Andrea Appiani
Antonio Canova
Giovanni Cecioni
Giovanni Dupre'
Giovanni Fattori
Vincenzo Gemito
Francesco Hayez
Silvestro Lega
Angelo Morbelli
Mario Novellini
Pelagio Palagi
Giuseppe Pellizza da Volpedo
Gaetano Previati
Medardo Rosso
Giovanni Segantini
Telemaco Signorini
Pietro Tenerani
Vincenzo Vela
Maria Vittoria Marini Clarelli
Fernando Mazzocca
Carlo Sisi
Appiani, Palagi, Hayez e i rappresentanti della Scuola Romantica a Milano, i Macchiaioli come Fattori, Lega, Signorini a Firenze, i vedutisti della Scuola di Posillipo e Morelli a Napoli, hanno reinterpretato il lento, spesso dorato, tramonto dell'ideale classico. In nome del Risorgimento e dei conflitti esistenziali Romantici, hanno prodotto una pittura che dava conto della natura e della vita quotidiana nei Macchiaioli o dei misteriosi percorsi dell'animo in Morelli, creando cosi' una nuova idea di bello corrispondente alle inquietudini dell'uomo moderno.
a cura di Maria Vittoria Marini Clarelli, Fernando Mazzocca, Carlo Sisi
La mostra Ottocento si presenta come una grande sfida per due motivi: è la prima
volta che si fa un’esposizione sulla pittura italiana di questo secolo e la
rivalutazione dell’arte pittorica di molti artisti che, al di là di Canova, nella
scultura e Segantini e Boldini in pittura, non rappresentavano più l’eccellenza in
arte nel secolo in cui l'Italia conquistò la sua libertà e l'indipendenza nazionale.
Nell’Ottocento infatti la musica, con il melodramma di Rossini, Donizetti, Bellini,
Verdi, Puccini, dominava ancora nel mondo, mentre nell’arte si riscontrava la
perdita dell'antico primato.
Le Scuderie del Quirinale ospiteranno circa 100 capolavori selezionati da Maria
Vittoria Marini Clarelli, (Soprintendente alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di
Roma), Fernando Mazzocca e Carlo Sisi (i maggiori studiosi dell'arte del secolo e
già curatori delle mostre dedicate ai Macchiaioli e a Boldini che hanno riscosso un
eccezionale successo di pubblico e di critica). Il fine è dimostrare, come una serie
di pittori straordinari, tra Roma e Milano, Firenze e Napoli, abbiano lottato in
contesti e situazioni storiche difficili, per realizzare opere che fossero
all’altezza della migliore tradizione nazionale. Appiani, Palagi, Hayez e i
rappresentanti della Scuola Romantica a Milano, i Macchiaioli come Fattori, Lega,
Signorini a Firenze, i vedutisti della Scuola di Posillipo e Morelli a Napoli, hanno
reinterpretato il lento, spesso dorato, tramonto dell’ideale classico e delle regole
ritenute immutabili dell’Accademia, realizzando, in nome dei grandi ideali del
Risorgimento e dei conflitti esistenziali nei Romantici, una pittura che desse conto
della semplice natura e della vita quotidiana nei Macchiaioli, dei misteriosi
percorsi dell'animo in Morelli, creando così una nuova idea di bello che
corrispondesse alle inquietudini dell'uomo moderno.
Gli strepitosi ritratti, come quello dell'eroica Principessa Belgiojoso, i sensuali
nudi femminili dell'autore del Bacio, Francesco Hayez, le malinconiche scene
familiari, come l'indimenticabile Canto di uno stornello di Silvestro Lega, le
smaglianti tavolette (su cui svetta l'incanto dei Bagni della Rotonda Palmieri) e
gli intensi ritratti di Giovanni Fattori, chiamati a raccolta dai maggiori musei e
dalle collezioni private più esclusive, restituiscono le passioni, le speranze e le
delusioni, di un Paese in lotta per l’indipendenza e per la creazione di una società
più equa. Dopo l'Unità d'Italia, le vicende della pittura, a cominciare
dall'esperienza rivoluzionaria dei Macchiaioli che si esaurisce nel giro di dieci
anni, vedono scavarsi un solco tra gli artisti ufficiali, graditi all'establishment,
e quelli che, in perenne conflitto con la società, cercano di realizzare un nuovo
modo di vedere ed interpretare la realtà.
La mostra intende mettere a confronto presupposti e esiti diversi, tra il linguaggio
della "macchia", basato su una potente sintesi plastica e cromatica, e la
materializzazione dell'immagine perseguita tra le vibrazioni luminose di Morelli e
le sperimentazioni atmosferiche della Scapigliatura e del Divisionismo.
I protagonisti di questo movimento, Segantini, Morbelli, Novellini, Previati,
Pelizza da Volpedo, presenti con capolavori indimenticabili anche per il loro
significato storico, come il celeberrimo Quarto Stato, testimoniano la grandezza e
la modernità, assolutamente europee, di questa ultima grande stagione della pittura
italiana dell'Ottocento. Per evocare meglio il percorso artistico del secolo alcuni
capolavori assoluti della scultura - di artisti come Canova, Tenerani, Bartolini,
Vela, Duprè, Cecioni, Gemito, sino a Medardo Rosso - fanno da grandi testimoni,
strategicamente dislocati negli snodi principali, alle diverse sezioni.
Immagine: Hayez
Informazioni e prenotazioni:
singoli, gruppi e laboratori d’arte tel. 0639967500
scuole tel. 0639967200
Scuderie del Quirinale
via XXIV Maggio, 16 - Roma
Biglietto d’ingresso: Intero: euro 10 - Ridotto: euro 7.50
Orari: da domenica a giovedì 10.00-20.00; venerdì e sabato 10.00-22.30