del video, piega e liquefà gli oggetti della casa dove un nucleo
familiare continua a vivere nella serenità più assoluta la vita di
tutti i giorni. Un evento surreale di altra natura, qualcosa di
terrificante e magico allo stesso tempo che ha il potere di
ridisegnare i contorni della realtà e l'immagine della vita.
Anteprima italiana "A Vicious Undertow" (2007) di Jesper Just,
presentato di recente allo S.M.A.K di Gent e alla Kunsthalle di
Vienna, ci introduce in una icona dell'immagine che è quella
prediletta dall'artista: il cinema. Girato in 16mm, in un rigoso
bianco e nero che rasenta le atmosfere dei film di Bergman da una
parte e il cinema hollywoodiano dall'altra, tre personaggi, due donne
e un uomo sono interpreti di un gioco fatto di seduzioni e
sensualità, caratteri ancora più accentuati dall'eleganza dei
movimenti sinuosi della camera. "A Vicious Undertow" è una recita
muta, fatta di sguardi intensi e di alcuni momenti straordinariamente
forti, ma allo stesso tempo impercettibili e identificabili solo
attraverso la magistrale orchestrazione della musica. Enigmatico
fino alla fine il racconto sospeso lascia posto a molteplici
interpretazioni, una sospensione che ci lascia senza risposta su cosa
sia veramente accaduto tra i tre personaggi, l'unica cosa certa e che
si tratta di un rapporto di seduzione, non privo di ironia,
dell'immagine e dell'immaginazione.
Boaz Kaizman, alla sua seconda
apparizione in Italia, presenta in anteprima assoluta
"Access" (2007), film realizzato in collaborazione con il videomaker
Erik Sick. Basato su un racconto, "Shabbas Goy", scritto dall'artista
stesso e una visione che mostra, in una serie di quadri sequenze, la
città di Lodz in Polonia. Il film si presenta come una composizione
astratta in bilico tra documentazione, fiction, fotografia e
letteratura. Il nuovo film "Zoo" di Salla Tykkä, presentato
quest'anno alla Galleria Civica di Modena nella collettiva "Northern
Lights" a cura di Filippo Maggia viene riproposto al Lumiere per
l'occasione nella versione in pellicola 35mm. Anche Salla ricorre ad
un genere cinematografico i cui codici sono abilmente utilizzati,
dove le immagini di singolare bellezza si alternano tra sequenze
girate in uno zoo dove l'attrice principale (Terhi Suorlahti), che
ricalca le fattezze di un personaggio dei film di Hitchcock, deambula
disorientata tra visioni di anilmali che sembrano inquietarla e scene
di grande suggestione emotiva girate sott'acqua, dove un gruppo di
atleti giocano una partita in bilico tra ii ragby e una danza dai
toni aggressivi.
ELISABETTA BENASSI (Italia) NOON, DV-CAM PAL, COLOR, SOUND,
6’10’’, 2002,
REYNOLD REYNODS / PATRICK JOLLEY (Stati uniti-
Irlanda) BURN, 35mm, COLOR, SOUND, 10’, 2001
JESPER JUST
(Danimarca) A VICIOUS UNDERTOW , 16 mm SUPER, B/W, SOUND, 10’, 2007
BOAZ KAIZMAN / ERIK SICK (Israele / Germania) ACCESS, DVD,
COLOR, SOUND, 7’45’’, 2007
SALLA TYKKÄ (Finlandia) ZOO,
35 mm, , COLOR, SOUND, 12', 2006
info e prenotazioni / info@dejavu.bo.it / +39 347 79 70 931
http://www.dejavu-bo.it
Bologna, diverse sedi
ingresso 3 euro