Spazio Guicciardini
Milano
via Guicciardini, 6
02 77406381 FAX 02 77402382
WEB
Hedayat Nedgabat
dal 11/3/2008 al 10/4/2008
lunedi' - venerdi' 9.30-12.30 e 14.30-18.30, sabato e festivi chiuso
02 77406315

Segnalato da

Paola Di Andrea



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Hedayat Nedgabat



 
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11/3/2008

Hedayat Nedgabat

Spazio Guicciardini, Milano

Le fotografie presentate nella mostra "Uno Sguardo sull'Iran" si rivolgono alla complessa "modernita'" iraniana che coniuga le influenze occidentali allo sviluppo di molteplici anime derivanti dall'antica tradizione culturale del Paese. Nelle sue immagini Nedgabat mostra la solitudine di chi e' respinto ai margini della societa'.


comunicato stampa

Le fotografie di Hedayat Nedgabat, presentate nella mostra “Uno Sguardo sull’Iran” presso lo Spazio Guicciardini di Milano, si rivolgono alla complessa "modernità" iraniana che coniuga aspetti veicolati dall'Occidente allo sviluppo di molteplici anime autoctone, derivanti dall'antica e ricca tradizione culturale del Paese. Nelle sue fotografie Nedgabat ha sempre mostrato la solitudine di coloro che sono stati respinti ai margini della società, dando voce alle loro attitudini ed aspirazioni. La scelta dei temi conferma l'inclinazione del fotografo iraniano verso la fotografia come espressione di marcato risvolto sociale. Egli ritrae la realtà così come si presenta, senza modificarla: ed è proprio dalla sua attenta osservazione che si possono trarre spunti emblematici, e talvolta anche paradossali, che evidenziano contrasti, contraddizioni presenti nella complessità del mondo contemporaneo.

Le sue foto dei volti delle donne iraniane contornati dal "velo" islamico, obbligatorio dal 1981, svelano una variegata umanità femminile all’interno della società iraniana, con diverse visioni del mondo e del proprio ruolo. Questo modo di intendere la fotografia viene spiegato dallo stesso Nedgabat: "Ho vissuto in prima persona la rivoluzione Iraniana, evento che, insieme alla sconfitta dell'Unione Sovietica in Afghanistan seguita nello stesso anno, ha sconvolto l'assetto del Medio Oriente dopo il 1979, con pesanti ripercussioni su scala mondiale. Essendo stato testimone di tale rivolgimento, ho cercato di cogliere attraverso l'obiettivo la realtà Iraniana, anche se mi sento di definire questo solo uno ‘sguardo sull'Iran’. Infatti, per cogliere la realtà del mio Paese in profondità, occorrerebbe fissare ulteriormente l'analisi e l'attenzione su tanti altri aspetti. Ed é ciò che spero di poter condurre in futuro, con altri lavori."

Hedayat Nedgabat è nato nel 1961 in Iran e dal 1990 risiede in Olanda. Con Nader Mehraban, Kaveh Golestan e Behroz Reshad, è considerato uno dei pionieri della fotografia documentaristica sociale iraniana. Quando era soltanto un adolescente venne organizzata la sua prima mostra personale alla Naghsh Exposition, all’epoca importante luogo d'incontro culturale di Teheran. Il suo sguardo tagliente, audace e rigoroso, insieme alla cura del dettaglio nelle inquadrature, offrirono subito un’immagine profondamente toccante della miseria e delle iniquità sociali. In seguito Nedgabat ha esposto le sue opere in numerose città dell’Iran e contemporaneamente ha fotografato e documentato la realtà del crescente fenomeno degli emarginati. Nel 1990 lascia l’Iran per emigrare in Olanda, dove ha continuato il suo lavoro, affrontando tematiche di più ampio carattere internazionale e transnazionale. Collaborando con riviste e quotidiani ("National Geographic"), effettua reportage da diversi Paesi del mondo, affrontando tematiche di forte impatto sociale: AIDS in Africa; bambini-soldato, lavoro infantile, mercato internazionale della prostituzione, l'Afganistan in periodo talebano e poi sotto Karzai, l'Iraq con Saddam Hussein e successivo alla sua caduta, manifestazioni antiglobalizzazione svoltesi in Svezia, Austria ed in Italia, a Genova.

Da questi progetti monografici nascono mostre personali in spazi espositivi di diversi Paesi. Nel 1996 "Children work", alla Kathleen Ewing Gallery di Washington; nel 1997, "L' Islam in Africa", nella Galleria di Greenpoort a New York, e nel 1998 la mostra "Aids" al Fotomuseum, nel Munchner Stadtmuseum di Monaco. Nel 1999 l'inquietante realtà rappresentata dai "Bambini soldato" è esposta presso il Museum Moderner Kunst (MUMOK) di Vienna; nel 2000 "Vita quotidiana nel Kurdistan iraniano e iracheno" è il titolo della raccolta di opere presentate a Berlino, presso il Landesmuseum fur Moderne Kunst, Fotografie und Architektur. Nel 2001 la mostra, di genere del tutto nuovo rispetto ai precedenti, "Colori nel sogno", è ospitata alla Art Gallery di Parigi.

Nedgabat ha preso parte anche a mostre collettive presso il Moderne Art Museum di Berlino, la Casa della Cultura di Amsterdam e l’International Centre of Photography di New York.

Ufficio Stampa:
Provincia di Milano/Cultura, tel 02.7740.6388/6359
p.diandrea@provincia.milano.it, m.piccardi@provincia.milano.it

Inaugurazione martedì 12 marzo ore 18

Spazio Guicciardini
via Guicciardini 6, Milano
lunedi' - venerdi' 9.30-12.30 e 14.30-18.30, sabato e festivi chiuso
Ingresso libero

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