Dal videoteatro alla performance multimediale. Conferenza di Carlo Infante con Davide Venturini (TPO), Michele Sambin (Tam), Giancarlo Cauteruccio (Krypton). "Al di la' dello schermo del computer che introduce, come attraverso una soglia, in un nuovo spazio-tempo digitale, emerge la necessità di una piu' intensa interazione culturale con quella dimensione artificiale. Ci s'interroga su come rendere meno astratta la multimedialità e l'infosfera che pervade il mondo..."
Dal videoteatro alla performance multimediale
Conferenza di Carlo Infante con Davide Venturini (TPO), Michele Sambin (Tam), Giancarlo Cauteruccio
(Krypton)
Al di là dello schermo del computer che introduce, come attraverso una
soglia, in un nuovo spazio-tempo digitale, emerge la necessità di una più
intensa interazione culturale con quella dimensione artificiale.
Ci s'interroga su come rendere meno astratta la multimedialità e l'infosfera
che pervade il mondo. La ricerca di quest'interazione implica un rapporto
tra il corpo e i sistemi dell'elettronica, condizione che viene, oggi,
subita con i massmedia e che una nuova consapevolezza del gioco mediatico
potrebbe ribaltare su un piano creativo.
Dalle installazioni interattive alle pratiche sperimentali di performer
sinestetici, è opportuno rilevare i segnali di una ricerca artistica e
teatrale che in questi anni ha sondato le condizioni della mutazione
elettronica. E' attraverso questi precedenti che può prendere forma
un'antropologia ludico-libidinale del ciberspazio, in grado di rendere
agibile e progettabile quell'ambiente multimediale su cui si fonderà buona
parte della società del nuovo millennio.
In quel mondo abiterà la nuova generazione ed è per questo, che il sistema
culturale ( e anche quello educativo è ovvio, anche se non è ancora adeguato
a cogliere queste sfumature) deve essere in grado di comprendere gli aspetti
evolutivi di queste esperienze che potranno apparire radicali o
sovrastrutturali ma che, al contempo, rivelano delle previsioni sul futuro
possibile.
E' infatti necessario contemplare la dimensione creativa per non ridurre la
multimedialità ad una semplice funzionalità tecnica, in tal senso si
rilevano delle esperienze che modulano in termini poetici le tecnologie e si
prospettano progetti per attivare delle nuove, inedite, forme di
"animazione teatrale" con i nuovi media.
Con la dimensione elettronica è possibile interagire ad un livello
d'intensità non facilmente immaginabile, come vedremo dalle esperienze di
Michele Sambin del Tam TeatroMusica e pioniere già negli anni settanta delle
prime performance d'arte elettronica, di Giancarlo Cauteruccio di Krypton,
protagonista di quel "barocco elettronico" che ha anticipato il postmodern
teatrale, di Davide Venturini, regista-pedagogo che sta trovando nel digital
storytelling lo sviluppo teatrale delle sue progettazioni multimediali.
(carlo infante)
3 dicembre 2001 alle ore 21
Centro Luigi Pecci
viale della Repubblica 277, Prato
tel. 05745317