Mandelli Arte Contemporanea (nuova sede)
Seregno (MB)
via Garibaldi, 89
0362 330250
WEB
Ulrich Egger
dal 14/3/2008 al 9/4/2008

Segnalato da

Mandelli Arte



approfondimenti

Ulrich Egger



 
calendario eventi  :: 




14/3/2008

Ulrich Egger

Mandelli Arte Contemporanea (nuova sede), Seregno (MB)

L'Angelo della storia. Il titolo della mostra e' tratto dal brano di Benjamin in cui l'angelo, trascinato verso il futuro, assiste pero' all'accumularsi delle macerie prodotte dalla storia stessa. Cio' che affascina l'artista, che si avvale di una combinazione di fotografia ed elementi scultorei, e' proprio questo accumulo di calcinacci, di tondini storti, di strutture pericolanti.


comunicato stampa

Il Giorno 15 marzo 2008 alle ore 18.00 si inaugura presso la galleria Mandelli arte di Seregno la mostra personale di Ulrich Egger. Il titolo della mostra (in italiano l’Angelo della storia) è tratto dal celeberrimo brano di Walter Benjamin contenuto nelle Tesi di filosofia della storia, un testo del 1940. L’angelo della Storia è quello che, con le ali aperte trascinato verso il futuro dal vento del progresso, con il volto però rivolto al passato, assiste all’accumularsi delle macerie prodotte dalla storia stessa. Queste parole vennero scritte dallo scrittore tedesco in concomitanza con l’avvento della guerra appena pochi mesi prima di arrivare alla tragica decisione del suicidio.
A questo passo si riferiscono gli ultimi lavori di Ulrich Egger.

A differenza di Benjamin, però, ciò che affascina l’artista altoatesino, che si avvale per la realizzazione delle sue opere di una combinazione di fotografia ed elementi scultorei, è proprio questo accumulo di calcinacci, di tondini storti, di strutture pericolanti. E’ come se lo sguardo fosse rapito dalla vitalità della materia, dalla sua forza erompente, quasi che la materia da sola fosse capace di autoriprodursi. In essa vede una sorta di capacità di autorigenerazione della materia, presentando quasi come necessaria la sua ricostituzione.

L’angelo della Storia, per Egger, non assiste solo all’accumulo delle macerie ma considera che queste ci parlano della vita, che è stata e che sarà. Esattamente come i paesaggisti preromantici vedevano nelle rovine romane un elemento di nostalgia ma anche la testimonianza della grandezza di quello stesso passato, da cui trarre ispirazione per l’edificazione di una nuova architettura. Dunque la rovina contiene in se stessa anche la premessa per la ricostruzione. E di questa ci parla in altre sue opere.

Storicamente posta sulla scia di quella di Giuseppe Uncini, la sua opera si sofferma con attenzione sugli elementi della costruzione, grossi bulloni, tiranti tesi, cavi d’acciaio, rappresentano una sorta di altra faccia della medaglia, come elementi vitali, cellule e membra di una nuova storia. Costruzioni viste di sfuggita dall’autostrada, ponti e tralicci, sotterranei di fabbriche in cui viene contenuta l’attività dell’uomo, vengono illustrate e commentate da elementi tridimensionali aggettanti, come una sorta di nuovo progetto che contenga, oltre all’oggetto anche la sua proiezione nel vissuto di ognuno di noi.

E a questo si riferisce inoltre l’attuale collaborazione di Egger con il gruppo di lavoro legato allo studio di architetti SNOHETTA di Oslo, a cui è stato chiamato come consulente artistico, in vista della realizzazione di vasti progetti di respiro internazionale. La mostra è composta da una ventina di lavori dell’ultimo periodo, fra cui foto combinate ad elementi scultorei, foto singole, disegni.

Inaugurazione sabato 15 marzo 2008 ore 18

Mandelli Arte Contemporanea (nuova sede)
Via Garibaldi, 89 - Seregno (MI)
Ingresso libero

IN ARCHIVIO [11]
Eric Serafini
dal 8/10/2010 al 9/11/2010

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede