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Orvieto (TR)

Orvieto Fotografia
dal 7/3/2008 al 30/3/2008
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Orvieto Fotografia




 
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7/3/2008

Orvieto Fotografia

Diverse sedi, Orvieto (TR)

Il festival propone incontri internazionali, seminari, premi e mostre presso il Palazzo dei Sette, la Chiesa di San Rocco, l'Aula Magna del Centro Studi. Sono esposti i lavori di Tano D'Amico, Francesco Zizola, Giovanni Marozzini, Enrico Mascheroni, Sante D'Orazio, Joe Oppedisano, Umberto Stefanelli, Ezio Quiresi, Claudio Brufola e sprimentazioni di giovani autori.


comunicato stampa

Le mostre saranno aperte dall’8 marzo al 31 marzo, dalle 10 alle 18, presso il Palazzo dei Sette, la Chiesa di San Rocco, l’Aula Magna del Centro Studi.
Ingresso libero.
Saranno esposti i lavori di Tano D'Amico, Francesco Zizola, Giovanni Marozzini, Enrico Mascheroni, Sante D’Orazio, Joe Oppedisano, Umberto Stefanelli, Ezio Quiresi e Claudio Brufola.

Inoltre il FIOF ospiterà al Palazzo dei Sette la Mostra delle foto eseguite dai ragazzi del Liceo d'arte di Orvieto (autoritratti che ripercorrono la storia della fotografia e ritratti dei cittadini di Orvieto) e la Scuola ospiterà nei portici del sul bellissimo cortile le foto della giovane fotografa mantovana Arianna Pelizzoni, che ha realizzato un progetto fotografico molto interessante, in collaborazione con la Cooperativa Sociale Bucaneve di CastelGoffredo.

TANO D’AMICO
“Memoria ribelle. 40 anni in Italia Movimenti e Cambiamenti”
Quelle di Tano D’Amico sono immagini senza tempo. Immagini senza tempo che ancora chiedono partecipazione. Chiedono amore. La parola, la parola scritta non basta.
Di memoria, di invisibile, di immagini che forse riescono ad andare oltre il loro senso letterale è composto il fotoromanzo che scorre a puntate in questa mostra e poi in ogni numero di fotografie che riemergono da manifesti, volantini, fogli selvaggi, quotidiani e riviste.

FRANCESCO ZIZOLA
“IRAQ”
Le fotografie sono state scattate nel 2003 durante i primi tre mesi di guerra in Iraq.
“La guerra dell'Iraq, giunta al suo quarto anno, giganteggia ormai per un aspetto che al suo scatenarsi ben pochi seppero scorgere. E' stata, e tuttora è, un esercizio nell'arte della menzogna. Falsa nelle premesse, occultata nel suo svolgimento e soprattutto ingannevole nei principi in virtù dei quali essa venne giustificata...La libertà non è forse più negata, oggi, in Iraq; ma è il fondamentale dei diritti umani, la vita, ad essere minacciato.”

GIOVANNI MARROZZINI
“HOTEL ARGENTINA”
Hotel Argentina ha la struttura di una filamentosa molecola di DNA: si avvolge a spirale, ricollega le sue parti saldando impenetrabili spazi trasversali, trasporta le informazioni essenziali della nostra dispersa umanità. È la terra di approdo degli uteri di cemento, della milonga a gettone, degli aerei di vento, dei fari extraterrestri, delle ombre salate e delle bocche buie di miniera. A quest'Hotel chiediamo asilo per intrecciare le nostre storie con quelle dei fratelli passati da qui.

ENRICO MASCHERONI
“I COLORI DI DIO"
Nel mio peregrinare per il mondo, incontrando differenti credi, percepisco una religiosità quotidiana e spontanea che mi accompagna ovunque. Il desiderio di raccontare “ il Dio incontrato per la strada”, l’ umana e continua ricerca della propria spiritualità.
Le religioni possono fare molto per la pace e per questo debbono conoscersi, aiutarsi, fermentarsi a vicenda per scoprire sempre meglio il grande mistero che è nascosto nel cuore dell’uomo da Colui che lo ha fatto a sua immagine.

SANTE D’ORAZIO
Sante D'Orazio ha studiato pittura e fine arts al Brooklyn College dove è stato assistente del pittore Philip Pearlstein. Durante quegli stessi anni, ha studiato fotografia con Lou Bernstein, membro del New York Photo League. Ha dato inizio alla sua carriera come fotografo professionista nel 1981 collaborando con Vogue Italia e più tardi con Interview di Andy Warhol, per poi iniziare ben presto a lavorare per le più famose riviste internazionali di moda e alla realizzazione di campagne pubblicitarie. Nel 1994 vince il Grand Prize al Festival Inernazionale di Fotografia di Moda, con le sue foto di Jaye Davidson, Axl Rose e i Rolling Stones.
Da allora i suoi lavori sono stati esposti in tutto il mondo, comprese delle personali in New York, Los Angeles, Bologna, Berlino, Cologna, Varsavia, Monaco, Tokyo e Vienna.

JOE OPPEDISANO
La mia è una fotografia prolungata, un collage che prolunga il tempo. Per me è affascinante non dover fare i conti con l'unicità della foto, preferisco affidarmi ad una sequenza, quasi una panoramica, cioè un formato dove l'obbietivo è mobile. Questo po avvenire perchè ho una macchina, unica al mondo, che ho personalmente modificato per ottenere questo effetto di sequenza panoramica.
Non esiste sul mercato una macchina in grado di fare queste foto, con essa potrei modificare ad ogni scatto la visione ed il suo punto di vista, cose che la panoramica non ti dà, perchè si limita alla visione e non esplicita il tempo intorno ad essa. Il problema, inoltre, non è quello di cercare la perfezione dell'immagine, preferisco infatti fare le foto a mano, e muovere la macchina secondo esigenze. Un pò la rivisita al Futurismo.

