Carla Accardi
Vasco Bendini
Gastone Biggi
Arturo Bonfanti
Antonio Calderara
Eugenio Carmi
Carlo Ciussi
Piero Dorazio
Edoardo
Franceschini
Bruno Munari
Carlo Nangeroni
Mario Nigro
Sergio Romiti
Piero Ruggeri
Giuseppe Sanfilippo
Angelo Savelli
Toti Scialoja
Giulio Turcato
Emilio Vedova
Luigi Veronesi
Rodolfo Arico'
Carlo Battaglia
Enzo Cacciola
Vincenzo Cecchini
Paolo Cotani
Giorgio Griffa
Riccardo Guarneri
Carmengloria Morales
Claudio Olivieri
Gottardo Ortelli
Lucio Pozzi
Vincenzo Satta
Sergio Sermidi
Valentino Vago
Claudio Verna
Gianfranco Zappettini
Luciano Bartolini
Renata Boero
Marcello Camorani
Giovanni Campus
Dadamaino
Marco Gastini
Elio Marchegiani
Sandro Martini
Paolo Masi
Gabriele Partisani
Paolo Patelli
Antonio Passa
Pino Pinelli
Mario Raciti
Walter Valentini
Giuliano Barbanti
Irma Blank
Enrico Della Torre
Sandro De Alexandris
Gianni Madella
Vittorio Mascalchi
Vittorio Matino
Paolo Minoli
Marcello Morandini
Giorgio Olivieri
Gianfranco Pardi
Vincenzo Parea
Lucio Saffaro
Aldo Schmid
Renzo Schirolli
Luigi Senesi
Fausta Squatriti
Gianni Asdrubali
Italo Bressan
Mauro Cappelletti
Sonia Costantini
Domenico D'Oora
Alessandro Gamba
Antonio Marchetti Lamera
Graziano Negri
Gianni Pellegrini
Bruno Querci
Franco Ruaro
Nelio Sonego
Stefano Turrini
Giorgio Vicentini
Paola Baroncini
Roberto Casiraghi
Walter Cascio
Misia De Angelis
Paola Fonticoli
Giovanna Fra
Vincenzo Marsiglia
Maria Morganti
Pietro Pasquali
Roberto Rizzo
Giuseppe Rumi
Aurelio Sartorio
Alfonso Talotta
Claudio Cerritelli
La rassegna delinea il percorso della pittura italiana di tipo aniconico, attraverso esperienze che si sono delineate dopo il 1968 nella continuita' di modi e tecniche che rivela la forza autonoma della pittura rispetto all'identita' molteplice dei linguaggi sperimentali contemporanei. In mostra Carla Accardi, Piero Dorazio, Bruno Munari, Emilio Vedova, Luigi Veronesi, Lucio Pozzi, Vincenzo Satta e molti altri. A cura di Claudio Cerritelli.
a cura di Claudio Cerritelli
Elenco artisti: Carla Accardi, Vasco Bendini, Gastone Biggi, Arturo Bonfanti, Antonio Calderara, Eugenio Carmi, Carlo Ciussi, Piero Dorazio, Edoardo, Franceschini, Bruno Munari, Carlo Nangeroni, Mario Nigro, Sergio Romiti, Piero Ruggeri, Giuseppe Sanfilippo, Angelo Savelli, Toti Scialoja, Giulio Turcato, Emilio Vedova, Luigi Veronesi ˚ Rodolfo Aricò, Carlo Battaglia, Enzo Cacciola, Vincenzo Cecchini, Paolo Cotani, Giorgio Griffa, Riccardo Guarneri, Carmengloria Morales, Claudio Olivieri, Gottardo Ortelli, Lucio Pozzi, Vincenzo Satta, Sergio Sermidi, Valentino Vago, Claudio Verna, Gianfranco Zappettini ˚ Luciano Bartolini, Renata Boero, Marcello Camorani, Giovanni Campus, Dadamaino, Marco Gastini, Elio Marchegiani, Sandro Martini, Paolo Masi, Gabriele Partisani, Paolo Patelli, Antonio Passa, Pino Pinelli, Mario Raciti, Walter Valentini ˚ Giuliano Barbanti, Irma Blank, Enrico Della Torre, Sandro De Alexandris, Gianni Madella, Vittorio Mascalchi, Vittorio Matino, Paolo Minoli, Marcello Morandini, Giorgio Olivieri, Gianfranco Pardi, Vincenzo Parea, Lucio Saffaro, Aldo Schmid, Renzo Schirolli, Luigi Senesi, Fausta Squatriti ˚ Gianni Asdrubali, Italo Bressan, Mauro Cappelletti, Sonia Costantini, Domenico D’Oora, Alessandro Gamba, Antonio Marchetti Lamera, Graziano Negri, Gianni Pellegrini, Bruno Querci, Franco Ruaro, Nelio Sonego, Stefano Turrini, Giorgio Vicentini ˚ Paola Baroncini, Roberto Casiraghi, Walter Cascio, Misia De Angelis, Paola Fonticoli, Giovanna Fra, Vincenzo Marsiglia, Maria Morganti, Pietro Pasquali, Roberto Rizzo, Giuseppe Rumi, Aurelio Sartorio, Alfonso Talotta ˚
