With the occasional rainbow visiting. Attraverso una videoproiezione tripla, gli artisti elaborano una riflessione sulla condizione del vivere in Palestina e Israele. Citando voci diverse, ed utilizzando fonti di informazione quali blog, articoli e contributi audio scaricati dalla rete, gli artisti costruiscono un dialogo immaginario in cui punti di vista, culture e provenienze differenti, convergono fino a sovrapporsi, manifestando una condizione esistenziale comune.
.............english below
La galleria Lia Rumma di Napoli presenta la videoinstallazione di Ottonella Mocellin
e Nicola Pellegrini With the occasional rainbow visiting.
Attraverso una videoproiezione tripla, gli artisti elaborano una profonda
riflessione sulla condizione del vivere in Palestina e Israele. Citando voci
diverse, dalla giornalista palestinese Laila El-Haddad, allo scrittore israeliano
David Grossman e al poeta palestinese Mahmoud Darwish, ed utilizzando fonti di
informazione quali blog, articoli e contributi audio scaricati dalla rete, gli
artisti costruiscono un dialogo immaginario in cui punti di vista, culture e
provenienze differenti, convergono fino a sovrapporsi, manifestando una condizione
esistenziale comune. I temi dell'identità e della relazione con l'altro, ricorrenti
nella ricerca dei due artisti, vengono qui affrontati attraverso il racconto della
quotidianità in una situazione di conflitto.
Pensando all'idea di esilio come
condizione esistenziale, Ottonella Mocellin e Nicola Pellegrini hanno cercato di
interrogarsi su quanto il controllo e la paura abbiano cambiato anche la nostra
vita. Nella proiezione centrale, lo sfondo nero, progressivamente segnato da colpi
di proiettile, si trasforma prima in cielo stellato per poi comporre lentamente un
testo del poeta palestinese Mahmoud Darwish. Al testo si sovrappongono immagini di
fiori palestinesi - riproduzioni di disegni della missionaria svizzera del XIX
secolo Hanna Zeller - che appaiono e lentamente scompaiono, lasciando sullo schermo
una spettrale orma bianca, come se l'effimera bellezza dei fiori, in un contesto
drammatico come quello descritto, contenesse al tempo stesso l'essenza della vita e
la sua negazione. Gli schermi laterali ospitano un visionario collage video in cui
le immagini, elaborate per prendere le distanze dalle quotidiane immagini di
conflitto che ci passano i media, assumono un carattere straniante e poetico.
In occasione dell'inaugurazione verrà presentato il libro An incongruous beam of
beauty over the Gaza Strip con un intervento critico di Emanuela De Cecco pubblicato
dalla casa editrice Charta. La videoinstallazione e il libro fanno parte di un
progetto più ampio che comprende anche una performance teatrale presentata
nell'aprile 2007 al teatro Out Off di Milano.
Ottonella Mocellin (Milano, 1966) e Nicola Pellegrini (Milano, 1962) hanno già
esposto nella galleria Lia Rumma a Napoli nel 2002 e a Milano nel 2005. Tra le
principali mostre personali nel 2005 Le cose non sono quelle che sembrano, a cura di
Francesca Pasini, La Marrana Arte Ambientale, Monte Marcello (SP); nel 2003 In the
mood for love, a cura di Liza Plavinsky, MUAR, Mosca; nel 2001 Il Gioco della
verità, a cura di Bartolomeo Pietromarchi, Fondazione Adriano Olivetti, Roma. Tra le
principali mostre collettive nel 2007 La parola nell'arte, MART, Rovereto; nel 2006
Young Italian Artists at the Turn of the Millennium, Galleria Continua, Beijing;
D'Ombra a cura di Lea Vergine, Palazzo delle Papesse, Siena e MAN, Nuoro; nel 2005
XIV Quadriennale di Roma; nel 2003 "U-Topos" Biennale di Tirana; nel 2002, Listening
to new voices, PS1, New York e Videozone, Biennale di Tel Aviv; nel 2001, Videorom,
Biennale di Valencia; nel 1999 la Biennale Internazionale di Fotografia, Palazzo
Bricherasio, Torino.
Gli artisti saranno presenti all'inaugurazione.
..............................english
The Lia Rumma Gallery in Naples is pleased to present the video-installation by
Ottonella Mocellin and Nicola Pellegrini With the occasional rainbow visiting.
By means of an installation which simultaneously show three different videos, the
artists create a thought-provoking reflection on living conditions in Palestine and
Israel. By hearing different voices, ranging from the Palestinian journalist Leila
El Haddad, to the Israeli writer David Grossman and the Palestinian poet Mahmoud
Darwish, combined with other sources of information such as blogs, newspaper and
magazine articles and audio clips downloaded from the internet, the artists
construct an imaginary dialogue in which different points of view, cultures and
origins converge until they eventually overlap, displaying a shared existential
condition. The themes of identity and relationships with others, which frequently
occur in the work of the two artists, are addressed here through the description of
daily life in a situation of conflict.
By imagining the idea of exile as an
existential condition, Ottonella Mocellin and Nicola Pellegrini have sought to
explore the extent to which control and fear have changed our lives as well. In the
central video, the black background - which is gradually marked by bullets - is
transformed first into a starry sky until it slowly turns into the text of the
Palestinian poet Mahmoud Darwish. The text is superimposed by images of Palestinian
flowers - reproductions of drawings by the nineteenth century Swiss missionary Hanna
Zeller - which appear and gradually disappear, leaving a ghostly white trace on the
screen, as if the ephemeral beauty of flowers, in a dramatic context like the one
described, simultaneously contained the essence of life and its own denial. The
videos on either side show a visionary video collage in which the images, which are
intended to contrast with the daily images of conflict provided by the media, take
on an alienating, poetic quality.
The book An incongruous beam of beauty over the Gaza Strip, published by Charta with
a critical commentary by Emanuela De Cecco, will be presented at the opening. The
video installation and the book form part of a larger project which also includes a
theatrical performance which was presented in April 2007 at the Out Off Theatre in
Milan.
Ottonella Mocellin (born in Milan in 1966) and Nicola Pellegrini (born in Milan in
1962) have already exhibited their work in the Lia Rumma Gallery in Naples in 2002
and in Milan in 2005. Their main personal exhibitions include Le cose non sono
quelle che sembrano (Things are not what they seem), curated by Francesca Pasini, La
Marrana Arte ambientale, Monte Marcello (SP) held in 2005, In the mood for love,
curated by Liza Plavinsky, MUAR, Moscow in 2003, and Il Gioco della verità (The
Truth Game), curated by Bartolomeo Pietromarchi, Fondazione Adriano Olivetti, Rome
in 2001. Their main collective exhibitions include La parola nell'arte (The word in
art), MART, Rovereto in 2007, Young Italian Artists at the Turn of the Millennium,
Galleria Continua, Beijing, D'Ombra curated by Lea Vergine, Palazzo delle Papesse,
Siena and MAN, Nuoro held in 2006; the Fourteenth Rome Quadriennial in 2005,
"U-Topos" held at the Tirana Biennial in 2003, Listening to new voices, PS1, New
York and Videozone, Tel Aviv Biennial in 2002, Videorom at the Valencia Biennial in
2001 and the International Biennial of Photography, Palazzo Bricherasio, Turin held
in 1999.
The artists will be present at the gallery for the inauguration.
Opening mercoledì 2 aprile 2008, ore 19
Galleria Lia Rumma
via Vannella Gaetani, 12 - Napoli
Orario della galleria: da martedì a sabato 11-13.30 e 16-19.30. Gli altri giorni su appuntamento.
Ingresso libero