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26/3/2008

Elio Varuna

Biblioteca Angelica, Roma

Dopo aver festeggiato i 10 anni d’attività pittorica con una grande personale tenuta in una galleria di tendenza nel cuore di Berlino, Elio Varuna torna sulla scena artistica romana con la mostra personale “Ovo Sapiens”, nella storica Biblioteca Angelica. Ospite della “X Settimana della Cultura”, organizzata dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il pittore ha scelto di presentare 12 opere per questa speciale occasione, che perfettamente si adattano allo spazio espositivo della Biblioteca, eminente luogo del sapere. Varuna propone così alcune sue recenti opere che trattano il tema dell’Uovo della Sapienza – è da qui che nasce il titolo.

Da sempre, infatti, l’uovo condensa in sé la sapienza ancestrale, custodendo al suo interno tutto il patrimonio della vita. Inoltre, l’uovo è il simbolo per eccellenza di ogni inizio perché fecondato dà vita e informa nuove esperienze. Essendo fonte inesauribile di conoscenza, esso va scoperto approfonditamente attraverso un attento, minuzioso e costante studio, così come si devono leggere antichi scritti e moderni saggi per vedere e comprendere meglio le strutture che reggono il mondo. Affrontando i temi dell’Uovo, da quello “alchemico” a quello “filosofale”, nei suoi dipinti Varuna cita i grandi Maestri della storia dell’arte. In tal modo rende omaggio al genio di Leonardo che – anche lui affascinato dal mistero dell’Uovo – svolse numerose analisi ed esperimenti artistico-scientifici per portare alla luce conoscenze allora inedite.

Varuna passa anche a citare momenti epocali più recenti dell’arte, come l’avanguardia Dada che, ai suoi tempi, con un tocco d’iconoclastia, celebrò la frittata dell’Uovo della Sapienza. Infine, l’artista romano giunge alla citazione dell’Astrattismo di Mondrian, il quale seppe rappresentare pittoricamente idee trascendenti. Tuttavia, Elio Varuna trasforma queste citazioni in una pittura disinvolta ed ironica e le alleggerisce dal loro peso del sapere, dando loro una veste cromatica neo pop dal sapore decisamente contemporaneo. Le figure nelle sue opere risultano essenziali e convincenti, d’impatto immediato. I suoi quadri con gli “ovuli” pronti da fecondare suscitano in noi la voglia di saperne di più. Essi stimolano, oltre alla nostra curiosità, anche il nostro senso visivo che vi riconosce un’armonia universale; ma si pongono anche domande critiche riguardo questo prototipo del divenire che rischia di essere dimenticato nella società odierna.

Biblioteca Angelica
Piazza Sant'Agostino, 8 - Roma
Ingresso libero

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