Carnale. Materia, corpo, colore. Le sue opere pittoriche descrivono spazi indefiniti, non luoghi, abitati da figure magnetiche che catturano lo sguardo di chi osserva. A cura di Stefano Castelli.
a cura di Stefano Castelli
Una personale a tinte forti. Poche, ma fortemente incisive e di grandi dimensioni le opere esposte. Questo sarà Carnale di Peppe Bombaci, mostra curata da Stefano Castelli che sarà inaugurata domenica 17 febbraio alle 19,00 a la Veronica arte contemporanea.
Poche opere dunque quelle esposte, se pur la ricerca di Bombaci si è sviluppata su un numero maggiore di pezzi. Materia, corpo, colore. Spazi indefiniti, non luoghi, abitati da figure magnetiche che catturano lo sguardo di chi osserva. È l’uomo, soggetto caro a Bombaci, ad essere protagonista dei suoi lavori
«Il titolo della presente mostra parla di carnalità, concetto accostato da Bombaci percorrendo la via del paradosso. I personaggi, infatti, sono dei “devianti”. Persone non canoniche, non rispondenti del tutto ai canoni della normalità indifferenziata. I particolari incongrui che li caratterizzano sono fonte di inquietudine ma anche di fascino. L’attrazione che si prova nei loro confronti – scrive Castelli in catalogo - non è dovuta a morbosità di sorta, ma esclusivamente all’operazione di poetica dell’artista. Egli li colloca quasi sempre frontali, e comunque in primo piano; li rende sensuali grazie al rosso e alla compenetrazione assoluta tra figura e sfondo(…)»
«Si tratta, al contrario del “Corpo senza organi” prescritto da Artaud, di corpi fatti solo di organi, corpi pulsanti di materia, dignità e densità di significato. Di corpi – scrive ancora Castelli - senza pelle, come fossero rivoltati all’esterno per infrangere gli infingimenti sociali (…)Ecco: al contrario che nella società, nei quadri di Bombaci il soggetto che si presenta ai nostri occhi non è visto come un ostacolo da oltrepassare con lo sguardo, né come un rivale in una competizione tra poveri. Ciò che rileva è proprio la persona che ci si para davanti, che acquista una sacralità che nulla ha di religioso. Anzi, si tratta della sacralità fondante del pensiero laico, che fissa come estremo baluardo la dignità dell’individuo».
La mostra resterà alla galleria modicana di Via Grimaldi 67 fino a domenica 16 marzo.
Nato a Siracusa nel 1978, Bombaci si è laureato in pittura con Giuseppe Marianello all’Accademia di Belle Arti di Brera nel 2002 e si è specializzato in didattica dell’arte, sempre a Brera. Risale al 2001/02 la sua prima personale: Fantamemore, a cura di Luca Beartice e Alberto Zanchetta, alla Galleria Interno & DumDum di Bologna.
Tutte fuori Sicilia le ultime tre mostre alle quali Bombaci ha partecipato: Generazione Anni ’70 a cura di Claudio Rizzi presso il Museo civico di Maccagnano (Va), Senza titolo a cura di Loris Di Falco alla Galleria Obraz di Milano, TREXSEI ancora a cura di Loris Di Falco presso la B- Gallery di Roma.
Inaugurazione 17 febbraio 2008
La Veronica
Via Grimaldi, 67 - Modica (RG)
Orario: dal martedì alla domenica dalle 17 alle 24
Ingresso libero