Luciana Andreani
Anonymous Art Studio
Elena Bertoni
Simone Romano
Erica Sagona
Giacomo Bazzani
Il consumo come livellatore sociale ma anche come luogo di affermazione di nuove identita' migranti. La prima tappa del progetto sviluppatasi nella citta' di Livorno vede la presenza autorganizzata di oltre 100 cittadini tra nativi e migranti in un happening aperto alla partecipazione pubblica.
a cura di Giacomo Bazzani
di Luciana Andreani, Anonymous Art Studio (Elena Bertoni, Simone Romano), Erica Sagona
Il consumo come livellatore sociale ma anche come luogo di affermazione di nuove identità migranti. Goodadvice è una piattaforma di ricerca mobile sulle forme ed i conflitti che il consumo produce come contenitore di immaginari globalizzati e, contemporaneamente, di rivendicazioni identitarie. La prima tappa del progetto sviluppatasi nella città di Livorno vedrà la presenza autorganizzata di oltre cento cittadini tra nativi e migranti in un happening aperto alla partecipazione pubblica.
Può il consumo essere un’occasione di livellamento sociale? Di fronte alla crisi delle appartenenze e delle forme di costruzione dello spazio pubblico tradizionali può il consumo marcare un nuovo carattere della socialità? Fino a che punto questo spazio di comunanza si presenta come spazio neutro e aperto oppure come uno spazio di controllo e riproduzione di un ordine sociale preesistente?
Movendosi da questo nodo problematico riguardante la sempre più onnivora e pervicace presenza delle forme del consumo nella vita pubblica, il progetto Goodsadvice ha elaborato una piattaforma critica di interazione e riflessione con questo fenomeno. Se nella modernità l’appropriazione e l’uso di oggetti rientrava in un generale disegno di progressivo possesso e capacità di utilizzo del mondo oggettivato dalla tecnica, il panorama contemporaneo descrive forme di consumo meno univoche e autorali.
La società fordista, con il suo carattere normativo e identitario, lasciando il posto alle forme di lavoro cosiddetto “immateriale” concede, e nello stesso tempo obbliga, a pensare l’identità dell’individuo come scelta tra le possibilità e contemporaneamente come ‘compito’ individuale. L’ambigua condizione di libertà che è concessa rispecchia e descrive la complessità semantica delle forme di consumo nella contemporaneità. Possibilità di essere diverso da sé, immaginando e realizzando identità nuove o acquisite, ma anche necessità di adeguarsi ad un contesto dato. Capacità immaginifiche e dissacratorie convivono, senza soluzione di continuità, con le necessità adattive di una quotidianità sempre più escludente.
Goodsadvice cerca di restituire a questi processi uno spazio di libertà e di capacità immaginifica nuova a partire dall’esperienza e dalle storie individuali della città di Livorno, città migrante sempre in bilico tra la necessità di appartenere e la difficoltà di immaginarsi in forme nuove ed aperte.
La mostra rimarrà aperta fino al 16 marzo.
Per informazioni: Leda Raspo
Comune di Livorno, Assessorato alle Culture, beni culturali e spettacolo
+39 0586404021 - spettacolo@comune.livorno.it
Goodsadvice è realizzato in collaborazione con le Associazioni Cesdi e Randi.
Il progetto Goodsadvice nasce all’interno di Networking 2006-2007, progetto promosso da Provincia di Arezzo Assessorato alle politiche giovanili Comune di Firenze Assessorato alla Cultura Comune di Livorno Assessorato alle Culture, beni culturali e spettacolo Comune di Monsummano Terme Assessorato alla Cultura Comune di Pontedera Assessorato alla Cultura e all'Istruzione Comune di Prato Assessorato alla Cultura e Politiche Giovanili Comune di Seravezza Assessorato alla Cultura
Info: http://www.integrationandconflict.net
Sabato 8 marzo 2008, ore 18
Teatro delle Commedie,
via Giuseppe Maria Terreni 3 - Livorno
Domenica 13 aprile 2008
Isola Art Center, Milano