Jeffrey Beebe
John Grande
Bradley Castellanos
Jonathan Podwil
Zachary Clement
Dasha Shishkin
Ana Garces Kiley
Ombretta Agro' Andruff
7 artisti che che vivono e lavorano a New York e che operano con la pittura. Ne emerge un paesaggio onirico e surrealista, come quello ritratto da Bradley Castellanos, che combina il mezzo fotografico ai pennelli, oppure inteso come dimensione piu' mentale che fisica, con una forte connotazione allegorica come nei quadri di Jonathan Podwil.
a cura di Ombretta Agró Andruff
La mostra Nightmares & Dreamscapes nasce da una serie di incontri, a volte fortuiti,
che mi hanno portato alla conoscenza del lavoro dei sette artisti proposti, nessuno
newyorkese di nascita, ma che vivono e lavorano nella Grande Mela da più o meno
tempo.
Non é certo cosa nuova affermare la rinascita della pittura e la sua importanza
sulla scena artistica internazionale, e sarebbe presuntuoso da parte mia pretendere
di far assumere a questi sette artisti il ruolo di rappresentanti della pittura
newyorkese. Credo però che gli stili e i materiali impiegati, unici e assai diversi
tra di loro, possano fornire un gustoso assaggio degli sviluppi di questo medium
nella metropoli americana.
Ma non è solo l'aspetto bidimensionale delle opere presentate ad accomunare il loro
lavoro. Il titolo della mostra, rubato a un cartellone pubblicitario intravisto al
mio rientro nella City in una tarda notte estiva, mi è sembrato appropriato per
sottolineare, con Dreamscapes, la fascinazione, simile in alcuni di loro, per il
paesaggio. Paesaggio onirico e surrealista, come quello ritratto da Bradley
Castellanos, che combina il mezzo fotografico con la pittura, oppure inteso come
dimensione più mentale che fisica, con una forte connotazione allegorica come nei
quadri di Jonathan Podwil.
Bradley Castellanos
Nightmares collega invece l'opera di Dasha Shishkin, russa di origine ma residente
negli Stati Uniti da circa 15 anni, di Zachary Clement, della colombiana Ana Garcés
Kiley e di John Grande. Mentre Grande ritrae come sfondo nei suoi quadri in stile
fotorealista gli incubi appartenenti a una realtà quotidiana, presente e passata
(come l'immagine di un fungo nucleare o quella dell'attentato dell'11 settembre al
Pentagono), gli altri tre artisti esplorano una dimensione assai più intima, sovente
dark e tormentata che porta alla creazione di personaggi bizzarri, mitici e curiosi,
alcuni al limite del torbido, altri del tragicomico, percepiti spesso come alter-ego
degli stessi artisti.
Jeffrey Beebe assume il ruolo di tramite tra i due gruppi con i suoi minuziosi
acquerelli su carta, abitati da personaggi che sembrano appartenere al mondo di un
fumetto surrealista, collocati in paesaggi alle volte fantastici, altre volte
connotati da tratti iperrealistici, ma sempre rappresentati con un'attenzione al
dettaglio degna di una miniatura medievale.
Immagine: Bradley Castellanos
Inaugurazione: giovedì 7 febbraio 2008 alle 19
Galleria Alberto Peola
via della Rocca, 29 - Torino
Orario: da lunedì a sabato dalle 15.30 alle 19.30 mattino su appuntamento
Ingresso libero