...E l'autostrada N2 Chiasso-San Gottardo. L'esposizione e' dedicata ai progetti elaborati dall'architetto ticinese Rino Tami quale consulente estetico per l'autostrada N2 nel tratto Chiasso-San Gottardo presentando un caso, per molti versi esemplare, in cui il progetto d'architettura acquista una dimensione territoriale.
e l'autostrada N2 Chiasso-San Gottardo
IUAV Istituto Universitario di Architettura di Venezia
AP - centro di servizi interdipartimentali
ARCHIVIO PROGETTI
in collaborazione con
Archivio del Moderno - Accademia di Architettura di Mendrisio, Università della Svizzera Italiana
L'esposizione è dedicata ai progetti elaborati dall'architetto ticinese Rino Tami quale consulente estetico per l'autostrada N2 nel tratto Chiasso-San Gottardo presentando un caso, per molti versi esemplare, in cui il progetto d'architettura acquista una dimensione territoriale.
I materiali esposti nella mostra provengono dall'Archivio Rino Tami, raccolto e conservato presso l'Archivio del Moderno dell'Accademia di Architettura di Mendrisio.
La polemica sollevata in Italia da Bruno Zevi con un articolo uscito su "l'Espresso", nel febbraio del 1961, in merito alla disorganicità negativa dell'Autosole, tra Firenze e Bologna, fu l'occasione per implicare l'architetto Rino Tami come "consulente estetico" dell'Ufficio Strade Nazionali del Cantone Ticino (Svizzera), ruolo che svolse per un ventennio, dal 1963 al 1983.
Tami, chiamato dall'allora capo Dipartimento delle Costruzioni, Franco Zorzi, e incaricato della supervisione estetica dell'autostrada ticinese, riesce, attraverso un impegno progettuale assolto con immutato rigore sull'arco di vent'anni, a conferire un volto unitario all'opera, disegnando viadotti, muri di sostegno del terreno, portali di galleria, pozzi di ventilazione, sovrappassi, aree di sosta, edifici di servizio.
La sua ricerca investe ogni aspetto, dall'inserimento nel territorio del tracciato autostradale - sapientemente risolto attraverso un'attenta lettura del sito e l'adozione di muri di sostegno in cemento armato modulati da una rigorosa trama geometrica - fino al disegno dei dettagli più minuti degli edifici di servizio.
Tami manifesta un'attenzione speciale nei confronti dell'architettura e del paesaggio con il quale intenta un dialogo stretto e costante per creare una nuova realtà ambientale in cui i due soggetti possano convivere senza eccessivi strappi o conflitti insanabili.
Egli insiste sull'unitarietà stilistica, innanzi tutto con l'impegno di un unico materiale costruttivo, il cemento armato, cui segue la sistematica reiterazione di stilemi, di accorgimenti costruttivi, di elementi di dettaglio, assunti sempre in termini essenziali, a comporre un linguaggio formale asciutto, stringato, lineare, di evidente e ricercata pulizia.
Ne risulta un'opera di straordinaria coerenza e di alto valore formale, che contribuisce in misura determinante a conformare un'ampia porzione di territorio, da Chiasso al San Gottardo, e che deve essere considerata tra le maggiori opere d'architettura realizzate in Ticino nel Novecento.
curatori Nicola Navone e Letizia Tedeschi
promotore Istituto Universitario di Architettura di Venezia - Archivio Progetti
inaugurazione 6 dicembre 2001 alle ore 17.00
apertura lunedì-venerdì, dalle ore 10.00 alle ore 17.00
chiusura feste natalizie 24/12/01-4/01/02
INGRESSO LIBERO
informazioni tel. 041/2571012-710025 - fax 041/715788
IUAV - AP Archivio Progetti,
Cotonificio veneziano di S.Marta
Dorsoduro 2196, 30123 Venezia