Intorno a Macrino d'Alba. Aspetti e problemi di cultura figurativa del Rinascimento in Piemonte. In occasione della mostra 'Macrino d'Alba, protagonista del Rinascimento piemontese'. La giornata di studi si propone di investigare l'arte e il mondo culturale piemontese degli anni in cui operò Macrino, sviluppando le ricche suggestioni fornite dalla mostra in corso presso la Fondazione sino a domenica 9 dicembre.
Venerdì 30 novembre alle ore 10, nell'Auditorium della Fondazione
Ferrero, in occasione della mostra Macrino d'Alba, protagonista del
Rinascimento piemontese, si svolgerà la giornata di studi Intorno a
Macrino d'Alba. Aspetti e problemi di cultura figurativa del
Rinascimento in Piemonte, organizzata dalla Fondazione Ferrero e dalla
Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico e
Demoetnoantropologico per il Piemonte.
La giornata di studi, presieduta e coordinata dalla Soprintendente Carla
Enrica Spantigati e dal professor Giovanni Romano, che rispettivamente
apriranno e chiuderanno i lavori, si propone di investigare l'arte e il
mondo culturale piemontese degli anni in cui operò Macrino,
sviluppando le ricche suggestioni fornite dalla mostra in corso presso
la Fondazione.
La sessione del mattino inizierà alle ore 10, quella
pomeridiana alle ore 14.30.
Nei lavori sarà rivolta grande attenzione a Macrino, con numerosi
interventi dedicati alle opere conservate presso la Galleria Sabauda
(Paola Astrua), la Pinacoteca Capitolina (Giulia Aurigemma) e la Certosa
di Pavia (Mariolina Olivari).
Saranno affrontati anche altri pittori
presenti nella mostra della Fondazione Ferrero, come Gandolfino da
Roreto (Simone Baiocco) e il Maestro di San Martino Alfieri (Edoardo
Villata). Altri studiosi si occuperanno di artisti coevi di Macrino come
Agostino Bianchetti (Elena Ciarli), delle presenze cremonesi in Piemonte
nel primo Cinquecento (Marco Tanzi) e dell'arte figurativa tra Savona e
le Langhe nell'età di Macrino (Massimo Bartoletti).
Si discuterà anche del Duomo Nuovo di Alba (Giuseppe Carità ), della
dispersione del patrimonio artistico albese dopo Napoleone (Bruno
Ciliento), della ritrattistica nella corte casalese dei Paleologi
(Alessandra Guerrini), di alcune decorazioni quattro-cinquecentesche di
Saluzzo (Massimiliano Caldera, Elena Pianea) e delle sculture lignee
"alessandrine" del primo Cinquecento (Fulvio Cervini).
La mostra Macrino d'Alba, protagonista del Rinascimento piemontese
rimarrà aperta al pubblico sino a domenica 9 dicembre.
Nel corso del
primo mese di apertura (20 ottobre - 20 novembre 2001) la mostra è
stata visitata da circa 15.000 persone.
La giornata di studi Intorno a Macrino d'Alba sarà a ingresso libero.
È vivamente consigliata la prenotazione.
Per informazioni si prega di
telefonare al numero 0173/295259.
Auditorium della
Fondazione Ferrero,
Strada di Mezzo 44, Alba (CN)