Concettualismi. La mostra presenta un artista sloveno che si occupa di pittura, grafica, pedagogia della pittura e illustrazione. A cura di Dejan Mehmedovic.
Lo spazio d’arte XX.9.12 FABRIKArte, Piombino Dese, Padova, inaugura sabato 15 marzo alle ore 18.00 la mostra d’arte “SEDMAK”, concettualismi di Ales Sedmak; Dejan Mehmedovic curerà la presentazione critica dell’artista. Accompagnerà la serata la performance musicale di Alessandra Dotto.
Con questa mostra, XX.9.12 FABRIKArte, continua a rafforzare un rapporto di collaborazione con artisti e curatori della Repubblica Slovena, con cui da tempo coopera fattivamente. Patrocina l’evento il Ministero della Cultura della Repubblica Slovena, oltrechè la Provincia di Padova.
Ales Sedmak è un artista sloveno che si occupa di pittura, grafica, pedagogia della pittura e illustrazione.
inizia la sua ricerca artistica ispirandosi al gruppo francese attivo negli anni settanta, Support Surface: con gli approcci originali alla ricerca della materialità del quadro, all’analisi e decostruzione del telo pittorico, dalla testualità del telo e dei suoi margini (e dei margini interiori), della qualità del legno, della pigmentazione e dei rapporti minimalisti tra la forma, il colore e lo spazio.
Le opere in mostra, rimandano al suo patrimonio umanistico e intellettuale, come se si trattasse di fotogrammi in cui ha visualizzato i propri punti di partenza filosofici ed epistemiologici, ma anche i paradossi dove si evince la presenza di quello che non c’è più.
Le variazioni dell’estetica ready made portano in sé le caratteristiche dell’avvenimento, una verità e un’esperienza che funzionano come le riflessioni precise del work in progress che è stato interrotto violentemente.
L’artista ci introduce con la sua suggestiva lingua artistica nella meditazione che tutto il creato sia fuggevole ma, all’opposto, rivive l’idea della rigenerazione e della continuità con le immagini dei semi e dei fiori, da cui nasce una vita nuova.
Il testo simbolico del concetto ambientale, presenta l’idea della sintesi tra la natura e la cultura come due punti complementari dell’esistenza e porta lo spettatore nello stato estatico di autocoscienza e al pensiero di conservare il nostro patrimonio naturale e culturale, soprattutto oggi, nel tempo dei modi crescenti di ogni male fisico e morale.
Inaugurazione ore 18
XX.9.12 Fabrika
via Albare, 7 - Piombino Dese (PD)
Ingresso libero