Sala Ss. Filippo e Giacomo
Brescia
via delle Battaglie, 61
030 43018
WEB
Carlo Previtali
dal 19/3/2008 al 12/4/2008
mar-dom 15.30-19.30. Chiuso lunedi, Pasqua e Lunedi dell'Angelo.
335 5633509

Segnalato da

Babele Comunicazione




 
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19/3/2008

Carlo Previtali

Sala Ss. Filippo e Giacomo, Brescia

Nelle opere dello scultore e' facile incontare popoli fantastici di ninfe, satiri, meduse: un teatro visionario, sospeso tra mito e contemporaneita', plasmato manipolando il fuoco e l'ossigeno secondo il rituale secolare della tecnica giapponese della ceramica raku.


comunicato stampa

a cura di Domenico Montalto

Un popolo fantastico di ninfe, satiri, meduse: un teatro visionario, sospeso tra mito e contemporaneità, plasmato manipolando il fuoco e l’ossigeno secondo il rituale secolare della tecnica giapponese della ceramica raku.

Dal 20 marzo al 13 aprile, la Sala Mostre del Comune di Brescia intitolata ai SS. Filippo e Giacomo ospita la mostra “Mondo magico: natura, mito e metamorfosi nella scultura di Carlo Previtali”, una personale di sculture e disegni di Carlo Previtali, autore bergamasco che ha trovato nel mondo classico e della mitologia greco-romana la rivelazione delle proprie più profonde ragioni d’artista.

Curata da Domenico Montalto e organizzata dall’Associazione Culturale “La Parada” con il patrocinio del Comune di Brescia, l’esposizione riunisce una quarantina di sculture in ceramica e bronzo e altrettanti disegni, a raccontare come Previtali, attraverso le tematiche dell’antico, sia riuscito ad esprimere la propria lunare natura d’artista, tendente al visionario, al meraviglioso, all’onirico, al magico, all’esoterico, all’occulto, all’oscuro, all’alchemico, al carnevalesco, al grottesco e al macabro, secondo quella plurisecolare lezione “umbratile” dell’arte europea che va dall’Ellenismo al Manierismo tardocinquecentesco, dal Barocco al Grechetto e a Salvator Rosa, dalle incisioni di Callot alle bautte veneziane settecentesche, da Blake a Goya, dal simbolismo di Wildt fino al Surrealismo. Tutte suggestioni che l’artista ha saputo declinare in un linguaggio contemporaneo, personale e riconoscibile.

Previtali è essenzialmente uno scultore di teste, di volti e di fisiognomìe, anche se nei suoi mondi notturni e incantati non mancano le opere a tutta figura: ninfe addormentate, Giani bifronti, bellissime Nereidi, Meduse decollate, Giuturne dal corpo liquefatto, icone d’un eterno femminino angelicato e magico.
E ancora: Bacchi melanconici coronati di pampini; fauni arguti; maschere grifagne del teatro greco e di quello giapponese del No; personaggi del mito di sangue come Marsia (lo scorticato vivo dal dio Sole, prefigurazione del cristiano san Bartolomeo) o di berniniana memoria come Apollo e Dafne, raccontati in uno splendido, monocromo dittico di candida maiolica; l’Ermafrodito, inquietante ma divino figlio di Ermes e di Afrodite; le tre ossute e spaventose Moire che detengono i nostri destini; i satiri che ritrovano il teschio di Polifemo, così enorme da somigliare a una caverna o a una montagna; e altri personaggi ancora.

Per dar vita a questo suo repertorio iconografico Carlo Previtali si è dedicato a una tecnica ceramistica d’origine extraeuropea, il raku, inventato nel Giappone medievale per produrre le stoviglie della cerimonia del tè: un sapiente dosaggio di calore e di ossigeno, di sali metallici e ossidi che creano peculiari effetti di cromatismo, in una “casualità” di superfici e di colori che l’autore si limita a governare, lasciando comunque un adito all’imprevisto, all’unicità del risultato finale.
Di qui i raffinati cromatismi della scultura di Previtali, dalle tonalità notturne, volatili, acquose, percorsi di sottili evibranti craquelures, ad esprimere un sentimento mitico dello stato di natura, della vita e delle sue potenze.

La mostra di Carlo Previtali è accompagnata da un catalogo (Lubrina Editore) con presentazione di Domenico Montalto.

Carlo Previtali è nato a Bergamo nel 1947 e vive e lavora a Grumello del Monte (Bg). Ha frequentato a Milano l’Accademia di Belle Arti di Brera dove nel 1975 si è diplomato alla scuola di scultura di Alik Cavaliere; successivamente si è laureato in Architettura al Politecnico di Milano. La sua attività d’insegnamento si è concentrata a Bergamo quale docente di discipline plastiche presso l’Istituto d’Arte ‘Andrea Fantoni’, l’Accademia di Belle Arti ‘Carrara’, il liceo artistico di Bergamo e poi di Lovere (Bg).

Alle prime mostre degli anni Sessanta, hanno fatto seguito partecipazioni a concorsi, mostre personali e collettive in spazi pubblici e privati e presenze alle più importanti fiere d’arte d’Italia. Fra le collettive più recenti si ricordano: ‘Tetralogia della natura’ alla Galleria Marieschi di Milano; ‘Il corpo e lo sguardo’ presso lo Young Museum, Centro Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Revere (Mn); ‘Viaggio attraverso la ceramica grottesca’ al Decennale del Premio Internazionale di Vietri sul Mare (Sa); ‘XII Biennale d’Arte Sacra’ organizzata dalla Fondazione Stauros Italiana Onlus a San Gabriele Isola del Gran Sasso (Tr); ‘La nave dei folli’ al complesso dell’Oratorio dei Disciplini di Clusone (Bg).

Tra le personali: ‘Il dramma della Passione di Cristo’ a San Giovanni Bianco (Bg) e nello scurolo della Parrocchiale di Vedeseta (Bg); ‘Il mito e la maschera’ alla Galleria ArsMedia di Bergamo; ‘Sculture’ alla Galleria Pettinato di Roma e ‘Anime di terra’ allestita presso la Libreria Bocca di Milano.Nel 2002 ha ricevuto il primo premio per la scultura alla II Rassegna di Arte Sacra ‘Pulchra Ecclesia’ di Montichiari (Bs) e nel 2006 ha ricevuto il ‘Premio Ulisse’ alla carriera conferito dalla Provincia di Bergamo.
Recentemente due opere dell’artista sono state acquisite e collocate rispettivamente nel Museo Interreligioso della Rocca di Bertinoro (Fc) e al Museo Stauròs d’Arte Sacra Contemporanea a S. Gabriele (Isola del Gran Sasso - Teramo).

per informazioni e immagini per la stampa:
Ufficio stampa: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni > tel. 320.8015469 > babelecomunicazione@libero.it

Inaugurazione: giovedì 20 marzo 2008, ore 18.30

Sala SS. Filippo e Giacomo,
via Battaglie 61/1 Brescia
Orari: martedì-domenica 15.30-19.30. Chiuso lunedì.
Chiuso Pasqua e Lunedì dell’Angelo.
Ingresso libero

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