Luoghi come situazioni e comportamenti. Fotografie di Olivo Barbieri, Paolo Bernabini e Gea Casolaro. I 3 artisti raccontano come gli spazi possono relazionarsi al vissuto quotidiano, dei riti di massa e dei riti individuali ma comuni. Lo spazio come scenario umano attraverso uno sguardo critico che cerca nuove modalita' di racconto.
Fotografie di Olivo Barbieri, Paolo Bernabini, Gea Casolaro
a cura di Manuela Zanelli
La mostra dal titolo “Situational sites: luoghi come situazioni e comportamenti” presenta l’opera di tre fotografi contemporanei particolarmente significativi nel darci conto di come gli spazi possano relazionarsi ad un vissuto quotidiano, di riti di massa, di riti individuali ma comuni, di consuetudini comportamentali. Lo spazio come scenario umano sembra essere oggi un interesse prevalente rispetto ad una fotografia di luoghi vuoti, come disabitati che ha dominato a lungo la fotografia italiana. Quanto sia stringente la relazione tra spazi e modi di viverli e di fruirne è il tema implicato nel titolo stesso.
Questa nuova sensibilità “antropologica” esce comunque da intenzionalità di fotografia specializzata o settoriale, da generi e da funzioni strumentali, nell’utilizzo invece della fotografia nei termini di un’esperienza estetica globale che unitamente ad altri media, quali il video, individua in questi gli strumenti più idonei ad attivare un contatto, una relazione con la realtà complessa che ci circonda. Essa diventa motivo di indagine e di rispecchiamento in una prospettiva intellettuale molto consapevole di uno sguardo critico e riflessivo che cerca una durata e nuove modalità di racconto.
Olivo Barbieri ci presenta ,con le sue particolari vedute dall’alto,le frequentazioni di massa in diversi e connotati spazi del mondo in alcuni significativi lavori degli anni 2000, compreso un video del 2005 sull’uso circostanziato di una spiaggia di notte in Cina, Paolo Bernabini avvicina con le sue riprese di acuta osservazione il comportamento abituale in luoghi del divertimento o della vacanza sulla riviera adriatica,in due lavori il primo del 1999 e il secondo del 2003, e Gea Casolaro con una installazione foto+video del 2003 quasi ci fa entrare tra la folle che percorre Calle Florida a Buenos Aires, e con un lavoro2002- 2006 sugli spazi dell’Eur a Roma ci “racconta” quei luoghi evocati da fotogrammi tratti da scene di film famosi degli anni 60’/70’ abbinate a fotografie della stessa epoca prese dall’archivio “Album di Roma” sulla storia familiare e quotidiana della capitale
Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te
viale Te, 13 - Mantova
Orario: tutti i giorni 9 -18, lunedì 13 - 18