Doppia personale di Celesta Bufano e Mina Cusati. La mostra interroga due giovani artiste sul puer, qui inteso come ascolto di un pensiero non ancora contaminato dall'attraversamento del mondo moderno, con le sue inquietudini, complessita' e incertezze. I dipinti esposti alternano rigore ed essenzialita' ad un uso giocoso e fluido del colore.
A cura di Giuliana Ippolito
Sabato 29 marzo 2008 alle ore 19.00 presso la galleria d’arte contemporanea Numen art gallery, spazio espositivo sito in Benevento, vico Noce 20-22, 33, opening di DeForma doppia personale delle artiste Celesta Bufano e Mina Cusati, entrambe esordienti.
Numen art gallery, che ha inaugurato nel dicembre 20007, è una galleria diffusa che si estende su due locali non comunicanti tra loro, entrambi dedicati alle arti contemporanee. Lo spazio si situa nel cuore del centro storico di Benevento accanto al giardino domenicano dell’Hortus Conclusus, museo a cielo aperto, al Museo del Sannio e ad ARCOS. Esso intende rivolgersi alla rappresentazione di eventi legati alle arti visive parallele, dando l’occasione di esprimersi ad artisti giovani che già gravitano nel panorama internazionale dell’arte, che abbiano preferito il confronto dialettico in spazi alternativi, dando rilievo alla cura dei linguaggi negli aspetti performativi, semantici ed ontologici, e alla ricerca dei materiali.
Nella lingua latina Numen è la volontà di comando divino, qualità questa che rientra nell’azione creativa dell’artista. Coniugare, quindi, l’atto creativo come gesto e forma con l’Armonia Mundi, evidenziare le eventuali dissonanze tra realtà obbiettiva ed immaginario collettivo è la naturale relazione tra il nome della galleria e la sua proggettualità operativa, che Numen intende perseguire attraverso un raffronto con le realtà culturali presenti nel territorio e una visione internazionale contemporanea della ricerca artistica.
Con la mostra DeForma, Numen continua l’esplorazione del logos creativo interrogando due giovani artiste sul puer, qui inteso come ascolto di un pensiero non ancora contaminato dall’attraversamento del mondo moderno, con le sue inquietudini, le molte complessità, le poche certezze. Il tema della mostra ci induce a frammenti del pensiero antico, evocando la relazione tra la materia informe primordiale, le idee archetipali, l’anima senziente e trasformatrice.
Mina Cusati ha interpretato questa relazione ricorrendo alla essenzialità e al rigore delle forme attraverso la scacchiera, ovvero il quadrato, forma geometrica armonica, e attraverso l’assenza del colore.
Celesta Bufano ha dato una sua interpretazione facendosi attrarre dal mondo fantastico in cui il rigore e l’essenzialità diventano necessariamente fluidi, attraversando una realtà in cui il colore mantiene la sua consistenza e spesso acquista anche brillantezza mentre la materia si fa sottilissima per cui la forma diventa cedevole, il pensiero pur nella serietà espressiva diventa leggero con modalità spesso di ironia, giocosità e malinconia.
Giuliana Ippolito, che ha fondato questo spazio, ha esperienza e consapevolezza di questi linguaggi. Una laurea in Filosofia, un Dottorato di ricerca presso la Facoltà di Architettura in Estetica dell’Arte Contempornea , ha svolto negli anni una intensa attività di promozione di eventi spaziando dal teatro, alle arti visive e all’editoria.
Inaugurazione sabato 29 marzo ore 19
Numen art gallery
Vico Noce 20-22, 33 Benevento
da Martedì a Sabato ore 17-20