Casa Italiana Zerilli-Marimo'
New York
24 West 12th Street
212 9988730 FAX 212 9954012
WEB
Pamela Cento
dal 24/1/2008 al 24/2/2008
inaugurazione ore 18

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Soqquadro



 
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24/1/2008

Pamela Cento

Casa Italiana Zerilli-Marimo', New York

Inside. Pittura digitale. In esposizione le opere denominate 'EoF - Evidence of Form', gli ultimi lavori digipittorici 'e-Composition' e le opere di video-pittura 'Cento 2.0'. Lavori nati scavando e re-informando i dati numerici base di immagini digitali, manipolate e reinterpretate dall'artista.


comunicato stampa

La Casa Italiana Zerilli-Marimò, sede del programma degli studi italiani presso la New York University, uno dei maggiori centri di studi europei e internazionali del mondo, è divenuta negli anni un importante centro di promozione e di discussione culturale e artistica con obiettivo di approfondire e di estendere la conoscenza della cultura italiana in America.

Gli spazi della palazzina ottocentesca della Fondazione Zerilli-Marimò, patrimonio architettonico del Greenwich Village, costruita a metà dell'Ottocento da Charles Partridge, e situata a pochi isolati da Washington Square, dal 25 gennaio fino al 20 febbraio, ospiteranno la personale di Pittura Digitale dell’artista Pamela Cento. In esposizione le opere denominate “EoF – Evidence of Form”, gli ultimi lavori digipittorici “e-Composition” e le opere di video-pittura “CENTO 2.0”. Lavori nati scavando e re-informando i dati numerici base di immagini digitali, manipolate e reinterpretate dall’artista.

“Dietro i lavori di Pamela Cento, a renderli possibili, c’è la cultura digitale, che ci ha abituati a riconoscere il modulo quadrato del pixel, la base formativa dell’immagine numerica. Interpretiamo la trama dei pixel come veicolo di informazioni visive che riguardano una forma da riconoscere, da collocare in un contesto, da connettere a diversi sistemi di riferimento e di significato.

L’immagine digitale si dimostra ancora una volta il nodo di una rete di rimandi interni ed esterni, tecnici e culturali, tessuti sotto e intorno alla sua superficie. Mosaico immateriale che si apre a nuove dimensioni della percezione e dell’interpretazione” (Antonella Sbrilli, autrice di Storia dell’arte in codice binario (Guerini, Milano, 2001); professore dell'Università di Roma La Sapienza).

Pixel e anche linee e loro raccordi, labirinti di colori che si uniscono e si con-fondono nello spazio bidimensionale. Un lavoro artistico che nasce e ritorna nell’interno dell’immagine, in ciò che c’è dentro, e che sfugge a prima vista all’occhio umano. Nascono scenari accesi, fluidi e diluiti, in una composizione elettronica digitale. Rimandi di suggestioni e di forma.

Infine le opere di video-pittura, dove l’artista manipola e gioca con opere pittoriche dalla fama conclamata, stravolgendone il senso attraverso il loro rifacimento, attraverso l’uso di vari programmi di animazione, e il loro passaggio da immagine statica a dinamica. Opere che si mostrano con potenza estetica e ci fanno immergere nell’attuale era digitale.

Inaugurazione ore 18

Casa Italiana Zerilli-Marimo'
24 West 12th Street - New York

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