In mostra un nucleo di opere pittoriche recenti pensate in relazione allo spazio espositivo. L'artista tedesco presta particolare attenzione non solo a presentare l'opera nei suoi rapporti con lo spazio, ma anche alle modalita' del rapporto che essa intrattiene con la parete di supporto.
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La galleria A arte Studio Invernizzi inaugura martedì 4 marzo 2008 una mostra personale dell’artista tedesco Günter Umberg. Dopo le recenti mostre personali presentate alla Städtische Galerie di Karlsruhe e alla Haus Konstruktiv a Zurigo Günter Umberg presenterà negli spazi della galleria un nucleo di opere significative recenti pensate in relazione allo spazio espositivo.
“Günter Umberg presta spesso particolare attenzione non solo a presentare l’opera nei suoi rapporti con lo spazio espositivo, ma anche alle modalità del rapporto che essa intrattiene con la parete di supporto.
In alcuni primi piani ravvicinati vediamo e comprendiamo come il quadro stia appoggiato a ganci metallici che lo allontanano dalla parete, inclinandolo. Altri punti di vista si soffermano sul bordo laterale delle opere, che è spesso rilevato, essendo il quadro costituito da una base di legno di un certo spessore, su cui viene depositato il colore. L’artista non esita a farci percepire la materialità dell’opera, la sua fisicità, il suo stare come cosa fra le cose concrete, e la relazione che innesta con lo spazio reale. Vediamo come il quadro si inserisca materialmente nel muro, come si sporga verso l’esterno. Sul piano della metafora, potremmo dire che l’opera possiede un’energia che promana dal suo corpo fino a smuoverlo dalla dimensione piatta del muro, fino a spingerlo verso lo spazio, e fino a mutare i connotati stessi dell’ambiente.
Sappiamo infatti che Umberg non esita a cambiare la morfologia delle sale espositive, facendo costruire muri aggiuntivi, o sale minori dentro le sale esistenti, o pareti poste in diagonale a deviare l’ingresso da una porta. Copre anche con superfici di legno chiaro porzioni di muro che così interagiscono in modo attivo con il colore dei quadri posti sopra, o sotto, o accanto. Grande libertà di impaginazione dello spazio, e altrettanta libertà di collocazione delle opere, conseguono a questa concezione del quadro come centro irradiante energia, e come motore di relazioni spaziali, siano esse effettive, realizzate, tangibili, o puramente virtuali.
Appeso in basso, in alto, solitario o collocato in coppie o in serie, aggettante o appiattito, il quadro ricerca l’incontro con lo spettatore, un incontro pregnante, che si esplica sul piano della ricezione psicofisica e non solo mentale.”
In occasione della mostra verrà pubblicato un catalogo bilingue con un saggio introduttivo di Giorgio Verzotti, una poesia di Carlo Invernizzi, le riproduzioni delle opere presentate in galleria e un apparato bio-bibliografico.
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A arte Studio Invernizzi gallery presents on Tuesday 4 March 2008 a solo exhibition of the German artist Günter Umberg.After his last exhibitions presented at the Städtische Galerie Karlsruhe and at the Haus Konstruktiv in Zurich, Günter Umberg presents recent seminal pieces conceived in direct connection with the space of the gallery.“Günter Umberg often pays special attention not only to relating the work to the exhibition space, but also to the way it relates to the wall where it is displayed.
In a number of close-ups we can see how the picture is attached to metal hooks that distance it from the wall, causing it to be tilted. Other shots dwell on the sides of the works, which are often raised because the picture consists of a thick wooden base to which the paint is applied. Thus the artist allows us to sense the materiality of the work, its physicalness, its existence as a thing among concrete things and the relationship it creates with real space. We see how the picture becomes materially part of the wall and how it protrudes from it. In metaphorical terms, we could say that the work possesses energy that emanates from its body until it is shifted from the flat dimension of the wall and is driven towards space, changing the very characteristics of its setting.
We know, in fact, that Umberg does not hesitate to change the morphology of the exhibition rooms, getting walls to be added, smaller rooms to be built in the existing ones, or walls to be placed diagonally, thus diverting entrance through a door. He also covers areas of the walls with a surface of light wood so that they actively interact with the colour of the pictures placed above, or under, or beside them. This great freedom in the arrangement of the space and the positioning of the works is the result of this concept of the picture as the centre of radiating energy and the driving force behind spatial relations, whether they be effective, realized, tangible or purely virtual.
Whether hanging low down, high up, on its own or in a pair or series, projecting or flat, the picture seeks a meaningful encounter with the spectator that takes place at a psychophysical level, not just a mental one.”
On the occasion of the exhibition, a bilingual catalogue, including an introductory essay by Giorgio Verzotti, the images of the works on display, a poem by Carlo Invernizzi and bio-bibliographical notes will be published.
Inaugurazione martedì 4 marzo 2008 ore 18.30
Arte Studio Invernizzi
Via D. Scarlatti 12, Milano
da lunedì a venerdì 10-13 15-19
ingresso libero