Il cenacolo apre per la prima volta le porte all'arte contemporanea. A confronto l'opera di Domenico del Ghirlandaio, l'affresco dell'Ultima Cena del 1488, e il "Realismo Trascendentale" dell'artista americano in 4 grandi opere: Alberti's Window I (14 m), The subject in question I, The first Room Trilogy e The lover I. Mostra realizzata dal Comitato Promotore Inverno a Firenze.
Dal 23 febbraio al 22 giugno, dopo il grande successo di critica e pubblico ottenuto alla Biennale di Venezia dall’evento espositivo curato da Achille Bonito Oliva, arriva a Firenze la mostra Realismo Trascendentale: L’Arte di Adi Da Samraj, ospitata al Cenacolo di Ognissanti che per la prima volta apre all’arte contemporanea.
Da oltre 30 anni Adi Da Samraj è considerato un affermato artista e studioso. Per gran parte dell’ultimo decennio l’artista e guida spirituale, nato a New York e da lungo tempo residente alle isole Fiji, ha esplorato nuove forme di tecnologia digitale, producendo immagini complesse e sofisticate che in sé racchiudono i suoi insegnamenti filosofici e religiosi, le sue predisposizioni narrative e teatrali, la sua spiccata sensibilità estetica Modernista. Dei suoi più recenti lavori fa parte Realismo Trascendentale, una coinvolgente rassegna di immagini monumentali, colorate con audacia e strutturate vigorosamente.
Nell’accogliere Adi Da Samraj al Cenacolo, Cristina Acidini, Soprintendente per il Polo Museale della Città di Firenze, scrive: “le pareti bianche e lunghe del Cenacolo offrono il massimo risalto a queste partiture vibranti: semmai, una tensione dialettica si crea con L’Ultima Cena del Ghirlandaio nella parete di fondo, solenne e pacata espressione della pittura sacra rinascimentale. Ma la segreta e sottile amicizia tra due linguaggi artistici fondati sui medesimi principi di armonia e purezza fa di questa tensione un’attrattiva in più, da godere come un esperimento ben riuscito”.
La mostra Realismo Trascendentale: L’Arte di Adi Da Samraj comprende quattro grandi opere di enorme impatto visivo, lavori realizzati negli ultimi due anni utilizzando una complessa serie di mezzi digitali. Colonna portante della mostra e’l’imponente opera La Finestra di Alberti I (137 x 1.419 cm), un riferimento a Leon Battista Alberti, architetto e pensatore fiorentino del Rinascimento, le cui idee sulla prospettiva sono ampiamente presenti nei lavori di Adi Da Samraj. Quest’opera, forse una delle più ambiziose dell’artista, capovolge il paradigma del “dipinto come finestra” di Leon Battista Alberti. Ossia, invece di creare l’illusione della prospettiva, un’illusione che comunque presuppone l’esistenza dello spettatore rafforzando il senso di identità del soggetto individuale, invita chi osserva in un mondo stupefacente e bello, un mondo liberato dalla prospettiva.
Sebbene la distorsione drammatica e la riorganizzazione della realtà percettiva di Adi Da Samraj si fondino sui metodi e sulle strategie che facevano parte del linguaggio comune all’avanguardia della prima metà del secolo scorso, egli ha sviluppato una sua propria forte identità artistica. La tradizione, come lui sostiene, e’ una tradizione del nuovo. Il critico e studioso Achille Bonito Oliva, afferma: “Il lavoro di Adi Da mi ha immediatamente riportato ad un termine greco, usato anche in italiano per designare l’apparizione – e cioè, l’epifania. L’immagine in Adi Da è epifanica nel senso che si presenta non in termini oggettivi e nemmeno in termini soggettivi. Non appartiene nè all’universo della ricerca artistica del ventesimo secolo, sulla sperimentazione ottico-percettiva, su tutto un filone che si è sviluppato negli anni ‘50 e ‘60, e nemmeno dall’altra parte ad una creazione espressionista che tende a rappresentare l’identità, la soggettività.”
E’significativo che i lavori di Adi Da siano esposti nel Cenacolo di Ognissanti, a diretto contatto visivo con il celebre affresco de L’Ultima Cena di Domenico Ghirlandaio (1480 ca.). Adi Da afferma: “L’arte che io creo ha un senso profondo. Per questo può essere vista nella sua interezza solamente in un contesto che supporti le sue finalità... un tempio , o una chiesa, sono luoghi culturalmente e artisticamente vocati ad aprirsi su un qualcosa che è oltre…uno spazio di trasformazione di vita, allo stesso tempo profondamente protettivo ed esigente.”
L’evento, reso possibile dalla disponibilità della Soprintendenza Speciale per il Polo Museale della città di Firenze e del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, è organizzato da Da Plastique in collaborazione con il Comitato Promotore Inverno a Firenze. Sponsor dell’evento sono la Banca Toscana (Gruppo MPS) e il Grand Hotel di Firenze (Luxury Collection).
Info:
Inverno a Firenze
Tel. 055.051.6361 http://www.invernoafirenze.it
DA Plastique
Tel. +(1)866.966.1080 http://www.adidabiennale.org
Inaugurazione Sabato 23 febbraio 2008 ore 17.30
Cenacolo di Ognissanti
Via Borgo Ognissanti, 42 – Firenze
Orario: 9.00 – 17.00. Giorno di chiusura: Mercoledì
Ingresso libero