Respinto al mittente. Alcune opere inviate a Mastella, D'Alema, al Re del Marocco e ritornate al mittente sono esposte accanto ad altre "sculture nomadi" e alle "Mappe mentali", realizzate a collage. In mostra anche un video di Andrea Minoglio.
Il 31 dicembre tutti i TG lanciano in prima serata la notizia dell'intercettazione
di un pacco minatorio destinato all'On. Mastella. Secondo le prime informazioni si
tratta di una sorta di scultura raffigurante un uomo incaprettato, spedita da
presunti terroristi islamici. Scatta la paura, partono le indagini.
Qualche ora dopo l'artista Giovanni Bianchini rivela: "Non si tratta di minacce, né
di incaprettamenti, né di terrorismo, ma di un pezzo della mia mostra di arte
postale a sfondo sociale!". L'allarme si sgonfia, ma la stampa nazionale si chiede
chi sia Bianchini e quali gli scopi e la natura della sua originale forma di
mail-art, pacchetti-sculture che viaggiano per il mondo producendo effetti insoliti.
Per rispondere al quesito e fare chiarezza sull'origine e sulle finalità delle
sculture viaggianti di Giovanni Bianchini, giovedì 31 gennaio presso lo Spazio
pubblico ShaKe verrà inaugurata la mostra Respinto al mittente. Mail-art a impatto
sociale, con la partecipazione del videomaker Andrea Minoglio.
Alcune opere inviate a Mastella, D'Alema, al Re del Marocco e ritornate al mittente
saranno esposte accanto ad altre "sculture nomadi" di Bianchini.
Questi lavori, leggeri, assemblati con materiali poveri, avvolti nel nastro adesivo
e infine spediti come pacchetti postali, sono un'evoluzione in 3D della mail-art,
"spore" capaci di rappresentare e criticare la quotidianità.
La Mail-art affonda le proprie radici nel lavoro di gruppi come Dada e Fluxus, e si
è intersecata con le avanguardie e le controculture, per esempio il punk, e le
pratiche legate al bizzarro e ai "pranks" cioè agli scherzi contro i potenti . Oltre
ai nomi storici come Ray Jonson e Ruud Janssen tra i tanti autori italiani si
ricordano: Vittore Baroni, Piermario Ciani, Vittorio Baccelli, Guglielmo Achille
Cavellini, Claudio Jaccarino e il Prof. Bad Trip.
Per delineare meglio il valore sociale degli interventi di Bianchini, sarà in mostra
Extraordinary rendition, una videoinstallazione ideata con lo scopo di denunciare
l'omonima pratica, "extralegale", di alcuni governi di rapire, deportare e mantenere
agli arresti chi è sospettato di terrorismo, senza alcun processo.
L'installazione comprende il video di Andrea Minoglio, liberamente ispirato alla
vicenda di Abou Elkassim Britel, che racconta alcune fasi di un'ipotetica
extraordinary rendition.
A chiudere il percorso le Mappe mentali, ossessivi collage di cartine destrutturate
di metropoli che portano con sé ricordi e suggestioni, in una implosione di colori e
tagli al bisturi.
http://www.patatart.it
Inaugurazione 31 gennaio - ore 21 intervengono Giovanni Bianchini e Andrea Minoglio
Spazio Pubblico Shake
via Bligny, 42 - Milano
Orari apertura: dal lunedì al venerdì dalle 14.30 alle 18.00 - sabato 2 febbraio dalle 16.00 alle 20.00