Palazzo Vecchio
Firenze
piazza della Signoria, 1
055 2768325, 055 2768465
WEB
Minguzzi sculture e disegni
dal 30/1/2008 al 23/2/2008
10-13 e 15-19, chiuso lunedi'
055 2625982, 055 2768465
WEB
Segnalato da

Ufficio Promozione e Comunicazione del Comune di Firenze




 
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30/1/2008

Minguzzi sculture e disegni

Palazzo Vecchio, Firenze

20 sculture e 16 disegni dello scultore novecentesco fra cui Donna con Gufo (1951) che palesa l'amore dell'artista per l'immagine femminile primordiale, omaggi agli animali anticamente ritenuti sacri, gli studi in legno della Porta del Bene e del Male in San Pietro in Vaticano, diverse formelle e disegni che rievocano l'ultima guerra mondiale e la Resistenza.


comunicato stampa

A cura di Veronica Ferretti

L’Assessorato alla Cultura del Comune di Firenze, la Fondazione Museo Minguzzi di Milano in collaborazione con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Firenze, l’Assessorato alle Relazioni Internazionali e alle Tradizioni Popolari del Comune di Firenze presentano una straordinaria retrospettiva antologica dedicata al grande scultore Luciano Minguzzi. L’evento, patrocinato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Firenze e dalla Mediateca Regionale Toscana, viene realizzato con la partecipazione delle Gallerie d’Arte Ghelfi e Mirabili, di Formitalia, Luce, Axa, Art Assicurazioni e Rossi Art Broker.
Con questa esposizione si intende rendere omaggio, a pochi anni dalla sua scomparsa, ad uno dei più celebrati Maestri della scultura italiana del Novecento, le cui opere sono ammirate nelle principali città d'Europa e del resto del mondo, al quale si deve, tra l’altro, la realizzazione delle Porta del Bene e del Male in San Pietro in Vaticano, della Quinta Porta del Duomo di Milano e di quella di San Fermo a Verona.

La mostra Minguzzi sculture e disegni, che sarà inaugurata giovedì 31 gennaio alle ore 18.00 presso la prestigiosa Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, si compone di 36 opere (esattamente 20 sculture e 16 disegni) ed è curata da Veronica Ferretti. Alla cerimonia di apertura sarà presente l’on. Andrea Marcucci Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali.

La mostra vanta di un bel catalogo delle Edizioni d’Arte Giorgio Ghelfi di Verona con la prefazione del Soprintendente Cristina Acidini e un saggio critico del professor Antonio Paolucci.

Breve descrizione della mostra

L’esposizione si apre con “Acrobata” (1950) e “Donna con Gufo” (1951), opere che palesano l’amore dello scultore bolognese per la primordiale immagine femminile etrusca; prosegue con l’omaggio di Minguzzi agli arcani animali anticamente ritenuti sacri come “Civetta in Gabbia” (1952), “Due colombe” (1987-89), “Due pesci” (1987-89),“Gallo” (1999), “Oronte” (bronzo del 1970), animale, quest’ultimo, inquietante e metamorfico, quasi una rilettura della famosa Chimera di Arezzo. Si ammirano poi gli studi in legno della seconda opera monumentale realizzata dallo scultore bolognese, la Porta del Bene e del Male in San Pietro in Vaticano, del 1977 con le formelle di “Sant’Andrea”, “Giovanni battezza l’eremita”, “Tobia e l’angelo”, “Caino Abele”, ”Deportazione degli schiavi” Il buon ladrone”, “Lazzaro risorto” raffiguranti temi drammatici tra i più grandi di tutti i tempi dai quali scaturisce la forza solenne di un grande messaggio morale. La mostra si chiude con “Bozzetto per Uomini del Lager” (1957) e altri disegni che rievocano gli orrori dell’ultima guerra mondiale, l’umiliazione subita dal nostro Paese poi riscattata dalla Resistenza nella lotta di Liberazione: “Impiccati di Casalecchio”(1981), “Il grande urlo” (1985),“La fucilazione di Giovanni Minguzzi” (1991).

Nota biografica

Luciano Minguzzi (Bologna 24 maggio 1911 – Milano 30 maggio 2004).

Sotto la sapiente guida del padre, anch'egli scultore, compie le prime esperienze artistiche che poi continuerà presso l'Accademia di Bologna. Grazie ad una borsa di studio, soggiorna a lungo a Parigi ed a Londra. Inizia ad esporre nel 1933 e già alla Quadriennale romana del 1943 ottiene il suo primo premio. Seguono i premi dell' Angelicum del 1946 ed il primo ex-aequo alla Biennale di Venezia nel 1950. Nello stesso anno vince il concorso bandito per la "Quinta Porta" del Duomo di Milano terminata nel 1965. Nel 1970 gli viene conferito l’incarico per la realizzazione della "Porta del Bene e del Male" per la Basilica di San Pietro in Vaticano, opera alla quale lavorerà con vigore e passione per ben sette anni. Come egli stesso ricorda nella propria autobiografia di vita e d'artista, dal titolo “Diritti e rovesci” (Ghelfi Editore Verona), la sua forte matrice espressiva viene da lontano, dal vissuto della sua terra – da Padova, dove ha studiato Donatello, a Verona, dove ha svolto il servizio militare di guerra, a Casalecchio - dove ha visto in faccia la morte con i massacri nazifascisti del 1944 – e della sua città, Bologna. E' soprattutto qui che ha saputo amalgamare la sua forte tempra e il suo vitalismo con lo studio all' Accademia d'Arte e la frequentazione del Caffè San Pietro con il pittore Virgilio Guidi e il poeta Alfonso Gatto. All'Istituto d'Arte dell'Università ebbe poi per maestri Roberto Longhi, Giuseppe Raimondi e Carlo Ludovico Ragghianti. Queste esperienze nel loro insieme andranno a costituire la sua visione del mondo maturata e arricchita nella sonda metà del Novecento dai pensieri, dalle sofferenze e dalle emozioni di anni vissuti con un tale partecipazione e impegno civile da renderlo autentico testimone del proprio tempo. Le sue opere sono ammirate nelle principali città d'Europa e del mondo. Per l'Italia nei musei di Milano, Padova, Trieste, Bologna, Verona, Firenze, Roma e al Guggenheim di Venezia; all'estero in quelli di Stoccolma, Aia, San Paolo del Brasile, Tate Gallery di Londra, al Museum of Modern Art di New York, al Luisiana Museum di Humlebaek in Danimarca, all'Atheneum di Helsinski, al Joteborg Musum, nel Middelheim di Anversa e nei musei di Ostwall, Dortmund, Darmstadt, Salisburgo, Gerusalemme, Baltimora, Dallas, Montreal, Washington. Altre sue grandi opere sono esposte all'aperto nelle città di Bologna, Milano, San Marino, Skovde, Utrecht, Alkmaar, Laholn e Ulm.

Inaugurazione giovedì 31 gennaio alle ore 18.00

Sala d’Arme Palazzo Vecchio
piazza della Signoria, Firenze
La mostra, a ingresso libero, rimarrà aperta con il seguente orario: 10,00-13,00 e 15,00-19,00. Chiuso il lunedì.

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