Due sedi
Perugia e Spello

Pintoricchio
dal 31/1/2008 al 30/8/2008
199199111, 199151123
WEB
Segnalato da

Studio Esseci



 
calendario eventi  :: 




31/1/2008

Pintoricchio

Due sedi, Perugia e Spello

La mostra ha lo scopo di celebrare il 550' anniversario della nascita di un protagonista del Rinascimento Italiano, artista-simbolo della citta' di Perugia, ma soprattutto di rinnovare l'attenzione del pubblico e della critica per il patrimonio umbro. Uno speciale collegamento esterno e' realizzato a Spello, per la valorizzazione della "Cappella Bella" nella Chiesa di S. Maria Maggiore, capolavoro dell'artista con un particolare allestimento illuminotecnico che consente la migliore fruizione del ciclo pittorico.


comunicato stampa

L’articolata iniziativa dedicata a Bernardino di Betto detto il Pintoricchio, promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la collaborazione di Regione Umbria, Provincia di Perugia, Comune di Perugia, Comune di Spello e Fondazione Cassa Risparmio Perugia, ha lo scopo di celebrare il 550° anniversario della nascita di un protagonista del Rinascimento Italiano, artista-simbolo della città di Perugia, ma soprattutto di rinnovare l’attenzione del pubblico e della critica nazionale e internazionale per il patrimonio umbro.

Il programma, elaborato da un comitato scientifico presieduto da Vittoria Garibaldi e composto da studiosi e specialisti di rilievo internazionale, si svilupperà intorno a una mostra principale, che sarà realizzata a Perugia, nella sede della Galleria Nazionale dell’Umbria. Uno speciale collegamento esterno all’esposizione, ma di complementare riferimento, sarà realizzato a Spello, per la valorizzazione della “Cappella Bella” nella locale Chiesa di S. Maria Maggiore, capolavoro dell’artista. Per l’occasione sarà inaugurato un particolare allestimento illuminotecnico che consentirà la migliore fruizione del prestigioso ciclo pittorico, accompagnato da un accurato apparato didattico per la presentazione degli aspetti storico-artistici, iconografici e tecnici dell’opera. Nella stessa sede spellana, saranno inoltre realizzate originali iniziative di accoglienza con proposte teatrali e percorsi guidati inediti alla città.

Un particolare interesse sarà riservato alla “riscoperta” delle testimonianze pintoricchiesche ancora presenti nei luoghi di origine, che permetterà di ampliare l’offerta culturale con itinerari sul territorio coinvolgendo altri centri umbri, quali Trevi (Complesso Museale di San Francesco), Spoleto (Duomo), Orvieto (Duomo) , Città di Castello (Museo del Duomo), San Martino in Colle di Perugia (Chiesa della Madonna del Feltro), Spello (Chiesa di Sant'Andrea).

La mostra si avvale di un qualificato comitato scientifico presieduto da Vittoria Garibaldi e composto da Cristina Acidini Luchinat, Alessandro Angelici, Tiziana Biganti, Francesco Buranelli, Keith Christiansen, Nicole Dacos, Lucia Fornari scianchi, Vittoria Garibaldi, Roberto Guerrini, Tom Henry, Francesco Federico Mancini, Paola Mercurelli Salari, Arnold Nesselrath, Antonio Paolucci, Pietro Scarpellini , Rita Silvestrelli.

A Perugia, una completa rassegna monografica

Bernardino di Benedetto (detto Betto) di Biagio è nato a Perugia prima del 1460 ed ha più di 20 anni quando finalmente si iscrive all’Arte dei pittori. Con malcelato disprezzo lo chiamano Pintoricchio, considerandolo “piccolo e di poco aspetto”, ma soprattutto un numero due, un alter ego in tono minore al cospetto del “divin pittore”, il grande Perugino. A lui Vasari riserva parole impietose: ”ebbe nondimeno molto maggior nome che le sue opere non meritarono”.

Nella rassegna monografica che si aprirà a Perugia saranno esposte quasi tutte le opere mobili esistenti di Pintoricchio, alcune delle quali mai viste in Italia, insieme ad una importante selezione di opere coeve. Sarà così finalmente possibile comprendere la vera grandezza dell’artista umbro e dimostrare come, pur muovendosi nella stessa koiné del Perugino, abbia avuto un ruolo di primo piano nel panorama artistico del Rinascimento in Italia centrale.

