L'esposizione ospita 23 dipinti che esprimono i diversi momenti creativi dell'artista, dalla meta' degli anni '50, con il realismo esistenziale, al periodo informale, quando espose alla Biennale di Venezia, fino all'ultima produzione che segna un ritorno alla figurazione. A cura di Luca Tommasi
A cura di Luca Tommasi
In mostra per la prima volta un lavoro realizzato per la Quadriennale romana del 1999
Protagonista di questa esposizione è Tino Vaglieri (1929-2000), uno dei più grandi talenti mai espressi dall’arte italiana contemporanea. Vaglieri appartiene a quella generazione di pittori nati intorno agli anni Trenta che hanno lavorato a Milano dalla metà del secolo scorso, contribuendo a fare del capoluogo lombardo una delle capitali dell’arte europea del Novecento.
“L’uomo e la sua storia mi hanno sempre interessato, scriveva Vaglieri nel catalogo di una mostra milanese del 1954. Sento la necessità di guardare le cose e gli uomini con occhi puliti, liberi da schemi”.
La rassegna, curata da Luca Tommasi, ospita 23 dipinti che esprimono i diversi momenti creativi dell’artista, dalla metà degli anni ’50, con il realismo esistenziale, al periodo informale, quando espose alla Biennale di Venezia, fino all’ultima produzione che segna un ritorno alla figurazione. Fra le opere si segnala un lavoro realizzato per la Quadriennale romana del 1999, che sarà esposta per la prima volta.
La mostra potrà essere visitata fino a domenica 20 aprile nei seguenti orari: feriali dalle 16.30 alle 19.00, festivi dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale.
Il programma delle mostre a Seregno prosegue con altri due “big”: Valentino Vago, uno dei principali protagonisti dell’arte astratta europea, dal 10 maggio al 15 giugno, e Agostino Bonalumi esponente di spicco fra gli anni Sessanta e Settanta dell’arte come esperienza tattile fra pittura e scultura, dal 18 ottobre al 30 novembre.
Tino Vaglieri è nato a Trieste nel 1929. Trascorre l'adolescenza a Roma, dove compie gli studi classici. Nel 1947 giunge a Milano e si iscrive nel 1949 all'Accademia Brera, sotto la guida di Carpi. Conosce in questo periodo Banchieri, Romagnoni, Ceretti, Guerreschi, Ferroni, gli artisti con cui forma il movimento del “Realismo Esistenziale”. Presente con una sala personale alla Biennale di Venezia del 1960, l'artista ha poi proseguito isolato la sua ricerca, affrontando soprattutto due temi: la violenza della storia e la verità della natura. Tino Vaglieri è morto a Milano nel 2000.
Ufficio Stampa – Walter Todaro
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Inaugurazione sabato 8 marzo alle ore 17
Galleria Civica Ezio Mariani
via Cavour, 26 Seregno (MI)
ingresso libero