Giovanni Barbieri
Annibale Marini
Luigi Serra
Alessandro Guardassoni
Alessandro Scorzoni
Ferruccio Giacomelli
Luigi Bertelli
Giovanni Romagnoli
Garzia Fioresi
Angelo Davoli
Vanvitelli
Giovanni Boldini
Beatrice Buscaroli
Divisa in varie sezione tematiche (piazza Maggiore, il Nettuno, le chiese, i palazzi le vie e le piazze) la mostra prende idealmente avvio da una veduta di Porta Galliera del Vanvitelli, giungendo ad un'altra opera recentemente acquisita dalla Fondazione Cassa di Risparmio: la Fontana del Nettuno acquerellata di Giovanni Boldini. Esposte anche le opere di molti altri paesaggisti.
a cura di Beatrice Buscaroli
In occasione della mostra su Antonio Basoli organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Bologna, cui la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna partecipa prestando un gran numero di opere, si inaugura a Casa Saraceni l’esposizione parallela Vedute Bolognesi dal Vanvitelli a Giovanni Boldini, che vedrà esposte opere di altri vedutisti famosi e non.
Quando si parla di vedutismo a Bologna la mente corre immediatamente ad Antonio Basoli, eppure è una tradizione che conta tra sette, otto e novecento una fitta schiera di seguaci che a quest’ultimo si sono ispirati reinterpretandone il carattere ed innovandone il genere secondo gli stili, le tecniche e le ricerche via via imposte sul panorama artistico internazionale, soprattutto al volgere del secolo scorso.
Tra questi vi sono molti pittori anonimi, artisti dilettanti che si sono misurati con il paesaggio cittadino, lasciando - forse a loro insaputa - importanti testimonianze di una Bologna perduta, di angoli di città irriconoscibili, travolti e stravolti dall’urbanizzazione e dal progresso. Vi sono anche tutti i nomi della tradizione figurativa bolognese d’inizio secolo: i paesaggisti accademici e quelli definiti pomposamente “secessionisti”, i più naturalisti e quelli aperti alle nuove istanze che giungevano da Parigi, coloro che guardavano alle avanguardie e quelli tesi verso il futuro, anche da qui, anche da Bologna.
Vi sono Giovanni Barbieri, Annibale Marini, Luigi Serra, Alessandro Guardassoni, Alessandro Scorzoni, Ferruccio Giacomelli. E ancora, Luigi Bertelli, Giovanni Romagnoli, Garzia Fioresi, fino ad Angelo Davoli, artista contemporaneo che reinterpreta il tema ormai classico del paesaggio urbano in chiave decisamente moderna, personale e lirica.
Divisa in varie sezione tematiche (piazza Maggiore, il Nettuno, le chiese, i palazzi le vie e le piazze) la mostra prende idealmente avvio da una favolosa veduta di Porta Galliera del Vanvitelli, giungendo ad un’altra straordinaria opera recentemente acquisita dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna: la Fontana del Nettuno acquerellata di Giovanni Boldini, tra le rarissime vedute bolognesi dell’artista ferrarese che lavorò a Parigi a stretto contatto con gli impressionisti.
Molte testimonianze indicano quanto i nostri autori siano stati influenzati dalla corrente artistica del vedutismo e quanto l’abbiano inseguita quale simbolo di conquista e di emancipazione dai dettami d’accademia; ecco dunque alcune vedute fantastiche di una Bologna settecentesca molto scenografica, frutto della fantasia e dell’invenzione di Giuseppe Baruffi. Una sezione è riservata infine alla Bologna delle acque, tema che sempre desta grande curiosità e interesse.
Le immagini tracciano la storia degli eventi e dei cambiamenti in Bologna dal 1700 ai giorni nostri, ripercorrendo le epoche della città attraverso i segni che consentono di decifrarla. Monumenti e tessuto urbano in perenne divenire costituiscono infatti il volto e l’espressione concreta della società che li ha voluti, costruiti, abbattuti, ripristinati, sostituiti, abbattuti e ricostruiti di nuovo.
Le opere - una novantina, in gran parte oli su tela - sono tutte di proprietà delle Collezioni d’Arte e Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna: alcune, come il Boldini, di recentissima acquisizione.
La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna promuove per l’occasione la ristampa anastatica di due preziosissimi taccuini di disegni del Basoli (“Studi di Nuvole” e “Vedute”), accompagnati da un fascicolo introduttivo e un elegante cofanetto (a cura di Bononia University Press). Il catalogo della mostra è a cura di Beatrice Buscaroli edito da Bonomia University Press, con schede delle opere di Mirko Nottoli, saggi di Alessia Marchi e Angelo Zanotti.
Inaugurazione Giovedì 20 Marzo 2008, alle ore 18
Palazzo Saraceni
via Farini 15 - Bologna
Orari: tutti i giorni 10-19