Sculture. Il progetto di Pompili riassembla gli elementi che denotano la sua natura iconografica. La casa come fattore di aggregazione e crescita, la natura come diapason e linfa elementare che alimenta i valori morali, le fondamenta come certezza delle radici e persistenza della memoria.
A cura di Toni Biloslav
Siamo a Pirano, piccolo sito sul mare dell’Istria, 25 km a sud di Trieste. Il primo legame col territorio riguarda la materia, quella pietra carsica con cui si sono sviluppate Ravenna e Venezia lungo i secoli. Graziano Pompili nasce a Fiume, creando un ulteriore legame che porta la memoria territoriale verso un significato genetico. Una memoria profonda che agisce sottilmente, dentro la forma dei pensieri, lungo il perimetro interno dei volumi scultorei.
Le fondamenta di questo progetto si disegnano nel 1999, quando Pompili viene invitato a Pirano per un simposio sulla scultura. Per l’occasione realizza una stele di 6 metri che viene posta, il 1 maggio 2004 (data ufficiale d'ingresso della Slovenia nella comunità europea), all’ingresso della città.
L’opera del ’99 contiene diversi elementi su cui si struttura la visione scultorea di Pompili: c’è una sezione di sottosuolo con sopra una casa ed un albero dalla chioma tagliata. Rappresenta un frammento di memoria personale, un archetipo elementare che richiama valori universali dentro lo spazio, altrettanto universale, della materia scultorea.
Venerdì 8 febbraio 2008 si inaugura il progetto di Graziano Pompili presso la Galleria Civica di Pirano. Un ritorno fisico e poetico, una sorta di lungo filo emozionale che lega l’esperienza del 1999 ad un nuovo secolo, lungo coerenze di gesti, impressioni, evidenze, impatti.
Diversi momenti danno la scansione progressiva e frammentaria del progetto. Un camminio rituale tra gli spazi significativi della città, un’esperienza dello sguardo che nel moto parcellizzato indica le ragioni universali di una visione. Piano terra della Galleria Civica. Lo spazio d’apertura ospita due sculture in marmo greco.
Primo piano della Galleria Civica. Una sala ospita un’installazione di 75 palafitte in terracotta ed una lamiera col medesimo soggetto. Una seconda sala ospita diverse grandi lamiere e sei sculture in granito nero. Una seconda piccola sede espositiva “Medusa 2”.ospita una singola opera in terracotta “Mia terra” del 2001.
La chiesa barocca di S. Rocco ospita una “Via Crucis” in terracotta.
Lungo il percorso che unisce l’ingresso del paese (dove già si trova la stele) con la centrale Piazza Tartini si dislocano cinque sculture di grande dimensione.
Il cammino laico nel progetto di Pompili riassembla i diversi elementi che denotano la sua natura iconografica. La casa come elemento centrale di aggregazione e crescita, la natura come diapason e linfa elementare che alimenta i valori morali, le fondamenta come certezza delle radici e necessaria persistenza della memoria. Attorno a questi elementi nascono ulteriori livelli metaforici lungo una poetica sperimentazione della materia. L’artista reinventa i propri archetipi con senso spaziale e armonica tensione gravitazionale, entrando negli ambienti in modo silenzioso e intonato, quasi a raccordare le leggerezze del cielo con la fermezza del suolo. Le sculture hanno la potenza dei corpi storici ma anche qualcosa di morbido, una sorta di privilegio del volo pur nella loro forza muscolare. Si librano senza muoversi, decise a colpire il nostro immaginario nel loro incessante viaggio tra passato e futuro.
Sedi espositive:
OBALNE GALERIJE ˆ GALLERIE COSTIERE
di PIRANO IN SLOVENIA:
MESTNA GALERIJA ˆ GALLERIA CIVICA
Mestna galerija Piran, Tartinijev trg 3, 6330 Piran
tel. 386(0)5 67 12 080
CERKEV SVETEGA ROKA ˆ CHIESA DI SAN ROCCO
GALERIJA MEDUZA 2 ˆ GALLERIA MEDUSA 2
Galerija Meduza 2, Cankarjevo nabrežje 7, 6330 Piran