Spazio Guicciardini
Milano
via Guicciardini, 6
02 77406381 FAX 02 77402382
WEB
Peter Willburger
dal 11/2/2008 al 6/3/2008
lunedi' - venerdi' 9.30-12.30 e 14.30-18.30, sabato e festivi chiuso

Segnalato da

Paola di Andrea




 
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11/2/2008

Peter Willburger

Spazio Guicciardini, Milano

La personale "Il segno e l'incanto" propone opere rappresentative delle 2 tecniche principali praticate dall'artista: l'incisione e l'acquerello. Il curatore Antonio d'Avossa ha scelto circa 30 incisioni e 15 acquerelli composti con la carta umida, impastata con colori organici.


comunicato stampa

A cura di Antonio d'Avossa

Le opere di Peter Willburger vengono esposte per la prima volta a Milano, nel decimo anniversario dalla sua morte, presso lo Spazio Guicciardini di Milano. La personale “Il segno e l’incanto” propone opere rappresentative delle due tecniche principali praticate dall’artista nel periodo in cui visse sulla costiera amalfitana: l’incisione e l’acquerello.

Il curatore, Antonio d’Avossa, ha scelto circa 30 incisioni, le più significative, realizzate in trenta anni di ricerca (presso Il Bisonte di Firenze, La Scaletta di Matera, il Laboratorio di Nola, la 2RC di Walter Rossi e la Calcografia Nazionale di Roma) e 15 acquerelli composti con la carta di Amalfi, umida, impastata con colori organici.

Fotografie e video, lastre incise e taccuini, documentano alcuni momenti della vita dell’artista: diceva Peter Willburger di “voler trovare nuovi valori attraverso tecniche antiche”.
Il ciclo di mostre postume organizzate dal Kunstverein Peter Willburger (Hall/Tirol - Raito, Salerno) in collaborazione con musei e istituzioni, ha avuto inizio nel 2000 a Innsbruck (Kunstpavillon) con la pubblicazione della monografia “Peter Willburger”, che ha accompagnato tutte le altre grandi mostre a lui dedicate, come quella nel 2001 a Napoli (Palazzo Reale) e nel 2004 a Salerno (voluta dalla Provincia di Salerno).

Le mostre, dopo Milano, proseguiranno in Austria, a Hall in Tirol (2008), città nativa dell’artista, a Ghiffa sul Lago Maggiore e nel Museo di Innsbruck – Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum (2010).
Nel 2000 il Kunstverein, in collaborazione con l’Albertina di Vienna, ha pubblicato la monografia “Peter Willburger”, curata da Angelo Trimarco e Stefania Zuliani, edita da Menabò Salerno.

Peter Willburger (1942, Hall/Tirol, Austria – 1998, Raito, Salerno) Settimo figlio di una numerosa famiglia, studia disegno e pittura, si innamora del jazz, scrive per il teatro e i giornali locali e, a quindici anni, vorrebbe già frequentare l’Accademia di Belle Arti di Ginevra. Attratto dalla cultura mediterranea, parte per l’Italia per la prima volta nel 1958, fallisce un avventuroso tentativo di raggiungere la Sicilia ed è costretto a fermarsi sulle coste salernitane, luogo nel quale ritornerà pochi anni dopo, sposato con Eva Neururer di Innsbruck (1963). Grazie a una borsa di studio dal governo tirolese, si ferma a lungo ad Acciaroli nel Cilento, dove realizza una grande pittura murale per l’asilo locale. Nel 1963 nasce la figlia Antonia. Ritorna in Austria, dove segue i corsi di pittura del Maestro Max Weiler all’Accademia di Belle Arti di Vienna e partecipa alla vita artistica della capitale. All’inizio del 1968 si trasferisce con la famiglia a Raito, un piccolo paese della costiera amalfitana, dove rimane fino al 1998, anno della sua scomparsa.

A Salerno e a Napoli partecipa all’ambiente artistico locale, tiene contatti con intellettuali, artisti italiani e stranieri, fra cui Filiberto Menna, Angelo Trimarco, Antonio d’Avossa, Rino Mele, Achille Bonito Oliva, Peppe Morra, Hermann Nitsch, Peter Kubelka, Eva Cantarella, Pasquale e Lucia Trisorio, Ugo Marano, Massimo Bignardi, Nanni Moretti. A metà degli Anni Settanta comincia ad esporre in Italia e all’estero (Salerno, Matera, Bari, Vietri sul Mare, Napoli, Roma, Firenze, Venezia, Innsbruck, Hall in Tirol, Ulm, Mùnchen, Vienna) e partecipa a numerose collettive in tutta Europa. Di particolare prestigio la personale all’Albertina di Vienna nel 1983, presentata da Giulio Carlo Argan e, nel 1996, alla Calcografia Nazionale di Roma dove realizza l’ultimo capolavoro: il portale di Schloss Ambras (Innsbruck), che consiste in 17 lastre di ferro incise nel laboratorio della Calcografia di Roma. Il portale viene installato nel 1977, in contemporanea con una grande mostra antologica delle sue incisioni al Castello Ambras di Innsbruck, ultima tappa del percorso artistico di Willburger. Vince diversi premi internazionali di Grafica, ottiene riconoscimenti e titoli di merito, tiene corsi di incisioni a Matera, Eboli, Vienna e Los Angeles. Partecipa inoltre, in qualità di attore, al film “Domani accadrà” di Daniele Lucchetti nel 1988, prodotto dalla Sacher Film di Nanni Moretti. E’ cittadino onorario delle città di Vietri sul Mare e di Hall in Tirol.

Ulteriori informazioni in http://www.peterwillburger.com

Ufficio Stampa:
Provincia di Milano/Cultura, tel 02.7740.6388/6359
p.diandrea@provincia.milano.it, m.piccardi@provincia.milano.it

Inaugurazione: martedì 12 febbraio 2008, ore 18

Spazio Guicciardini
via Guicciardini 6, Milano
lunedi' - venerdi' 9.30-12.30 e 14.30-18.30, sabato e festivi chiuso
Ingresso libero

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