Tutto parte da Perugia e dalla straordinaria stagione artistica che ha conosciuto nel Quattrocento. La presenza in città dei più grandi artisti nel corso di tutto il secolo - da Gentile da Fabriano a Beato Angelico, da Giovanni Boccati a Domenico Veneziano - e il costante rapporto con Firenze, hanno favorito la formazione di una cultura figurativa aggiornata e assolutamente di primo piano. Da sempre il fascino che emanano le famose tavole con le storie di san Bernardino del 1473, di cui ancora non è del tutto chiaro l’autore - o meglio, gli autori - dimostra la raffinatezza della pittura perugina del Quattrocento. Bartolomeo Caporali, Sante di Apollonio, Fiorenzo di Lorenzo, il giovane Perugino e lo stesso Pintoricchio agli esordi si dividono la paternità di una lunga serie di dipinti di qualità altissima, quasi tutti presenti in mostra. Il trionfo di questa straordinaria e irripetibile stagione culturale è rappresentato dalla decorazione delle pareti della Cappella Sistina, un cantiere dove umbri e toscani si fronteggiano, gareggiando, per costruire il programma iconografico voluto dal papa, Sisto IV della Rovere.

Qui sono presenti Botticelli e Ghirlandaio, Cosimo Rosselli e Biagio d’Antonio e soprattutto Perugino a cui si affiancano Luca Signorelli, Piermatteo d’Amelia e il giovane Pintoricchio, cui si devono le zone dove la rappresentazione dei paesaggi e della natura diventa più ricca e brulicante di particolari, dipinte grazie alla formazione da miniatore. Proprio l’attenzione alla natura e alle vedute, la sensibilità straordinaria per i giochi della luce significante che illumina ogni oggetto, e che a tratti evoca la pittura nordica, diventano il suo tratto più caratteristico, il suo modo personale di interpretare, da protagonista, il Rinascimento. Perugino andrà a Firenze, Pintoricchio resta a Roma e il panorama artistico nella capitale sarà un grande e costante omaggio alla sua pittura.

Oltre alla nutrita schiera di collaboratori della sua bottega, saranno Baldassarre Peruzzi, Piermatteo d’Amelia e ancora, dopo il cambio del secolo, Jacopo Ripanda a continuare nella proposta di modelli desunti dagli affreschi del pittore umbro, primi fra tutti quelli, bellissimi, che ancora decorano la cappella Bufalini in Santa Maria in Aracoeli. Tutto ciò è dimostrato nel percorso dell’esposizione con una sezione di dipinti e disegni eccezionali e importantissimi, anche per il prestigio dei prestiti ottenuti.

Gli anni a cavallo tra i due secoli sono caratterizzati da una serie continua di capolavori, dalla pala di Santa Maria dei Fossi della Galleria Nazionale dell’Umbria, acuto di eccelsa levatura, alla Cappella Bella dipinta per i Baglioni a Spello, a cui è dedicata una sezione apposita della mostra, con l’occasione unica di poter entrare nello spazio dipinto, in cui le partiture architettoniche dialogano con quelle dipinte in maniera perfetta. Ed è qui la grandezza di Pintoricchio. Persino Raffaello non avrebbe forse potuto concepire la decorazione delle stanze vaticane se non avesse lavorato con Bernardino, reduce dalla fatica di Spello e dalla decorazione della Libreria Piccolomini di Siena. E le stesse considerazioni si possono estendere, a maggior ragione, ad una lunga serie di pittori e artisti.

Di straordinario fascino sarà infatti la sezione della mostra dedicata al rapporto tra Bernardino di Betto e Raffaello Sanzio, ben più stretto di quanto normalmente si ritenga. In un’altra sezione sarà dettagliatamente raccontata la fortuna di Pintoricchio sui contemporanei, rendendo così giustizia della reale importanza del pittore nel panorama umbro. Una presenza, la sua, che servì da guida per un’intera generazione di artisti, allo stesso modo in cui riuscì l’eterea bellezza del Perugino.

