Galleria Altri Lavori In Corso
Roma
vicolo del Governo Vecchio, 7
06 6861719 FAX 06 6861719
WEB
Freak Vision
dal 26/2/2008 al 30/3/2008
lu-sab 17-20

Segnalato da

Galleria Altri Lavori In Corso




 
calendario eventi  :: 




26/2/2008

Freak Vision

Galleria Altri Lavori In Corso, Roma

La collettiva raccoglie nuovi lavori di Franco Losvizzero, Arash Radpour e Francesco Mernini. Esposte installazioni sonore, dipinti e fotografie. A cura di Francesca Franco.


comunicato stampa

a cura di Francesca Franco

Mercoledì 27 febbraio, alle ore 18.00, s'inaugura alla galleria Altri Lavori in Corso di Marco Rossi Lecce la mostra Freak Vision. Venerdì 29 febbraio 2008, dalle ore 21.30 alle 24.00, in occasione del FREAKY FRIDAY organizzato nell'ambito della prima edizione della fiera Roma - The Road to Contemporary Art, la galleria è aperta al pubblico per una serata speciale a base di arte e di musica. La collettiva raccoglie nuovi lavori di Franco Losvizzero, Arash Radpour e Francesco Mernini. Le installazioni sonore presentate da Franco Losvizzero appartengono al suo ultimo ciclo di opere, di cui fa parte anche Girogirotondo (2008) attualmente esposta nella mostra itinerante Correnti Mediterranee ordinata dal Ministero degli Affari Esteri a Damasco, Il Cairo, Beirut per la cura di Martina Corgnati.

In questa serie la fiaba lascia il posto alla ricreazione fantastica della memoria, individuale e collettiva, invitando a lasciarsi andare al gioco e all'invenzione, alla capacità dei bambini di entrare e uscire in ogni momento dal mondo dell'immaginazione. Tema, questo, presente anche nei nuovi scatti di Arash Radpour, artista capace di tessere insieme sogno e realtà, verità e apparizione, quotidianità e anomalia, mito e attualità, tanto da firmare recentemente la copertina del settimanale "Left". Infine, dipinti inediti di Francesco Mernini che, sfidando il fascino del dagherrotipo, ricreano immagini vaghe e indefinite "come echi che a lungo e da lontano tendono a un'unità profonda e oscura, vasta come le tenebre o la luce" (Baudelaire).

Volte a esplorare la faccia nascosta del complesso mondo contemporaneo, le opere intessono tra loro un intenso dialogo, sviluppando insieme il filo di una ricerca sulla realtà umana che ha accompagnato l'evoluzione stessa della moderna civiltà occidentale. Una ricerca suggerita dal titolo stesso della mostra che, con la scusa di fare il verso all'iniziativa Freaky Friday organizzata dalla neonata fiera d'arte contemporanea di Roma, intende ricomporre una sintassi capace di "tenere insieme le parole e le cose". La parola in questo caso è freak, termine inglese di uso comune che significa fenomeno, stranezza, anomalia soprattutto fisica, ma anche devianza morale, culturale, politica. Dagli human freak show, popolari negli Stati Uniti tra il 1840 e il 1940, agli esseri bizzarri e deformi messi in scena da Tod Browning nel suo celebre, maledetto film del 1932, Freaks. Dalla cultura "fricchettona" degli hippie e degli indiani metropolitani all'album Freak Out!, con cui nel 1966 Frank Zappa si fa portavoce di quelle menti "diverse" che il sistema dell'American Dream non riesce a dominare.

Dall'extraterrestre Thomas J. Newton partorito nel 1963 dalla fantasia di Walter Tevis, che nel film di Nicolas Roeg, The Man Who Fell on Earth (1976), prende le fattezze dell'androgino marziano David Bowie, raccontando solitudini, timori e sconfitte della civiltà contemporanea, minata dalla percezione di una schiacciante sproporzione tra la propria volontà e i fini prefissi. Un'incolmabile inadeguatezza che la porta ad avere paura di qualsiasi cosa in questo "pianeta mostruoso bello e terribile" quanto quello rappresentato nel 1980 da David Lynch nel film biografico The Elephant Man e nell'omonima pièce teatrale, che vede nuovamente protagonista il camaleontico David Bowie: ormai icona dell'alieno, dello straniero, del diverso per eccellenza.

Del quale ciò che più inquieta è il mescolare alterità e identità in una sola persona. Il suo essere tanto simile eppure tanto diverso, a partire dalla lingua in cui si esprime, come accade alla troiana Cassandra nell'Agamennone di Eschilo, paragonata dai Greci vincitori a un animale - la creatura vivente che più si avvicina all'uomo senza esserlo - oppure all'essere umano inferiore o pazzo. Come accade oggi alla donna di fronte all'uomo, al bambino davanti all'adulto, al sonno durante la veglia, all'inconscio sotto il dominio della ragione astratta. Ma ora, gettati da Steven Levitt nell'era della Freakonomics (Sperling & Kupfer, Milano), più interessata a calcolare l'incalcolabile della realtà umana che a seguire la Borsa, perché non pensare di poter perseguire, ciascuno, la realizzazione della propria identità, concedendosi finalmente la bellezza di rimanere "bambini senza più prodigi"?

Inaugurazione Mercoledì 27 febbraio, alle ore 18

Galleria Altri Lavori In Corso
vicolo del Governo Vecchio, 7 - Roma
orari: lunedì - sabato: 17.00 - 20.00 la mattina per appuntamento
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [19]
Lapo Simeoni
dal 4/3/2010 al 8/4/2010

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede