Valentina Moncada
Roma
via Margutta, 54
06 3207956 FAX 06 3208209
WEB
Donato Amstutz
dal 13/2/2008 al 26/3/2008
lu-ve 12/18

Segnalato da

Francesca Foti




 
calendario eventi  :: 




13/2/2008

Donato Amstutz

Valentina Moncada, Roma

Public privacy. L'artista espone le due nuove serie di lavori: "Vanishing Woman" e "Senza Titolo", alcune grandi scatole che riproducono medicinali ed un materasso, tutti realizzati nella pratica artigianale che e' propria del suo fare artistico, il ricamo a mano.


comunicato stampa

La galleria VALENTINA MONCADA inaugura il 14 febbraio 2008 la seconda mostra personale del giovane artista svizzero Donato Amstutz, intitolata Public Privacy. Già presentato in galleria nel 2002 con la sua prima personale Homesick, l'artista espone le due nuove serie di lavori Vanishing Woman e Senza Titolo, alcune grandi scatole che riproducono medicinali ed un materasso, tutti realizzati nella pratica artigianale che è propria del suo fare artistico, il ricamo a mano.

L'artista lavora a partire da frammenti di immagini che attirano la sua attenzione nel nostro universo quotidiano, e procede con la loro traduzione in qualcosa di altro da ciò che esse significano universalmente, attuata per mezzo di un tradizionalissimo punto-croce. Nella serie Vanishing Woman, Amstutz seleziona e ritaglia il particolare del volto dalle immagini di donne che popolano giornali pornografici fuori moda, e lo ingrandisce ripetutamente alla fotocopiatrice imprimendo l¹immagine finale sulla tela bianca. Comincia allora quel folle, paziente lavoro di appropriazione del visibile consistente nel ricamare scrupolosamente ogni pixel dell¹immagine ingrandita, punto per punto, che restituisce ritratti estatici di madonne evanescenti di cui la trama vacilla e svanisce nella tessitura bianca e nera del ricamo, una sorta di Ex-voto caricati di una nuova, insospettabile valenza religiosa, e trasferiti da una dimensione di pubblico dominio ad un contesto più intimistico e privato.

Sono ancora le stampe fotografiche di in un qualsiasi opuscolo per l¹educazione dei bambini a suggerire a Donato l¹idea di ricamare su di un Materasso l¹immagine di un bambino che galleggia in acqua. Se la scelta puramente tecnica di tale supporto incontra la ricercata sensazione di morbidezza e flessuosità, propria del modo in cui il materasso accoglierebbe realmente il corpo di un bambino, la scelta espositiva di collocarlo verticalmente a parete trasforma l'oggetto di uso comune in una scultura.

Continua, nient¹affatto innocente e passiva, la caccia dell¹artista, ed investe scatole e confezioni di medicinali o psicofarmaci di largo consumo, che sono riprodotte su scala ingrandita ricalcando col ricamo tutte le scritte e gli elementi grafici nello strenuo tentativo di rendere unica, ed opera d¹arte, l¹immagine di un prodotto industriale riprodotta all'infinito. Il procedimento è vicinissimo al trattamento riservato dalla Pop-Art alle icone consumistiche.

Nella raffinata serie Senza Titolo l¹artista impiega la sua straordinaria abilità manuale nel ricalcare, questa volta con un filo di rame, diverse varianti di mani incatenate che richiamano simboli di schiavitù o prigionia o addirittura giochi erotici, ma che si scoprono essere liberamente ispirate alla locandina di uno spettacolo di Harry Houdini, celebre artista circense abile nel riuscire a slegarsi le mani incatenate.

Con il sostegno di Pro Helvetia, Swiss Arts Council.

Opening: Giovedi 14 Febbraio 2008 ore 19

Valentina Moncada
via Margutta, 54 - Roma
Orari: lu-ve 12/18
Ingresso libero

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