A Spello, la Cappella Bella in Santa Maria Maggiore

La chiesa di Santa Maria Maggiore custodisce una straordinaria cappella, interamente fregiata di affreschi eseguiti tra la fine dell’estate del 1500 e la primavera del 1501 dal Pintoricchio su commissione di Troilo Baglioni, priore della collegiata ed esponente di primo piano dell’illustre famiglia perugina che, dopo un decennio di contrasti e lotte fratricide, era riuscita a sancire la sua supremazia sulla cittadina umbra, sconfiggendo definitivamente il ramo cadetto. Un’opera di notevole impegno, un capolavoro assoluto del Rinascimento Italiano che si può leggere quasi come un’esplicita risposta alla decorazione del Collegio del Cambio che il Perugino aveva condotto a termine pochi mesi prima a Perugia.

Un gioco concorrenziale che vedeva protagonisti i due più grandi artisti della pittura perugina e se il Vannucci si era dipinto in un finto quadretto in trompe-l’oeil, in una posa assolutamente frontale, col cipiglio di un autoritario capobottega, Pintoricchio risponde a Spello, utilizzando lo stesso espediente illusionistico, presentandosi col volto girato di tre quarti, dai lineamenti scavati, come sofferente per gli eterni malanni che lo tormentavano, ma con l’espressione lievemente sfuggente, interrogativa e decisamente fiera della sua opera. Nella cappella Bella il filo conduttore si svolge secondo un discorso piano, semplice, accessibile a tutti, narra gli episodi mariani. Sulle pareti sono dipinti a sinistra l'Annunciazione, con gustosi episodi di vita quotidiana in lontananza, in fondo l’Adorazione dei pastori, con la Cavalcata dei Magi che si snoda in secondo piano, a destra la Disputa di Gesù con i dottori. Nella volta sono affrescate le Sibille Tiburtina, Eritrea, Europea, Samia.

L’impianto rigoroso delle scene, impostate secondo le regole della prospettiva quattrocentesca, non impedisce al Pintoricchio di indugiare sul dettaglio, sul particolare aneddotico, inserendo, accanto all’evento principale, storiette di contorno, che attraggono l’occhio per la ricchezza e la cura dell’esecuzione, per l’efficacia descrittiva, per la variopinta resa dei motivi floreali e vegetali, per l’accuratezza descrittiva di abiti ed acconciature, il tutto reso con colori squillanti, puri e preziosi. Proprio questa vivacità cromatica, unita alla freschezza narrativa nel rigore dell’impianto spaziale, ed accentuata dal lucido riverbero del pavimento maiolicato, valsero a quest’ambiente l’appellativo popolare di “cappella Bella”, con il quale è oggi universalmente noto.

Per le celebrazione del 550° anniversario di Pintoricchio saranno predisposti un allestimento temporaneo e un impianto di illuminazione permanente al fine di garantire una ottimale fruizione degli affreschi e una necessaria protezione del pavimento in maioliche di Deruta (1516). Nella vicina Pinacoteca è allestita una mostra,“Pintoricchio e le arti minori”, che con tessuti, codici miniati, intagli lignei, oreficerie e ceramiche, documenta la vivacità della produzione a lui coeva e il debito stilistico nei confronti del pittore. Infine sarà esposta in Pinacoteca la Madonna col Bambino di Spello, attribuita a Pintoricchio e recentemente ritrovata.

La chiesa di Santa Maria Maggiore e la Pinacoteca Civica

La chiesa di Santa Maria Maggiore (XII-XIII sec.) è il principale monumento religioso di Spello e custodisce, tra gli altri tesori, due dipinti del Perugino. Nella navata sinistra della chiesa si apre il suo più straordinario capolavoro: la Cappella Baglioni affrescata dal Pintoricchio. La Cappella è il cuore della sezione di Spello della mostra. Oltre alla visita degli affreschi con lo stesso biglietto è infatti possibile visitare la mostra Pintoricchio e le Arti Minori appositamente allestita nella vicina Pinacoteca Civica a Palazzo dei Canonici, dove si conservano, tra le altre opere, una Madonna lignea col Bambino della prima metà del XIII secolo, un importante trittico del maestro dell’Assunta di Amelia e tele del senese Marcantonio Grecchi.