UMBERTO STEFANELLI
“10 ANNI O POCO PIU"
10 anni o poco più di memorie fotografiche, di appunti volanti rubati al lento inesorabile passo del destino.
Un nome che ha il sapore della scoperta, del sogno, del miracolo. Un occhio lucido e curioso capace di mettere a fuoco perfino le emozioni. Una sorta di moleskine a sviluppo immediato, dove la parola cede il passo all’immagine, accompagnandola discretamente.
10 anni o poco più di vagabondaggi fotografici: aerei, treni, automobili, autobus, barche, traghetti, carrozze risciò, tricicli e scarpe consumate.

EZIO QUIRESI
“50 EMOZIONI”
Le cinquanta immagini in bianco-nero presentate ad Orvieto con il titolo “50 emozioni”, è solo una piccola parte delle centinaia di fotografie che ho scattato nei primo trent’anni di attività professionale a confermare che tutto quanto gravita nel raggio della sensibilità visiva, può interessare qualsiasi persona dotata di un apparecchio fotografico.
La signora bendata mi ha dato una mano in ognuna delle località del nostro meraviglioso Paese, ispirandomi con la sua virtuale presenza, aiutandomi, ed infine educandomi nel saper guardare. Queste immagini emotive, in buona parte rubate con la inconscia permissività dei soggetti (trattandosi di persone), dimostrano che non occorre cercare ciò che desideriamo immortalare, ma sono gli stessi soggetti che ci vengono incontro.
Credo perciò di essere stato fortunato.

CLAUDIO BRUFOLA
“OMBRE CINESI IN MOVIMENTO”
Dice Federico Rampini corrispondente de La Repubblica da Pechino: " Il futuro appartiene a Cindia, e la rapidità con cui lo sviluppo asiatico cambia il pianeta impone scelte urgenti. Tre miliardi e mezzo di cinesi, indiani e altri popoli asiatici ci contendono le risorse naturali sempre più scarse; le riserve petrolifere mondiali sono sotto una pressione inaudita; l'effetto economico è brutale, l'impatto sull'ambiente è pauroso".
Le immagini, qui raccolte, rappresentano una minima parte dei reportage realizzati in alcune Province della Cina a fine 2007. Il lavoro è commissionato da Eni SpA, per illustrare un numero monografico di Eni' Way Magazine, uscito a gennaio di quest'anno.
I reportage fotografici di Claudio Brufola descrivono il territorio e il popolo cinese: un paese capace di affascinare con scenari straordinari, grandi metropoli affollate e natura incontaminata, antiche tradizioni e progresso industriale.

Fondo Internazionale Orvieto Fotografia
Via dei Frassini 35 B - 00172 Roma
tel. 39 06 23231313 fax 39 06 2185481


ORVIETO FOTOGRAFIA: 10 BUONI MOTIVI PER PARTECIPARE

1) I Relatori Italiani: in plenaria, Francesco Zizola e Tano D’Amico, due grandi autori della fotografia Italiana di reportage. Due personalità diverse, uno splendido esempio di stile Italiano che si afferma nel mondo.
2) I Relatori Americani: Robert Frank e Sante D’Orazio. Due miti, per la prima volta insieme in Italia, per farci toccare dal vivo la leggenda e per contagiarci col loro talento.
3) I Relatori Cinesi: Liang Daming e Hui Huaijie, l’incontro con un mondo e una cultura diversi, una civiltà antica e affascinante, ma soprattutto un paese in forte sviluppo, che offre enormi opportunità, anche per noi...
4) Gli incontri pomeridiani: Joe Oppedisano, Davide Cerati ed il Professor Kartleven stimoleranno e indirizzeranno la nostra creatività, ognuno col proprio sapere, con esempi eccellenti e metodi scientifici.
5) I Seminari: pratici e specializzati, ideali per aggiornare e rinfrescare la nostra tecnica. Inoltre, i seminari sulle materie obbligatorie nel percorso di acquisizione dei crediti IPP: Legislazione e Qualità riferiti alla professione fotografica. Ogni seminario vanta 10 crediti sul passaporto formativo.
6) La giornata degli AWARDS, in pre-Convention: un giorno intero di visione di immagini su grande schermo, con le valutazioni in diretta della giuria di esperti. Una carrellata di foto eccezionali, unico esempio in tutta Europa, uno stimolo enorme e tanti nuovi spunti per il nostro lavoro da portare a casa.
7) Le serate-evento con musica inclusa, per ritrovarsi con i colleghi, conoscersi, confrontarsi sulle tematiche comuni, divertirsi insieme sentirsi amici.
8) I Miti Italiani: gli illustri relatori che dalla prima edizione hanno arricchito la nostra sensibilità fotografica con la loro presenza sono stati invitati quest’anno quali spettatori eccellenti. Li troverai accanto a te, in sala o durante la cena di gala, disponibili, pieni di sapere e di umanità.
9) La serata dei Premi: un galà ricco, pieno zeppo di riconoscimenti, attestati di qualità e ricchissimi premi. Quest’anno il montepremi, anche in denaro, supera i 25.000,00 Euro. E forse, tra tutti i premi c’è anche il TUO.
10) Le mostre, aperte al pubblico. Siamo l’unica organizzazione in Italia che dà tanto spicco alla fotografia professionale! Le esposizioni dei grandi autori, ma anche l’opportunità per tanti autori meno conosciuti di trovare uno spazio, una visibilità al pubblico nella cornice prestigiosa dei palazzi più belli di Orvieto.

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