Ron English
Sas Christian
Colin Christian
Kris Lewis
Zoe Lacchei
Francesco Lo Castro
Dalek
Rocky Grimes
Giorgio Baldi
Francesco Lo Castro
Collettiva. Sono esposte diverse opere che rappresentano alcuni tra i piu' significativi artisti del pop surrealismo internazionale. Gli appassionati di questa corrente potranno godersi svariati immaginari che spingono il ritratto sui limiti del parossismo figurativo. A cura di Francesco Lo Castro.
A cura di Francesco Lo Castro
Si inaugura presso Dorothy
Circus Gallery la mostra FURORE. Saranno esposte, per la prima volta in
Italia, diverse opere che rappresenteranno alcuni tra i più
significativi artisti del pop surrealism internazionale.
Gli appassionati di questa corrente potranno godersi svariati
immaginari che spingono il ritratto sui limiti catartici del parossismo
figurativo.
Ci sarà Ron English, autore che già negli anni Novanta ci stupiva con
il suo pantheon pop di celebrities dallo stile plasticoso. In mostra
sarà esposta una bella sorpresa: il ritratto del piccolo Andy Warhol.
Sas Christian usa la pittura per raccontare donne dagli sguardi
grintosi e sensuali, una sorta di bambole viniliche iperrealiste che
dilatano il registro delle emozioni e passioni.
Colin Christian è invece autore di giganteschi androidi scultorei,
corpi iperfetish dalla sensualità ancestrale e dal furore femminile.
Kris Lewis presenta alcuni ritratti di giovani ragazze che mostrano i
simboli della loro modernità in uno schema quasi ottocentesco.
Zoe Lacchei, ex illustratrice per Marilyn Manson, presenterà nove
geishe eseguite secondo la tecnica del calligrafismo giapponese. Per
l’artista italiana si tratta di una narrazione sequenziale e ossessiva
sui volti, una processione irriverente in cui ogni spirito femminile
viene guidato da un animale che ne simboleggia il carattere furente.
Le immagini di Francesco Lo Castro ci riportano agli aspetti onirici e
spettrali del pop surrealism. Sua è l’inquieta “Girl and the sea”,
immagine sospesa tra mari rabbiosi e aloni di fuoco, il tutto in un
close-up sulle dinamiche sociali di un evanescente american dream.
In mostra anche le geometrie di Dalek che evoca automi spaziali,
raffigurati mentre si muovono secondo la scansione di un tempo
elettronico.
Le tele di Rocky Grimes sono un urlo metallico che giunge dai fondali
del più radicale underground americano.
Fino agli ironici soggetti di Lebo, poetici interpreti di un nuovo
fermento creativo.
Uno slide parossistico e muscolare che si nutre della stessa passione e
dello stesso furore con cui si alimentano gli immaginari degli artisti
prescelti.
Si ispira al tema della mostra il musicista Giorgio Baldi. Per
l’occasione ha composto un omaggio ai lavori del pop surrealism,
un’esclusiva colonna sonora che farà parte del catalogo edito dalla
Dorothy Circus Gallery.
Inaugurazione 16 marzo ore 19.30
Dorothy Circus Gallery
Via Nuoro 17, Roma
Ingresso libero