Eventi collaterali
Nel periodo di apertura della mostra sono previste numerose attività: animazioni teatrali, conferenze, concerti e Spello: Città riAperta con percorsi di visita nei monumenti, nei siti archeologici e nel territorio.
E inoltre:
21-25 marzo Santa Pasqua
Via Crucis d’Autore,
“Nel segno del Pintoricchio...”
24-25 maggio Le Infiorate del Corpus Domini: sezione speciale 2008, premio dedicato all’arte del Pintoricchio, concorso Finestre, balconi e vicoli fioriti, Flower Film Festival.
giugno Exolea, promozione dell’Olio Extra vergine d’oliva e degustazione prodotti tipici locali

Info: http://www.comune.spello.pg.it
Infopoint: tel. 0742 302239
0742 301497

Pintoricchio in Umbria

La grande mostra dedicata a Pintoricchio offre l'opportunità
di scoprire alcune sue opere ancora presenti nei luoghi di origine, insieme ad altre testimonianze pittoriche conservate in prestigiosi musei della regione. Nel periodo della mostra tutte le sedi qui presentate saranno aperte al pubblico dalle 10.30 alle12.30 e dalle 15.30 alle 17.30 (chiuso il lunedì nei musei di Città di Castello e Trevi), salvo orari più estesi consultabili su http://www.mostrapintoricchio.it.


Spello, Chiesa di S. Andrea
Via Cavour - Tel. 0742301497
Il 16 aprile 1506 Pintoricchio riceve l’incarico di eseguire una grande pala per l’altare maggiore della chiesa francescana di Spello. Il lavoro inizia velocemente ma l’anno successivo il maestro deve lasciare l’Umbria per andare a Siena dove ha ricevuto altre importanti committenze. Pintoricchio così affida la realizzazione del dipinto ad un altro pittore perugino, Eusebio da San Giorgio, ma lasciando scritto di attenersi ai disegni da lui personalmente preparati. Pintoricchio però si è impegnato coi committenti a dipingere almeno le teste dei personaggi e il tondo con Cristo in pietà della cimasa: le parti ritenute più importanti. Nel 1508 infatti Bernardino di Betto è ancora a Spello per dipingere le parti che gli spettano e in quell’occasione giustifica la sua partenza con la lettera di Gentile Baglioni che lo prega di rientrare a Siena.
La lettera, quasi a scusarsi, è dipinta nel quadro, in un tavolinetto messo di scorcio in primo piano con sopra tutto l’occorrente per la scrittura che sta utilizzando san Giovannino tutto preso a scrivere Ecce Agnus Dei nel suo cartiglio. Siamo di fronte a uno dei brani più poetici di tutta la pittura di Pintoricchio.


Perugia, chiesa della Madonna del Feltro
Strada Marscianese,
località San Martino in Colle

San Martino in Colle, frazione di Perugia, conserva un affresco, molto frammentario, che fregia una parete della chiesetta della Madonna del Feltro. Vi è raffigurata la Madonna che adora il Bambino leggente incoronata da Angeli, inserita entro un paesaggio. Il dipinto può essere collocato negli anni compresi tra il 1498 e il 1503, quando il maestro risiedeva soprattutto a Perugia, dove la felice realizzazione della grandiosa ancona di Santa Maria dei Fossi (1496) gli valse diverse commissioni, tra cui alcune, come in questo caso, indubbiamente minori e destinate a realtà periferiche, ma non per questo meno suggestive per naturalezza
e qualità della resa.


Perugia, Palazzo Baldeschi al Corso
Corso Vannucci, 66 - Tel. 0755725981
http://www.fondazionecrpg.it - fondazione.pg@infinito.it

Per iniziativa della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, nel periodo di apertura della mostra, a Palazzo Baldeschi al Corso sarà possibile ammirare una Madonna col Bambino di pregevole fattura, riconosciuta come opera originale di Pintoricchio. Recentemente acquistata sul mercato antiquario dalla Fondazione, l’opera è stata sottoposta ad un necessario e impegnativo restauro, per restituirla alla visibilità del pubblico nella sua massima bellezza.

