Assolo per immagini e rullante in controtempo. Incastrate nei disegni di un banner srotolato per i 20 metri della parete immagini desacralizzate, denudate di riferimenti precisi, esibite con ironia, arricchite di suoni e fotogrammi in movimento.
Il Visionario - Centro per le Arti Visive prosegue il suo ciclo di mostre e di grandi nomi dell’illustrazione italiana: dal 31 gennaio al 20 febbraio 2008 sarà la volta di Giulio Calderini con un’esposizione dal titolo Assolo per immagini e rullante in controtempo. La sua iperproduzione va dalla pubblicità, all’illustrazione, dall’immagine coordinata per le Giornate del Cinema muto ai numerosi progetti multimediali... e l’elenco non si esaurisce nelle categorie di produzione multimediale che sembrerebbero caratterizzarlo.
Il titolo della mostra lo propone Calderini stesso e rappresenta, nello specifico, più il titolo di un’opera che di una mostra. Una scelta decretata dal fatto che Assolo per immagini e rullante in controtempo “vuole suggerire più che dichiarare” ce lo racconta la curatrice Paola Bristot (Vivacomix - Pordenone). La lunga parete del Visionario sarà il nuovo campo di battaglia dell’artista dove assemblare i pensieri artistici e idee. Incastrati nei disegni di un banner srotolato per i 20 metri della parete del Visionario si ritroveranno le tracce di un percorso che a differenza dei pezzi di un puzzle vive delle ricombinazioni e degli stravolgimenti sempre nuovi del senso dei segni visivi.
L’inaugurazione, giovedì 31 gennaio alle ore 18.00, sarà accompagnata da un assolo di percussioni dello stesso Calderini che in questo modo offrirà alle immagini anche la loro naturale base ritmica. Immagini, suoni e visioni si mescoleranno trovando la miscela giusta solo per quel momento, solo per quell’occasione così speciale.
In mostra vi sarà un Giulio Calderini particolare, il Giulio Calderini degli Strani personaggi, piccoli ciclopi e insettoni alla Alien, quelli che popolano un universo labirintico e caotico, dove si uniscono a insolite simbologie e si confondono in un caos di segni e colori. Ma non solo. Il suo è un talento alle prese con la totalità del suo mondo espressivo, senza vincoli, senza remore, in un continuo e incessante sforzo di mostrare i suoi percorsi mentali e artistici mai finiti. Mai definiti. Un parapiglia turbinoso di colori e segni. Utilizzando una tecnica ibrida tra il digitale e il manuale, queste immagini sovrapposte ripropongono un percorso fatto di contaminazioni: fumetto? animazione? universi virtuali? Una summa di icone di fine secolo che trae la sua origine dal cinema, dalla musica, dall'arte dei graffiti. Forse. Ma non solo.
Immagini desacralizzate, denudate di riferimenti precisi, esibite con ironia, arricchite di suoni e fotogrammi in movimento, alla percezione dello spettatore. Non ci sono storie, non ci sono personaggi, se non vaghe ombre di improbabili marziani dell'era contemporanea, fatte di occhi che guardano un mondo confuso, caotico e di antenne che trasmettono la frammentarietà. Uno specchio di rimandi e stratificazioni in continua agitazione nella sua ammaliante e caotica bellezza.Uno spazio visionario che dove meglio, se non al Visionario, può trovare lo spazio, appunto, giusto, per una mostra…
La mostra, visitabile gratuitamente negli orari di apertura del cinema, è organizzata dal Centro per le Arti Visive, dal Centro Espressioni Cinematografiche in collaborazione con La Cineteca del Friuli e l’Associazione Vivacomix ed è sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia e dalla Banca FriulAdria.
Inaugurazione giovedi 31 gennaio alle 18
Visionario - Centro per le Arti Visive
via Asquini, 33 Udine
Ingresso libero