Neue Bilder. Sono in mostra 28 oli su tela di piccolo e grande formato, eseguiti nel corso dell'ultimo anno appositamente per l'occasione. Una pittura intrisa di enigmatiche atmosfere e densa di contenuti psicologici.
Sabato 15 marzo 2008 presso la galleria Bugno, Campo S. Fantin – Venezia, si inaugura la terza mostra personale in galleria dell’artista germanica Gunilla Jaehnichen, “Neue Bilder”.
Dopo aver esposto per la prima volta in Italia alla Galleria Civica di Arte Contemporanea di Bolzano, nella mostra “Vertraute Raume”, ha esposto a Venezia, Bugno Art Gallery, con la mostra “Niemand ist eine Insel” nel 2002, e con “Insomnia” nel 2006.
Nata a Stade, Germania, nel 1972, ha studiato con Stanley Brouwn all’Accademia di Amburgo. Ha esposto in numerose esposizioni personali e collettive in Germania, e all’estero, ed è già presente con le sue opere in importanti collezioni private in Italia, Stati Uniti, Germania, Inghilterra e Francia.
Saranno in mostra 28 oli su tela di piccolo e grande formato, eseguiti nel corso dell’ultimo anno appositamente per la mostra.
La pittura di Gunilla Jaehnichen, fortemente intrisa di enigmatiche atmosfere, e densa di contenuti psicologici di non facile interpretazione, si colloca nel contesto di trasformazione di una nuova narrativa nel passaggio dal ventesimo al ventunesimo secolo, che riguarda molteplici forme espressive. In questo contesto sono ad esempio pittori come Pieter Doig, annoverato tra i precursori, e gli esponenti della Nuova Scuola di Leipzig, così come un’intera generazione di giovani artiste accomunate dal concetto piuttosto abusato di “Nuovo Romanticismo”.
La complessità e la multidimensionalità della rappresentazione narrativa, arricchita dalla relazione iconografica della storia dell’arte, l’apertura per il fiabesco ed il fantastico, mescola con i linguaggi espressivi contemporanei della cultura di massa le strategie dello straniamento e della provocazione, anche attraverso l’implicito legame con temi politici e sociali che ne costituiscono elementi fondanti, e caratterizzano questo sviluppo pittorico.
A partire dagli studi presso l’Accademia di belle Arti di Amburgo, i soggiorni in Islanda e New York e le sue prime mostre personali all’inizio del nuovo millennio, ha coniato il suo caratteristico linguaggio figurativo.
Mentre nelle opere giovanili le figure erano evidentemente interpretabili come autoritratti dell’artista, nel corso del tempo Gunilla Jaehnichen ha sviluppato un repertorio di “tipi” pittorici, che seguono ad una stilizzazione espressiva, e che nel corso degli anni si sono raffinati, elaborati ed ampliati.
Inaugurazione ore 18.30
Bugno Art Gallery
San Marco 1996/d - Venezia
Orario: dal martedì al sabato dalle 10.30 alle 19.30, e domenica e lunedì dalle 16.00 alle 19.30.
Ingresso libero