Spoleto, cattedrale di Santa Maria Assunta
Piazza Duomo

La Cattedrale di Santa Maria Assunta, realizzata intorno al 1175 sul luogo della precedente chiesa distrutta nel 1155, fu consacrata da Papa Innocenzo III nel 1198 e terminata tra il 1216 e il 1227. Al suo interno si può ammirare una straordinaria serie di capolavori come la decorazione ad affresco dell’abside di Filippo Lippi. Nel 1497 il vescovo Costantino Eroli commissionò a Pintoricchio la decorazione della Cappella di San Leonardo. Nel piccolo catino absidale, scandito da una ricca cornice in caciolfa, ideata e scolpita dal lombardo Ambrogio Barocci, il pittore perugino dipinse l’Eterno benedicente tra cherubini ed angeli in alto e la Madonna col Figlio tra i santi Giovanni Battista e Leonardo in basso; sulla fronte del semplice altare affrescò Cristo in Pietà. Della complessa decorazione della volta restano soltanto una delle quattro Sibille ed un monocromo raffigurante il Trionfo di Costantino. Nonostante i danni arrecati dall’umidità abbiano parzialmente compromesso la leggibilità dell’opera, gli affreschi Eroli sono da ritenersi una efficace testimonianza della fortuna riscossa dal Pintoricchio all’interno della committenza più vicina alla curia pontificia.

Trevi, Complesso museale
di San Francesco
Largo don Bosco, 14
Tel 0742-381628

Situata a metà strada tra Foligno e Spoleto, Trevi è una cittadina di origine romana e conserva notevoli monumenti di epoca antica e rinascimentale. Accanto alla chiesa di San Francesco, nel 1997 è stata inaugurata negli spazi dell’omonimo complesso conventuale risalente al XIII secolo la raccolta d’arte di San Francesco. Tra le numerose opere medievali e rinascimentali emerge la Madonna con Bambino benedicente di Bernardino Pintoricchio. La tavola, a lungo ritenuta una replica non finita e non completamente autografa, è stata oggi notevolmente rivalutata in quanto considerata prototipo dell’esemplare della National Gallery di Londra e, seppur con varianti, di quello già nella raccolta Bufalini di Città di Castello.

Città di Castello,
Museo del Duomo
Piazza Gabriotti 3/a
Tel. 0758554705
http://www.museoduomocdc.it

L’antica Tiferno dei Romani fu il centro principale e più popolato dell’Alta Valle del Tevere, in epoca medioevale fu libero comune, tanto potente da estendere il suo dominio nei territori al di là dell’Appennino. Nel Museo del Duomo, attiguo alla Cattedrale, è conservata la Madonna col Bambino e San Giovannino replica di un lavoro giovanile e forse solo parzialmente autografa, sebbene il giudizio sia reso assai difficoltoso dallo stato di conservazione, compromesso da una vecchia, drastica, pulitura.
Secondo una diffusa tradizione orale, priva tuttavia di obiettivi riscontri, il dipinto si troverebbe a Città di Castello perché avrebbe fatto parte dell’arredo della stanza da letto di Grania, la vedova del pittore, che qui ebbe la sua ultima residenza.

Orvieto, cattedrale di Santa Maria Assunta
Piazza Duomo - Tel. 0763343592 - http://www.opsm.it

La cattedrale di Santa Maria Assunta è tra le più maestose realizzazioni dell’architettura italiana con la sua splendida facciata e con le opere d’arte custodite al suo interno, tra cui spiccano i grandiosi cicli pittorici della Cappella di San Brizio, decorata da Luca Signorelli dopo il prestigioso avvio di Beato Angelico, della Cappella del Corporale e della Tribuna. Proprio nella Tribuna è documentato l’intervento di Bernardino di Betto detto il Pintoricchio, al quale nel 1492 fu commissionata la realizzazione di quattro figure, due Evangelisti e due Dottori della Chiesa, da dipingersi sulla parete destra, a reintegrazione degli affreschi trecenteschi precocemente deterioratisi. A motivo degli importanti incarichi ricevuti a Roma da parte di papa Alessandro VI, oltre che dei contrasti originatisi con i Soprastanti della Fabbrica, l’artista abbandonò il cantiere orvietano prima di aver completato le decorazioni e vi fece ritorno solo nel 1496. Negli ultimi mesi di quell’anno i dipinti commissionati furono portati a termine. Attualmente, sopravvivono solo due delle quattro figure: San Marco evangelista, raffigurato, con grande finezza e naturalismo, in trono nella mandorla tra angeli e cherubini e San Gregorio, figura più schematica, forse per l’intervento di collaboratori, seduta all’interno di uno studio che si apre, sullo sfondo, in un morbido paesaggio.

