Base
Firenze
via San Niccolo', 18R
055 679378 FAX 055 2207281
WEB
Surasi Kusolwong
dal 14/2/2008 al 19/3/2008
mart-sab 18 alle 20 / 0-24 come vetrina

Segnalato da

Zona Archives


approfondimenti

Surasi Kusolwong



 
calendario eventi  :: 




14/2/2008

Surasi Kusolwong

Base, Firenze

"Changing (I think there is something going on here). La mostra e' una riflessione sul sistema dell'arte e sulla situazione politica mondiale attuale. Installazioni di luci colorate, specchi rettangolari sul pavimento, e collages che uniscono immagini associano pubblicita' lussuriose ad altre di movimenti sociali e politici.


comunicato stampa

BASE / Progetti per l'arte inizia il suo decimo anno di attività presentando venerdì15 febbraio dalle ore 18 un intervento di Surasi Kusolwong appositamente creato per l'occasione dal titolo "Changing (I think there is something going on here)": una riflessione sul sistema dell'arte e sulla situazione politica mondiale attuale.

PENSO CHE STIA ACCADENDO QUALCOSA QUI.
CAMBIAMENTO
PENSO CHE STIA ACCADENDO QUALCOSA DI GIUSTO QUI.
PENSO CHE STIA ACCADENDO QUALCOSA DI SBAGLIATO QUI.
PENSO CHE STIA ACCADENDO QUALCOSA DI GIUSTO E DI SBAGLIATO QUI.
PENSO CHE STIA ACCADENDO QUALCOSA.
PENSO CHE STIA ACCADENDO QUALCOSA DI ABBASTANZA NORMALE QUI.
PENSO CHE LA PROTESTA SIA QUALCOS'ALTRO.

L'artista descrive così il suo intervento: Nella prima stanza 20 luci circolari e fluorescenti installate casualmente sulla parete circondano e avvolgono sei collages le cui immagini associano pubblicità lussuriose a riferimenti di arte povera, minimalista e concettuale, mischiandole anche con immagini popolari, di movimenti sociali e politici. Sul pavimento 7 specchi rettangolari disegnano un angolo a 45 gradi e sopra di essi un oggetto d'argento pende dal soffitto. Questi elementi definiscono il contesto e predispongono il luogo per far accadere delle cose il giorno dell'inaugurazione. Una donna bella e affascinante entrerà nella stanza e appenderà il reggiseno all'oggetto d'argento. Successivamente un uomo e una donna con delle piccole frasi scritte sul corpo cammineranno verso il pubblico. E' proprio in questo far vivere il luogo e stare nel luogo che consiste l'opera di Surasi Kusolwong, più che nell'osservare in maniera passiva i singoli oggetti che si troveranno lì. Il progetto per BASE, come tutti gli altri suoi interventi, più che una performance risulterà in un happening collettivo in cui tutti i partecipanti sono allo stesso modo attori e autori di quell'istante e di quel risultato che chiamiamo arte.

Surasi Kusolwong, (Ayutthaya, Thailandia, 1965) vive e lavora a Bangkok. Surasi Kusolwong si fa conoscere alla scena internazionale dell'arte con le sue installazioni/happening dei Free Market. Ogni oggetto è venduto al prezzo unico di un dollaro o di un euro e sono tutte le cose che di solito consideriamo kitsch: oggetti e gadget per la casa, per lo più in plastica colorata e vistosa, di produzione industriale. Sono oggetti triviali e oggetti magici da accumulare e sistemare in scaffali privati atti a collezionare la propria memoria. Surasi con questo tipo di intervento trasforma il consueto spazio asettico da "white cube" in un tipico mercato di strada Tailandese, con musica e una colorata dimensione pop, per creare un evento in cui non ci sono gerarchie tra artista e fruitore, tra museo e negozio e tra una cultura e l'altra. Infatti, tutti i presenti, appropriandosi degli oggetti esposti, sono i diretti protagonisti dell'evento/opera, la quale riporterà quello stesso spazio alla originaria minimalista atmosfera di vuoto tipica degli spazi dell'arte. Kusolwong, proponendo il momento della fruizione come opera stessa, realizza una critica ironica e propositiva alla società dei consumi ed alla globalizzazione che livella qualsiasi differenza.

Questo tipo di intervento è stato realizzato in diverse occasioni, tra le quali ricordiamo l'edizione del 2001 di Arte all'Arte in Toscana a cura di Pier Luigi Tazzi e Jerome Sans e nel 2006 quella della Turbin Hall alla Tate Modern di Londra, risultando sempre una cosa diversa e unica. Quello che accomuna i suoi interventi è il momento della condivisione collettiva di quel momento specifico: far irrompere la vita nello spazio asettico dell'arte e creare una stratificazione inedita di vari riferimenti culturali. Alla Biennale di Istanbul del 2003 presentò un luogo in cui poter fruire di massaggi Tailandesi e alla Biennale di Venezia una stanza in cui si poteva respirare dell'ossigeno puro. Entrambi i due lavori definivano luoghi altri, spazi di sosta per una pausa nella visione della mostra internazionale con cui porre l'attenzione anche a noi osservatori, per non perdersi e sparire del tutto negli oggetti osservati.

Tra le sue recenti mostre ricordiamo: Baltic Centre for Contemporary Art, Gateshead (2006); Kunsthalle, Vienna (2005); Rooseum Center for Contemporary Art, Malmö (2004); Biennale di Lione (2005); Biennale di Istanbul; Biennale di Venezia; Biennale dell'Havana; "Happiness - A Survival Guide for Art and Life", Mori Art Museum, Tokyo (2003); "Urgent Painting", Musée d'Art Moderne, Parigi; Palais de Tokyo, Parigi; Kwangju Biennale (2002); Berlin Biennale (2001); Museum of Contemporary Art, Tokyo (2000); Biennale di Sidney del 1998.

BASE / Progetti per l'arte è un'idea di artisti per altri artisti. BASE è un luogo unico per la pratica dell'arte in Italia, la cui attività iniziata nel 1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i più interessanti dell'arte del duemila. BASE è un dialogo sulla contemporaneità aperto ad un confronto internazionale. Attualmente fanno parte del collettivo di BASE / Progetti per l'arte: Mario Airò, Marco Bagnoli, Massimo Bartolini, Paolo Masi, Massimo Nannucci, Maurizio Nannucci, Paolo Parisi, Remo Salvadori. Fino adesso si sono tenute a BASE mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi, Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro, Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo Bartolini, Mario Airò, Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, François Morellet, Bernhard Rüdiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro Riparbelli, Simone Berti, Jeppe Hein, Gerwald Rockenschaub, Jonathan Monk, Peter Kogler, Carsten Nicolai che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di BASE. Prossime mostre: Armin Linke, Maurizio Mochetti, Diego Perrone, Nico Dockx, Michael Snow, Lawrence Wiener, Franz West.

Inaugurazione Venerdì 15 febbraio 2007, dalle ore 18

Base
via San Niccolò, 18R - Firenze
Orari: da martedì a sabato, dalle 18 alle 20 / 0-24 come vetrina
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [62]
Martin Creed
dal 11/12/2015 al 5/2/2016

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede