"Epigrafie. Dobbiamo vendere il cielo". L'incontro di due artisti che hanno fatto coincidere immagine e poesia in un percorso di ricostruzione della tradizione dell'epigrafia ma soprattutto di sperimentazione, innovativo, polisensoriale e trasversale. Arte e parole, per un tracciato che si costituisce di volta in volta.
L’incontro di due artisti che hanno fatto coincidere immagine e poesia in un percorso di ricostruzione della tradizione dell’epigrafia ma soprattutto di sperimentazione di applicazioni innovative, polisensoriali e assolutamente trasversali.
Arte e parole, per un tracciato che si costituisce di volta in volta coinvolgendo lo spettatore in un legame integrato e una riflessione comune. Dobbiamo vendere il cielo?
“Epigrafe e’ un componimento letterario in prosa ritmica (raramente in versi) di stile conciso e solenne, destinato ad essere inciso per onorare la divinità, per commemorare importanti personaggi o avvenimenti.
La parola conferma nella sua etimologia la vocazione dell’epigrafe di scrivere sopra, addosso. Gli antichi sostenevano che il cielo e le stelle sono parte di una scrittura sacra che gli uomini devono decifrare.”
Decifrare il cielo, o almeno tentarci, è sempre possibile, quello di venderlo, invece, la missione della pubblicità.
Due artisti
Michelangelo Coviello vive a Milano. E’ consulente pubblicitario. Insegna ‘Scrittura Creativa’ alla facoltà di Design della Comunicazione del Politecnico di Milano e presso lo IED – Istituto Europeo del Design.
Ha recentemente pubblicato:
'Dobbiamo vendere il cielo' ( poesie) Corpo 10, 1992
'Casting' (poesie) Niebo 1999
'Cuore d'asfalto' (romanzo) Marco Tropea editore 2000
‘Dee Jay’ (romanzo) Edizioni D’If 2005
‘News’ (romanzo) Lieto Colle 2006
Riccardo Rietti fa studi classici e poi si laurea giovanissimo in Ingegneria.Piu’ tardi, negli Stati Uniti, frequenta due Master Courses in fotografia presso l’Universita’ del Minnesota e il Minneapolis College of Art and Design.
In parallelo a una carriera manageriale presso grandi multinazionali, sviluppa precocemente un interesse per la fotografia, che a poco a poco diventa la sua principale attivita’. Attraverso il mezzo fotografico Rietti ha vissuto i principali movimenti artistici degli ultimi decenni, concentrandosi soprattutto sulle forme dell’espressionismo astratto quando e’ passato dal bianco e nero al colore, e continuando a sperimentare nuove modalita’ espressive sia in B&N che in colore..
Ha pubblicato diversi volumi di fotografie, fra cui Barche, Riflessi, Colori di pietre e, recentemente, Tulipani.
Inaugurazione martedì 5 febbraio ore 18.30
Galleria Lattuada
Via dell'Annunciata 31 - Milano
Ingresso Libero