La mostra e gli itinerari di Pintoricchio offrono molte e suggestive opportunità per una conoscenza più approfondita dell’Umbria, una regione ricca di bellezze naturali e artistiche, di storia e di tradizioni.

http://www.regioneumbria.eu

In collaborazione con la Regione Umbria, SEAT Pagine Gialle ha realizzato il portale Visual Local Umbria dove i visitatori possono localizzare le sedi espositive, visualizzare gli itinerari, avere in tempo reale informazioni sul clima e sulla viabilità.

http://www.pgvisual.it/umbria
http://www.visual.paginegialle.it

Ufficio stampa
Studio Esseci Sergio Campagnolo
Tel. 049.663499
fax 049.655098
e-mail: info@studioesseci.net
http://www.studioesseci.net

Ufficio Stampa
Civita in Umbria
Marina Bon 336 944102
e-mail: umbriapress@hotmail.it

Inaugurazione 1 febbraio 2008, ore 16,00
Perugia, Sala dei Notari a Palazzo dei Priori alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali
on. Francesco Rutelli

INFO

http://www.mostrapintoricchio.it
199 199 111 servizi@civita.it
199.151.123 infoline@sistemamuseo.it

Perugia
Galleria Nazionale dell’Umbria a Palazzo dei Priori
Corso Vannucci, 19
Orari Tutti i giorni
2 febbraio - 30 marzo 2008 dalle ore 9.30 alle 19.00
31 marzo - 29 giugno 2008 dalle ore 9.30 alle 20.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti (comprensivi di deposito borse)
intero Euro 10, ridotto euro 8 minori di 18 e maggiori di 65 anni,
gruppi (minimo 15 persone), universitari con tesserino,
possessori della Card Perugia Città Museo, titolari di convenzioni
ridotto scuole Euro 4,00
gratuito minori di 6 anni, diversamente abili, due insegnanti
accompagnatori, giornalisti con tesserino
integrato Euro 12,00 (Mostra+Galleria Nazionale dell’Umbria)
cumulativo Euro 12,00 (Mostra a Perugia+Cappella Baglioni e Pinacoteca Civica di Spello)
Pintoricchio Card Euro 17,00 (Mostra a Perugia+Cappella Baglioni
e Pinacoteca Civica di Spello+Galleria Nazionale dell’Umbria e altri siti e vantaggi del circuito Perugia Città Museo).


Spello
Cappella Baglioni nella Chiesa di Santa Maria Maggiore e Pinacoteca Civica Piazza Giacomo Matteotti
Orari: Cappella Baglioni, l’accesso è programmato nel rispetto delle funzioni religiose ed è possibile per un massimo di 25 persone ogni 15 minuti.
2 febbraio–30 marzo dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle 19.00
le domeniche e il 24 marzo dalle ore 12.30 alle 19.00
31 marzo–29 giugno dal lunedì al sabato dalle ore 9.30 alle 20.00
le domeniche dalle ore 12.30 alle 20.00
Chiuso il 25 maggio (Corpus Domini)

Pinacoteca Civica Tutti i giorni dalle ore 10.30 alle 18,30

Biglietti (comprensivi di deposito borse)
intero Euro 5,00, ridotto Euro 4,00 minori di 18 e maggiori di 65 anni, gruppi ( minimo 15 persone), universitari con tesserino, possessori della Pintoricchio-Perugia-Card, titolari di convenzioni
ridotto scuole Euro 2,00
gratuito minori di 6 anni, diversamente abili, due insegnanti accompagnatori, giornalisti con tesserino
cumulativo Euro 12,00 (Mostra a Perugia+Cappella Baglioni e Pinacoteca Civica di Spello)
Pintoricchio Card Euro 17,00 (Mostra a Perugia+Cappella Baglioni e Pinacoteca Civica di Spello+Galleria Nazionale dell’Umbria e altri siti e vantaggi del circuito Perugia Città Museo).
Prenotazione Euro 1,50 per persona, Euro 0,50 a studente
Audioguide Euro 4,00

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