Susanna De Bernardi
Pasquale Martini
Giovanni Bai
Francesco Tedeschi
Gabi Scardi
Antonio D'Avossa
Elena Di Raddo
Paolo Campiglio
Giorgio Zanchetti
Stefano Gualdi
Roberto Boschi
"Il mio contributo all'evoluzione della specie": Susanna De Bernardi, Pasquale Martini, a cura di Elena Di Raddo. Studioventicinque prosegue il progetto intrapreso negli scorsi anni, proponendo una serie di mostre-incontro destinate a coinvolgere direttamente il pubblico e gli operatori del mondo dell'arte.
"Il mio contributo all'evoluzione della specie": Susanna De Bernardi, Pasquale Martini, a cura di Elena Di Raddo.
Studioventicinque prosegue il progetto intrapreso negli scorsi anni, proponendo una serie di
mostre-incontro destinate a coinvolgere direttamente il pubblico e gli operatori del mondo dell'arte.
Nella stagione 98-99 un gruppo di curatori ha invitato ad esporre una serie di artisti che potessero, con
il loro lavoro, fornire un proprio Contributo all'evoluzione della specie. Per il 1999-2000
studioventicinque propone una ulteriore riflessione su quella specie particolare che è l'artista: Il mio
contributo alla conservazione della specie cercherà di indagare quell'universo particolare che è il mondo
dell'arte e il suo contraddittorio rapporto con un mondo circostante in continua trasformazione. Le
iniziative saranno coordinate da Tufano e curate da Giovanni Bai, Francesco Tedeschi, Gabi Scardi,
Antonio D'Avossa, Elena Di Raddo, Paolo Campiglio, Giorgio Zanchetti, Stefano Gualdi, Roberto
Boschi.
Susanna De Bernardi e Pasquale Martini non sono bodyartisti, ma nella loro opera
attingono a forme e significati dalla corporeità , propria o di chi sta loro vicino,
attraverso un'arte che supera la pittura e la scultura, o la facile fotografia patinata, e
rimescola i linguaggi. Il loro lavoro è continuamente proiettato verso il corpo,
inteso, soprattutto, nella sua natura filosofica. La dimensione corporea, infatti, nel
momento in cui si fa apertura sul mondo diviene anche misura delle cose e delle
realtà della natura, misura della propria fisicità nello spazio. E' luogo, dunque, di un
processo non solo fisico, ma anche e soprattutto mentale. "La prima verità - scrive
Merleau Ponty - è sì 'io penso', ma a condizione che con ciò si intenda: 'io inerisco a
me inerendo al mondo". Recuperando il primitivo equilibrio tra il corpo umano e il
mondo sociale, naturale, e dell'arte, i due artisti restituiscono al corpo il suo ruolo di
centro dell'irradiazione simbolica del mondo, sottolineandone la funzione nei
confronti del vivere e del pensare. Così come del resto avviene nello stato
primordiale dell'uomo e nelle società antiche, dove gli episodi naturali si traducono
in eventi sociali grazie a un sistema di simboli che trasforma i fenomeni,
meteorologici o biologici, nelle realtà culturali dei riti e delle pratiche magiche e
religiose. Dimensioni, queste, particolarmente sentite da Susanna De Bernardi, che,
appunto, rivela uno specifico "femminile", nel forte senso di appartenenza al ciclo
della vita che si incontra nei suoi dipinti e nelle sue tavole fotografiche. Il confronto
tra operazione mentale e sentimento di appartenenza alla natura si traduce in opere
che attivano un meccanismo di rivelazione. Una forma primaria, riconoscibile da un
oggetto all'altro, e individuabile in alcune singole parti del corpo umano, risulta così
essere alla base di ogni realtà animata o inanimata, dei meccanismi inconsci che
imprigionano la realtà in concetti precostituiti. Il rapporto tra il corpo e i luoghi è
più forte in Pasquale Martini. La scultura o il proprio corpo risultano, infatti, essere
"ambientati" in un paesaggio che è reale, ma carico di significati mentali e
psicologici. Egli cerca il confronto fisico con le cose, siano esse oggetti da lavoro,
animali o le sue stesse sculture. Il lavoro dello scultore passa dall'oggetto al suo
corpo senza soluzione di continuità . Come le sue forme in resina si confondono con
le rocce naturali, così il suo corpo, nelle fotografie, è natura e scultura allo stesso
tempo.
Lunedì 17 aprile 2000 alle ore 19,00
La mostra rimarrà aperta sino al 30 aprile 2000 e sarà visibile dal martedì al venerdì
previo appuntamento telefonando al numero 02/89420303.
STUDIOVENTICINQUE Associazione Culturale
Via Col di Lana 14
20136 Milano
tel/fax 02/89420303