Siniscalco Arte
Milano
via Friuli, 34
02 55199958 FAX 0255199958
WEB
Odilon Redon
dal 27/2/2008 al 30/5/2008
mar-sab 10-13 - 15.30-19.30

Segnalato da

CLP Relazioni Pubbliche



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Odilon Redon



 
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27/2/2008

Odilon Redon

Siniscalco Arte, Milano

La mostra presenta rare tirature, come quelle dedicate a Les Fleurs du Mal di Baudelaire, oppure le interpretazioni de La temptation de Saint Antoine di Flaubert, o ancora la grande litografia del Buddha, che testimonia la raffinatezza stilistica e l'attenzione dell'artista per i temi religiosi e per l'Oriente, nonche' per il mondo esoterico, quale territorio d'indagine mentale e simbolica.


comunicato stampa

a cura di Flavio Arensi e da Pasquale Siniscalco

Siniscalco Arte apre i suoi spazi milanesi con un’esposizione che presenta 40 opere grafiche, incisioni e litografie, dell’artista francese, tra i principali interpreti dell’arte del sogno e del mistero.

Dal 28 febbraio al 31 maggio 2008, Siniscalco Arte di Milano presenta nei suoi nuovi spazi (via Friuli 34), la mostra Odilon Redon. Sogni, chimere e misteri.
Curata da Flavio Arensi e da Pasquale Siniscalco, l’esposizione propone quaranta opere, incisioni e litografie, dell’artista francese, tra i principali interpreti dell’arte del sogno e del mistero.

Nell’universo creativo di Redon, la grafica riveste un ruolo privilegiato. Fino alla metà degli anni Novanta del XIX secolo, infatti, Redon si dedica prevalentemente alle incisioni e ai disegni, in particolare ai Neri, ovvero disegni a carboncino singolari e raffinati che l'artista espone per la prima volta a Parigi agli inizi degli anni Ottanta del XIX secolo, e da cui le incisioni e le litografie sono, sia dal punto di vista tecnico che da quello tematico, la loro naturale emanazione.
L'opera di Redon disorienta molti suoi contemporanei per la fantasia e l’iconografia al limite del fantastico, nella quale il colore nero intenso, una delle cifre più caratteristiche, si lega ai temi della mitologia, dell’agiografia, della storia intima dell’uomo, secondo la grande tradizione che da Goya giunge fino a Moreau.

La mostra presenta rare tirature, come quelle dedicate a Les Fleurs du Mal di Baudelaire, oppure le “interpretazioni” de La temptation de Saint Antoine di Flaubert, o ancora la grande litografia del Buddha, che non soltanto testimonia una raffinatezza stilistica del tutto innovativa, ma anche l’attenzione dell’artista per i temi religiosi e per l’Oriente, nonché per il mondo esoterico, quale territorio d’indagine mentale e simbolica.

Accompagna l’iniziativa, un catalogo Silvana Editoriale.

Note Biografiche
Bertrand-Jean Redon, detto Odilon, nasce il 20 aprile 1840 a Bordeaux. Gracile di salute, non conduce studi regolari fino all’età di undici anni, vivendo la sua infanzia in solitudine nella tenuta di famiglia a Peyrelebade. Nel 1855 comincia i suoi studi di disegno, venendo indirizzato dal suo maestro Gorin verso le opere di Eugène Delacroix. Si trasferisce a Parigi per studiare architettura, senza successo, ma viene a contatto con le opere di Baudelaire, Poe, Darwin, Flaubert, che tanto influenzeranno la sua opera futura. Oscilla tra Parigi e Bordeaux, dove conosce Rudolphe Bresdin, che gli dà i primi rudimenti di litografia ed incisione, svelandogli l’opera di Durer e Rembrandt. Sono questi gli anni in cui Redon cerca di autodefinirsi come artista, e ne percepisce la crisi: oscilla tra alcune minute incisioni alla maniera di Bresdin, vedute paesaggistiche sotto l’influenza di Corot, e i primi lavori al carboncino. Nel contempo, è sempre più definito in lui il convincimento che la vera dimensione dell'arte sia nell’immaginazione.

Combattente nella guerra Franco-Prussiana, Redon comicia finalmente a sviluppare i suoi motivi fantastici concretizzandoli in disegni al carboncino: dai suoi fogli appaiono improbabili creature animali, fiori antropomorfi, centauri, cavalli alati. Con l’aiuto di Fantin-Latour, Redon torna ad interessarsi di litografia e, nel 1879, viene pubblicato il suo primo album Dans le Rêve (Nel Sogno). Da quel momento, e sostanzialmente fino ai primi del ‘900, la produzione di litografie sarà l’elemento dominante della sua attività artistica, con una serie di opere singole o di portafogli ispirati ad opere letterarie. Tra le tante, spiccano le tre serie dedicate alla visionaria pièce di Gustave Flaubert, La temptation de saint Antoine. Le prime mostre personali di Redon, nel 1881 e l’anno seguente, sono però un insuccesso: il pubblico sembra impermeabile al suo universo fantastico. Tuttavia, Redon incontra un appassionato d’eccezione: è il letterato Joris-Karl Huysmans, che inserirà Redon tra gli autori preferiti del protagonista del romanzo À rebours, il decadente Des Esseintes, descrivendone le opere nelle pagine del libro. Huysmans, dopo un’esperienza da naturalista à-la Zola, è uno degli esponenti del nuovo movimento Simbolista, e presenta Redon a Stephane Mallarmè, il suo principale rappresentante.

Le comuni sensibilità dei due li rendono amici fraterni e genereranno di lì in poi una frequentazione quasi quotidiana, che condurrà i letterati del tempo a vedere in Redon l’esponente in campo pittorico del Simbolismo. Nel frattempo, la fama di Redon cresce nel mondo culturale francese e dei Paesi Bassi, e l’artista diventa punto di riferimento delle nuove generazioni pittoriche, tra cui Gauguin e il gruppo dei Nabis. Parallelamente, Redon torna ad aprirsi al colore, iniziando ad usare i pastelli, la cui morbidezza si adatta alle sua esperienza col carboncino. Anche i temi dei suoi lavori cominciano a cambiare: i contenuti delle sue visioni, prima spesso cupi o inquietanti, acquisiscono elementi di leggerezza e felicità. Gli anni intorno all’inizio del nuovo secolo sono quelli della consacrazione: Redon è percepito come fonte di ispirazione dagli artisti del suo tempo (nel 1913, finanche Marcel Duchamp lo indicherà come tale). Dal punto di vista tecnico si riavvicina all’olio, scopre l’acquarello: il colore nei suoi lavori dell’ultimo periodo sarà un ulteriore strumento per i suoi viaggi nel mondo onirico. Mentre in Europa è in atto la prima guerra mondiale, Redon muore a Parigi, il 6 luglio 1916.

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Siniscalco Arte
via Friuli 34 Milano
Orari: dal martedì al sabato, 10-13 - 15.30-19.30; chiuso lunedì.
Ingresso libero

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