La rassegna alla Casa del Mantegna delinea questo percorso della pittura italiana di tipo aniconica, attraverso esperienze che si sono delineate dopo il 1968 e che in mostra sono rappresentate da una o due opere per ogni artista citato nel volume
Partendo dai maestri dell'astrattismo geometrico la mostra propone esempi altrettanto decisivi per una identità della pittura italiana. Sono quindi documentati gli orientamenti della pittura analitica degli Anni Settanta nonché le riflessioni sui valori costruttivi del colore.
D'altro lato, la rassegna propone una specifica attenzione verso i valori della luce dipinta attraverso le sottigliezze impercettibili dell'immagine e nello stesso tempo segue gli impulsi della gestualità in rapporto alla materia, senza escludere il versante sperimentale relativo ad artisti che hanno guardato alla pittura in alcune fasi della loro ricerca.
Un ulteriore percorso è quello che permette allo spettatore di seguire la ricerca delle successive generazioni, attraverso una continuità di modi e tecniche che rivela la forza autonoma della pittura rispetto all'identità molteplice dei linguaggi sperimentali che l'arte degli ultimi decenni ha visto proliferare.
Tale continuità ha diversi piani di verifica, per esempio la pittura cosidetta monocroma che si affida alla luce di un solo colore oppure la pittura come inquietudine dello spazio o ancora la pittura come costruzione di geometrie primarie.
In occasione della mostra sarà presentato il volume:
PITTURA ANICONICA (1968-2007)
Percorsi tra arte e critica in Italia
A cura di Claudio Cerritelli
Edizioni Gabriele Mazzotta (pp. 216, ill. 192, € 36,00)
Il libro propone una riflessione sulla cosiddetta “pittura aniconica” cosi’ come si è venuta sviluppando in Italia, dal 1968 ad oggi, attraverso i più significativi contributi intorno al ruolo del dipingere in rapporto alle nuove sperimentazioni. Commentando i testi della critica e gli scritti degli artisti, la prima parte del libro ripercorre il dibattito sul futuro possibile della pittura come compresenza di molteplici modalità di ricerca, dalla continuità con l’astrattismo storico alle riflessioni analitiche degli anni ’70, dal confronto con la pittura postmoderna alla definizione di una nuova costruttività, dalla ridefinizione della geometria alla scelta radicale del monocromo. Oltre alla riflessione sui procedimenti analitici, l’identità della pittura aniconica comprende anche quel versante di ricerca dove la visione del colore è colta nei suoi eventi illimitati, nelle cangianze mutevoli della luce, nelle tensioni immaginative tra il visibile e l’invisibile.
Dopo un ampio repertorio iconografico, la seconda parte del volume propone un percorso interpretativo della ricerca dei singoli artisti evidenziando gli specifici modi del dipingere, dalle metodologie scientifiche alla fluidità emotive del colore. Significativa è infine l’attenzione verso le nuove generazioni di artisti che si rivolgono alla pittura come visione interiore che sappia essere non stanca ripetizione di formule linguistiche ma impegno a sostenere il suo insostituibile ruolo immaginativo nel contesto dei linguaggi attuali.
Per informazioni: Casa del Mantegna, tel. 0376.360506; IAT Informazioni e Accoglienza Turistica -Provincia di Mantova, tel. 0376.432432
Inaugurazione 1 marzo alle ore 17.30
Casa del Mantegna
(via Acerbi 47) Mantova
Orario: 10-13; 15-18, chiuso lunedì se non festivo, domenica orario continuato 10-18
Biglietto d’ingresso: 2,00 euro