Da Artemsia Gentileschi a Diane Arbus, da Paula Modersohn a Eva Hesse, attraverso le corone di spine sono rappresentate le artiste di tutti i tempi che hanno continuato il proprio lavoro nonostante l'ostracismo maschilista che ha dominato i sistemi dell'arte. Esposte 12 opere che assumono l'aspetto di una singola grande installazione.
Chiara Dynys nasce a Mantova nel 1958, vive e lavora a Milano. Appartiene ad una generazione di artisti che respinge ogni concetto di stile , di cifra per poter scegliere nella più ampia libertà temi e concetti per intervenire nel linguaggio dell’arte. Il contatto con l’osservatore, che si riscontra sempre nelle sue creazioni, è talmente voluto e sollecitato che lo stesso spesso si trasforma in attore in quanto coinvolto emotivamente.
Come meglio esprimere questo concetto se non nella presentazione della sua personale presso la Galleria Fumagalli sabato 23 febbraio 2008.
“Santo subito!” è l’invocazione popolare che chiede la beatificazione di qualche personaggio riconosciuto unanimemente come degno di santificazione, senza aspettare i lunghi anni di canonizzazione ufficiale: in questa mostra, espressamente pensata per la galleria Fumagalli, con il titolo “Sante subito!” Chiara Dynys rende omaggio a tutte le artiste donne della storia, degne di essere santificate per le virtù eroiche e i patimenti subiti in vita e anche oltre.
Le dodici opere che danno il titolo alla mostra, e che assumono l’aspetto di una singola grande installazione, quasi di una sacra rappresentazione, sono costituite da altrettante corone di spine, realizzate in ceramica, ciascuna delle quali porta all’estremità di ogni spina una lettera che va a formare il nome dell’artista che metaforicamente è costretta a portarla. Da Artemsia Gentileschi a Diane Arbus, da Paula Modersohn a Eva Hesse, attraverso le corone di spine sono rappresentate le artiste di tutti i tempi che, a dispetto del ruolo subordinato cui erano costrette, hanno continuato il proprio lavoro e pagato sulla propria pelle il marcato – o sottile – ostracismo maschilista che ha dominato i sistemi dell’arte.
Al piano inferiore della galleria, un altro ciclo di opere, anch’esso inedito, ci trasporta tra paesaggi di science fiction, realizzati con la tecnica dei lenticolari ( immagini cangianti a seconda del punto di vista dell’osservatore ) . Come tutte le immagine e le storie di science fiction, si tratta di immagini fantastiche legate tuttavia a una probabilità di futuro, a una possibilità di sviluppo futuro, a un modello possibile: qui, le nove immagini mostrano il prima e il dopo del mondo, dove fortunatamente basta un impercettibile movimento degli occhi per tornare alla fase iniziale, ancora incorrotta.
La collaborazione dell’artista con la Galleria Fumagalli inizia nel 1999 con l’allestimento di una mostra personale negli spazi della galleria che comprende anche una performance della ballerina Luciana Svignano. È del 2002 la sua seconda personale, in occasione di questa rassegna titolata Defragmentation è stata organizzata una conferenza sul lavoro dell’artista tenuta da Dieter Ronte, direttore del Kunstmuseum di Berlino.
Dal 2002 ad oggi l’espressione artistica e culturale di Chiara Dynys ha avuto riscontri oggettivi non solo in Italia ma anche all’estero. Nel 2003 espone a Darmstadt, Institut Mathildenhoehe, nel 2005 espone a Karlsruhe presso il ZKM-Museum fur Neue Kunst ed a Lugano al Museo Cantonale d’Arte nel 2007.
Inaugurazione sabato 23 febbraio alle 18.30
Galleria Fumagalli
via Giorgio Paglia 28, Bergamo
ingresso libero